Autunno: come affrontare a tavola il cambio di stagione

La Cucina Italiana

Il cambio di stagione nei periodi di passaggio dell’anno come l’autunno si sa che può portare con sé diversi problemi che influiscono in negativo sulla quotidianità per via delle variazioni di clima, di luce e di abitudini. Ma quest’anno anche se le temperature ancora sono state molto più elevate rispetto alla media del periodo, da una parte il caldo insopportabile e gli sbalzi termici in tempi molto brevi, dall’altra la riduzione delle ore di luce rischiano di condizionare ancora di più l’equilibrio psicofisico, favorendo umore instabile, irritabilità, difficoltà del ritmo sonno-veglia e tanti altri fastidiosi disturbi. Se il cambio di stagione anche per voi quest’anno si sta rivelando un vero e proprio stress, ecco 5 cose da fare a tavola per affrontarlo al meglio.

Autunno: 5 consigli per il cambio di stagione

Piatti e pietanze dai colori vivaci 

Le pietanze e i piatti a base di vegetali dai colori diversi stimolano il buonumore, contrastando la tristezza tipica delle giornate più corte. «Il rosso degli ortaggi e il verde delle insalate aiutano a sentirsi carichi e pieni di energia, mentre le tonalità del viola, del bianco, dell’arancio e del giallo aiutano a rilassarsi» spiega la nutrizionista Valentina Schirò. «Dal punto di vista nutrizionale ogni colore offre nutrienti differenti, utilissimi per l’organismo per sopportare meglio lo stress che si trova ad affrontare anche per via degli sbalzi di temperatura che ci possono essere all’interno di una stessa giornata».

Idratatevi a sufficienza

Una dieta sana e bilanciata non può prescindere da una corretta idratazione. «L’acqua è fondamentale per tantissime funzioni, ma anche per non rimanere a corto di magnesio, calcio e altri Sali minerali utili per ridurre gli effetti collaterali del periodo come la stanchezza, la minore concentrazione, il nervosismo e aumentare l’efficienza dell’organismo» dice la nutrizionista Valentina Schirò. «Oltre a berne almeno un paio di litri al giorno, è utile consumare spremute a base di agrumi del periodo come il mapo, i mandaranci o i mandarini, che forniscono tanti antiossidanti preziosi per il sistema immunitario».

Riducete il consumo di zuccheri 

In questo periodo vi sentite spesso senza forze? Probabilmente riposate poco e male per via della minore produzione di melatonina, l’ormone del sonno dovuta alla minore esposizione alla luce del sole. «Una buona strategia da adottare a tavola per sentirsi più energici di giorno e riposare di notte è limitare il consumo di tutti i prodotti e i cibi ricchi di zuccheri raffinati, quindi i dolciumi, gli snack confezionati e i prodotti da forno a base di farine non integrali che favoriscono gli sbalzi della glicemia e la spossatezza».

Puntate su menù sazianti e nutrienti

Una delle regole d’oro per sentirsi più carichi durante il cambio di stagione è mettere in tavola menù completi. «Spesso dietro ai malesseri che si avvertono ci sono in realtà carenze nutrizionali dovute a diete povere di nutrienti che servono all’organismo» dice l’esperta.  «L’ideale in ogni pasto è scegliere carboidrati prevalentemente complessi a lento assorbimento ad esempio quelli presenti nel farro, nella pasta o nel riso integrali, da abbinare a una porzione abbondante di verdure ricche di fibre che ne riducono e ne rallentano l’assimilazione, a una di proteine, variando quelle di provenienza animale con quelle d’origine vegetale e ancora grassi buoni, mono e polinsaturi, come l’olio extravergine d’oliva, ma anche i pistacchi e gli anacardi» suggerisce l’esperta. «Sono invece da limitare quelli saturi presenti nel burro, nei formaggi, ma anche nella carne, specialmente quella in scatola o lavorata, ad esempio i salumi e gli affettati».

Non fatevi mancare la vitamina D

«La vitamina D è fondamentale  per la salute delle ossa ma anche per la stabilità del sistema nervoso, del ritmo sonno-veglia e addirittura del senso di fame. Quindi sì nei menù ai cibi che ne sono fonte come il pesce e i funghi, da associare ai lipidi buoni dei semi oleosi di lino o di zucca, che oltre a facilitarne l’assimilazione, agevolano la produzione di serotonina, l’ormone del buonumore».

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