Cervinia, cena (regale) con vista sui ghiacciai

Cervinia, cena (regale) con vista sui ghiacciai

Un weekend al mitico Hotel Hermitage, tra tavoli panoramici, ospiti regali e pin nic ad altissima quota

Ha accolto famiglie reali (l’ultima, quella Svedese al completo) e capi di Stato eppure lo storico l’Hotel Hermitage Restaurant &Spa, incastonato nei prati di Breuil-Cervinia, in principio era un umile ricovero di pietra, in un boschetto tra i larici. Vuole la leggenda infatti che nell’alto Medio-Evo Santo Teodulo valicò le Alpi per convertire le popolazioni nell’attuale Svizzera. Nella sua salita verso il colle che ora porta il suo nome, a 3.500 mt, si fermò in un umile capanno. Oggi al suo posto, a 2000 metri, tra larici secolari, sorge questo cinque stelle lusso, parte dal 1993 della catena internazionale Relais & Châteaux , ma gestito dagli Anni ’70 dalla famiglia Neyroz, una lunga tradizione nell’ospitalità tra queste montagne.

Una storia ospitale

«Ogni stanza ha una sua storia«, ci spiega Corrado Neyros, Direttore dell’hotel e quinta generazione nell’attività di famiglia «abbiamo appena restaurato alcune suite ma senza esagerare: chi viene qui vuole ritrovare la stessa magia che lo affascina da sempre insieme al calore di casa. Già i miei bisnonni materni gestivano un hotel a Villeneuve. Che poi, più che un hotel era un cambio di cavalli con ristorazione dove però anche il re sostava». Oggi l’hotel, una dimora di pietra e legno con spettacolare affaccio su prati e boschi, ma soprattutto sulle Alpi e i suoi ghiacciai perenni, conta 38 camere, tutte personalizzate e arredate con pezzi di antiquariato locale, una spa e due ristoranti. L’Hotel è celebre per la lunghissima stagione sciistica invernale che inizia a fine ottobre e finisce a maggio, l’Heritage è un Paradiso per sciatori anche in estate (dal 15 luglio a fine settembre). Anche durante questo periodo infatti si può approfittare del “pacchetto sci”: 23 km di piste sempre innevate sul ghiacciaio del Plateau Rosa. Per gli ospiti può essere organizzato anche un cestino per il pin-nic o il «glam camp», una notte in quota in un rifugio ma con tutti i comfort previsti dall’Heritage. A disposizione su richiesta, se non volete lanciarvi in arrampicate e ferrate, c’è infine anche un elicottero.

Pizza o foie gras?

L’offerta gourmand d’state inoltre, raddoppia. complice un dehor naturale con un delizioso prato- solarium con tanto di orto biologico e fontana zampillante, dove fare colazione, pranzo o uno spuntino veloce con un menù stagionale. In carta anche  piatti storici dell’hotel come gli Gnocchi ripieni al ragù di cervo con tartufo nero, semplici insalate o piatti elaborati come la Coscia di faraona ripiena di pistacchi. A qualsiasi ora invece, abbiate un languirono, ci sono club sandwich al salmone o i miniburger di Fassona. Infine una selezione di pizze (ottima quella ai porcini).
La sera invece apre i battenti La Chandelle, il ristorante dell’hotel aperto anche al pubblico esterno.
Prima però è d’obbligo una tappa al bar, nella hall decorata con vedute alpine del XVIII e XVIX secolo. Se volete assaggiare qualcosa di molto «local» optate per un vin brûlé bianco oltre ai classici della miscelazione o al classico liquore digestivo genepì (a base di artemisie alpine macerate in alcol) o al liquore di pigne, quest’ultimi preparati appositamente per l’albergo. Spostandosi a La Chandelle, troverete ad accogliervi Gabriele Avanzi e la sua giovane brigata di cuochi. Lo chef collabora con Francesco Sposito, due stelle Michelin, della Taverna Estia di Brusciano (Napoli) per cui, in menù troverete molte citazioni mediterranee. Molto tipici sono invece una grande griglia (disponibile anche per il pranzo) con specialità di selvaggina, carne e pesce preparate al momento, e un impareggiabile carrello di formaggi, italiani e francesi, con una trentina di qualità, tra cui le celebri tome piemontesi in varie stagionature. A tavola si spazia da piatti caratteristici della cucina valdostana come il Risotto alla Valpellinentze, rivisitazione dell’omonima zuppa con burro fuso e toma agli Spaghetti mantecati con acqua di pomodoro servito con tartare di Fassona. Surreali e delicati gli antipasti tra cui una Ciliegia di foie gras su letto di cacao con pan brioche. pane e grissini sono preparati ogni giorno dallo chef e dal suo team come i dolci del resto, come la celebre mousse al cioccolato bianco o il sorbetto al cocco e ananas, servito in un guscio di cioccolato, o il gelato al basilico con macedonia di fragole. Da provare, con i formaggi infine, la selezione di mieli biologici, provenienti da tutta Italia. Completa il quadro una cantina, che contempla oltre 900 etichette curate dal sommelier e martire di sala Simene Grange. Attorno a voi, oltre ai commensali, ci saranno le grandi finestre che incorniciano le Alpi e il Cervino. Per un’atmosfera più raccolta invece, c’è la “Cantinetta”, un locale intimo, dove cenare immersi tra etichette pregiate. Anche frutta e verdura sono bio e vengono dall’orto dell’hotel nella vicina Antey. Erbe e insalate sono invece coltivate nel giardino della struttura, bello come un giardino.

Golf in quota, spa alpina o pedalata tra i ghiacciai?

Tavole spettacolari a parte, l’hotel è una mecca anche per gli amanti dello sport. Oltre al pacchetto sci, si può andare in bici sul ghiacciaio o, sempre con una bike elettrica fornita dall’hotel, andare ad esplorare la zona. Tra le mete più vicine e
suggestive, il Lago Blu, uno specchio d’acqua dal color zaffiro cangiante. Per rilassarsi c’è la spa The Art of Beauty by La Prairie con cinque cabine dedicate ai vari trattamenti. C’è inoltre una grande vasca di acqua pura di montagna, prelevata da una sorgente privata, con idromassaggi e giochi di luce, bagno turco e sauna. Golfisti da tutto il mondo vengono infine qui per un altro degli altri gioielli dell’Heritage: il campo da golf più alto d’Italia: 18 buche tra i prati fioriti ai piedi del Monte Cervino.

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