Categoria: Ricette veloci

La migliore pastiera d’Italia – La Cucina Italiana

La migliore pastiera d’Italia - La Cucina Italiana

Per il primo anno si premia la migliore pastiera d’Italia. 20 assaggiate per voi, ecco le migliori (con una sorpresa tutta milanese)

L’Italia è una nazione giovane e se prima si è fatta l’Italia e poi gli italiani, dopo 160 anni oramai possiamo dire di avere un’identità a tavola. Da Nord a Sud si è stabilita una koinè fatta di pesto ligure, risotto alla milanese, pizza napoletana e spaghetti alla carbonara. E i dolci non sono da meno. Come piccolo contributo alla celebrazione di questi centosessant’anni di Unità arriva anche il Premio Regina Pastiera, organizzato da Stanislao Porzio.

A partecipare pasticcieri e maestri lievitisti da Nord a Sud, con l’unica condizione per partecipare che i prodotti fossero realizzati solo con ingredienti naturali e tecniche artigianali. Le adesioni non sono giunte solo dalla Campania, la regione d’origine, ma anche dal Molise, dal Lazio, dal Friuli, dalla Lombardia, dalla Liguria: un magnifico segno d’integrazione della nostra Penisola. Perché se è fondamentale ricordare sempre che il panettone è nato a Milano e la pastiera a Napoli, rincuora constatare che anche diverse tradizioni dolciarie siano finalmente condivise e apprezzate ovunque. La pastiera classica vuole per tradizione una frolla anche a base di strutto, un ripieno al grano e ricotta (tutta pecora o metà vaccina), ma esiste anche la versione con crema, canditi di agrumi, acqua di fiori d’arancio e un numero ben definito di losanghe (o gelosie): sette. Ovviamente ogni pasticciere l’ha interpretata a modo suo…

Alta, bassa, fighetta o rivisitata

Alta, bassa, con tantissimi canditi, altre spezie, troppa acqua di fiori di arancio, grani antichi ben consistenti o frullati… le versioni sono state davvero tante; alcune francamente dimenticabili. Ma fra quelle in concorso alcune hanno spiccato, all’unanimità. La giuria di chef e giornalisti di cui abbiamo fatto parte si è riunita a porte chiuse a Milano, dove ho degustato venti dolci insieme allo chef 2 stelle Michelin Andrea Aprea (chef ristorante Vun Hotel Park Hyatt, Milano), napoletano doc, la chef stellata campana Viviana Varese (chef ristorante Viva, Milano), e ai colleghi Mariella Tenzarella e Renato Andreolassi.

Le pastiere vincitrici

Quelle che ci sono piaciute di più? La vincitrice del concorso, la pastiera di Alessandro Slama di Ischia Pane a Ischia, già vincitore di concorsi per il panettone. Al secondo posto quella di Antonino Maresca della Pasticceria Ro World di Nola (NA) e poi una sorpresa: al terzo posto la pastiera della Pasticceria Clivati di Milano creata dalla pastry chef Eleonora Signorini. Non hanno vinto, ma meritano una personalissima menzione quelle della Pasticceria Caffè Vignola a Solovra (AV), Re di Dolci di Castel Morrone (CE), quella zeppa di canditi di Attilio Servi e la speziata e davvero creativa di Emanuele Comi di Missaglia (LC). Fuori concorso, ma l’abbiamo mangiata lo stesso, la pastiera al bergamotto di Viviana Varese: deliziosa con un finale amaro.

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Focaccia alta zucca e brie

Focaccia alta zucca e brie

 

Solo un primo piano di questa focaccia può far capire quanto è gustosa…
 

Ingredienti

per la focaccia
850 gr di farina 0 (260W)
450 gr di acqua
10 gr di malto o in sostituzione zucchero in pari peso
5 gr di lievito di birra
40 gr di olio extravergine d’oliva
20 gr di sale
per il condimento quantità a piacere 

q.b. formaggio brie

sale

pepe a piacere 

Procedimento

In una ciotola stemperare con l’acqua il lievito, il malto, 100 gr di farina (tolti dai gr previsti nella ricetta)e lavorare con le mani fino ad amalgamare bene gli ingredienti. Mettere a riposare il composto ottenuto per circa 1 ora.
Una volta passato il tempo di riposo, unire all’impasto il resto della farina e lavorare. Aggiungere l’olio e il sale e trasferire il composto sulla spianatoia infarinata, lavorando ancora fino ad ottenere un panetto liscio ed omogeneo. Lasciare a riposare per un’ora coperto con pellicola trasparente.
Dopo il secondo riposo riprendere l’impatto  e posizionarlo su una capiente ciotola unta con dell’olio, coprire  con pellicola trasparente e mettere a lievitare  per 18-24 ore in frigorifero, fino al raddoppio del volume.
Trascorso il tempo di lievitazione, stendere l’impasto su una teglia da forno foderata con carta forno leggermente unta. Lasciare riposare l’impasto per una trentina di minuti prima di dare una stesura finale e condire.

Scaldare il forno a 230 gradi.

Con le dita leggermente unte, formare i buchi tipici della focaccia; condirla con la polpa di zucca e con tocchetti di brie. Salare leggermente e a piacere insaporire con pepe macinato e origano.

Infornare e cuocere 10-15 minuti, controllando la cottura prima di sfornare. Lasciare riposare 2-3 minuti prima di tagliare a fette e servire.

Ricetta Quiche di patate e cime di rapa

Ricetta Quiche di patate e cime di rapa
  • 300 g cime di rapa
  • 170 g scamorza affumicata
  • 150 g panna fresca
  • 3 patate
  • 3 uova
  • una confezione di pasta sfoglia
  • sale
  • pepe

Per la ricetta della quiche di patate e cime di rapa, cuocete le patate con la buccia in abbondante acqua bollente salata per 25 minuti; scolatele, sbucciatele e tagliatele a fettine molto sottili. Sbollentate le cime di rapa in acqua bollente salata per 5-6 minuti, scolatele e strizzatele leggermente. Grattugiate la scamorza. Mescolate le uova con la panna, un pizzico di sale e una generosa macinata di pepe.
Rivestite una tortiera (diam. 24 cm) con la pasta sfoglia. Distribuite sul fondo qualche cucchiaio di composto di uova e panna, quindi fate uno strato di fettine di patata, uno di scamorza grattugiata, uno di cime di rapa e ancora uova e panna.
Procedete così fino a esaurire gli ingredienti, terminando con uno strato di scamorza; ripiegate verso l’interno i bordi della pasta sfoglia; infornate la quiche a 180°C per 25-30 minuti.

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