A tavola con i migliori sommelier d’Italia

A tavola con i migliori sommelier d'Italia

Cibo, amore e fantasia. E ovviamente vino. Ecco spiegata anche la presenza di Giani, Zappile, Brancaleoni, Romano e gli altri (inclusa la sottoscritta) invitati non solo per celebrare il decimo anniversario dell’azienda, ma anche per una verticale di Barolo Ravera, guidata dal giornalista di wine a livello internazionale Gianni Fabrizio. Il vino in questione è ottenuto da una delle zone più vocate nelle Langhe, seppur meno conosciute, Ravera appunto: nei calici le annate 2012, 2013, 2015, 2016, 2017 e la preview del 2018 (in uscita l’anno prossimo). «Il Ravera è stato il primo cru che abbiamo acquistato e ha sempre rappresentato la nostra asticella di riferimento, la nostra sfida al territorio», ha raccontato il direttore commerciale Daniele Gaia

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E, a distanza di dieci anni, si tirano le somme ma si guarda avanti: come l’acquisto di un ettaro a Cerretta, nel Comune di Serralunga d’Alba, un investimento portato avanti con l’intento di implementare ulteriormente la gamma dei Barolo con un nuovo cru. «In soli dieci anni siamo riusciti a fare il lavoro che in genere si riesce a fare nel corso di diverse generazioni», ha commentato Lekes, affiancato dall’inseparabile direttore generale Daniele Scaglia, coadiuvato – non in ultimo – dall’enologo Gabriele Adriano. Un lavoro di squadra che si racconta nei calici e che si celebra anche a tavola. 

Protagonista indiscusso il Barolo. E che sia un vino tra i più richiesti e pagati, lo confermano gli head sommelier dei più celebri ristoranti italiani. Ecco cosa ci hanno raccontato…

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