Barbecue: 5 cose che non sapete sulla cottura al BBQ

La Cucina Italiana

Una mattinata davanti al barbecue per preparare un menù completo, dall’antipasto alla bistecca. Mancava il dolce, ma anche quello si può fare al barbecue. È questa l’esperienza che noi di “La Cucina Italiana” abbiamo vissuto in occasione dell’apertura del secondo Weber Store in Italia, a Roma, in zona Casal Palocco. Il primo centro italiano dedicato al barbecue di Chicago era stato aperto lo scorso ottobre a Cantù (CO), presso il Garden Bedetti, mentre lo store romano ha aperto le porte in occasione della Festa del Papà nel Solara Garden Centre. Quest’ultimo occupa gli spazi di quello che era un drive-in, un altro mito della cultura americana anni Cinquanta. 
A guidare le danze di questo evento di apertura, lo chef televisivo Max Mariola, che ha pensato a un menù per l’occasione, iniziato con delle bruschette con burrata, pomodori del piennolo e alici; tagliata di diaframma con puntarelle e maionese di alici; pasta con pesto di prezzemolo e seppie cotte al BBQ; e per finire un’immancabile fiorentina a regola d’arte. A supportare per le cotture al barbecue, con la loro infinita sapienza, il gruppo dei Grill Master Weber, capitanati da Sergio Oria. Ecco i segreti della griglia che abbiamo carpito in questa giornata. 

Max Mariola alle prese con la cottura nel kettle, il barbecue con il coperchio dalla tipica forma a boa

L’idea del kettle è ispirata a una boa nautica 

Era il 1952, quando George Stephen, allora assemblatore di piastre d’acciaio presso lo stabilimento Weber Brothers Metal Works, la cui sede si trovava alla periferia di Chicago, ebbe l’idea di tagliare in due una boa nautica per creare un barbecue innovativo, che sarebbe in breve diventato un mito americano. Padre di dieci figli, amava cucinare per la sua grande famiglia al barbecue e desiderava avere la possibilità di farlo con tutte le condizioni atmosferiche. Per risolvere il problema del vento, pensò quindi che ci voleva un coperchio e adattò alle sue necessità la boa nautica, mettendola su un treppiede. Da lì, Weber è diventato uno dei principali produttori americani di barbecue a carbone, a gas, elettrici e a pellet e ha oggi un headquarter nei pressi di Chicago.

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