Estate romana: il trend sono i collettivi gastronomici

Estate romana: il trend sono i collettivi gastronomici

L’unione fa la forza anche in fatto di food&drink, basta trovare lo spazio giusto, coinvolgere i migliori esponenti della gastronomia e aggiungere una proposta culturale

È nei momenti di crisi che l’uomo coraggioso aguzza l’ingegno. Gli stessi momenti in cui si riscopre quel vecchio adagio che insegna che «l’unione fa la forza». Così accade che in una città come Roma, in una primavera che segue i mesi di chiusura da pandemia, la soluzione passi dal cercare il posto giusto, all’aperto, e fare squadra fra professionisti del buon bere e del buon mangiare, stando tutti sotto lo stesso cielo. Non senza dimenticare la cultura, perché anche se è vero che il cibo è già cultura di per sé, la musica e il teatro sono spesso l’accompagnamento perfetto. Il risultato di questo mix è una serie di indirizzi che si preparano a diventare i place to be dell’estate romana. Per tornare a condividere emozioni: all’aperto e in sicurezza.

Collettivo Gastronomico Testaccio

La Città dell’Altra Economia, che un tempo aveva ospitato perfino un ristorante stellato, era da tempo alla ricerca del giusto contraltare gastronomico. Finalmente qualcuno si è occupato di questo aspetto, con l’intento di rivitalizzare l’intero spazio dell’ex mattatoio. I protagonisti di questa rivoluzione, che si sono autodefiniti Collettivo Gastronomico, sono Marco Morello (chef del banco Food Box del mercato di Testaccio, ma anche consulente di molti ristoranti romani) e i fratelli Camponeschi dell’osteria Menabò Vino e Cucina di Centocelle. Loro sono i protagonisti dell’Osteria Metropolitana, che strizza l’occhio alla tradizione, nel menù che cambia continuamente e che merita una menzione speciale per il menù bimbi. Ma l’estate è lunga, le idee sono molte e non mancheranno pop-up restaurant ed eventi di ogni tipo, come il vintage market e le scuole di cucina. E, per rimanere in tema di scuola, Morello ha coinvolto anche i ragazzi della scuola di formazione in cui insegna, la Made in Italy.

Parco Appio

Anche se il nome Collettivo Gastronomico è un copyright di quelli di Testaccio, va detto che pure il Parco Appio già da due anni almeno è un grande collettivo che ruota attorno al cibo e al buon bere. Siamo alla Fonte Egeria, dove i romani vanno a comprare l’acqua, ma in questo caso trovano la sorpresa di poter fare colazione, pranzo, aperitivo e cena con i prodotti d’eccezione. Andiamo con ordine: da una parte c’è il Natural Bar, dove la mattina si fa colazione con i lievitati provenienti dalle migliori pasticcerie a rotazione (primi 15 giorni troverete Casa Manfredi) e servizio bar/caffetteria. A pranzo la palla passa ad Antonella Giuffrè, che prepara bowl mediterranee, panini del contadino e ospita i piatti da trattoria dell’Elementare. L’aperitivo, le selezioni di salumi e formaggio e gli hamburger sono invece in collaborazione con i Natural Born Drinkers. Fa eccezione il fine settimana, quando nello stesso spazio arrivano i deliziosi cibi giapponesi di Umami. Altro capitolo è dedicato alla pizza, romana, bassa e scrocchiarella, affidata alle sapienti mani di Mirko Rizzo de L’Elementare, che propone anche i suoi celebri fritti e che da quest’anno si occupa anche della linea della trattoria romana. A questo si aggiunge la possibilità di lavorare in uno spazio di co-working attrezzato e i numerosi eventi culturali previsti in cartellone, fra concerti, spettacoli, presentazioni di libri e dischi, dj-set e talk.

Il Capanno di Ostia

Tutto inizia da quello che era un semplice lido del litorale di Ostia, ma pian piano una serie di tasselli si sono aggiunti, rendendo il Capanno non solo uno stabilimento balneare, ma anche una vera e propria destinazione gourmet. Due i nomi di punta della proposta del Capanno: Simone Curti e Pier Daniele Seu. Il primo è lo chef di Molo Diciassette, famoso locale di pesce di Ostia che, non avendo tavoli all’aperto, ha stretto questo fortunato accordo con il patron del lido il Capanno, Cristiano Giacometti. Non appena il clima lo consentirà, la raffinata cucina di pesce di Curti salirà sulla terrazza, per godere a pieno dei tramonti sul mare. Al piano di sotto, trova spazio invece Tac – Thin & Crunchy, la nuova versione di pizza di Pier Daniele Seu di Seu Pizza Illuminati, pensata appositamente per il Capanno di Ostia. Bassa e sottile, strizza l’occhio alla romanità, sorprendendo al palato per la capacità di essere comunque soffice. Last but not least, c’è la sezione bar, che funziona con le colazioni fin dalla mattina presto e continua con i drink fino a tarda sera, coordinata da Valerio Mazziotti ed Helena Fabiani. Al bancone, Dario Araneo e Andrea Cardinale stupiscono con l’ottima proposta di pairing, che ben si adatta sia alla pizza che ai piatti dello chef Curti. E con l’avvicinarsi dell’estate si intensificherà anche la proposta culturale, con una radio propria, eventi musicali e scenografie e luminarie che rimandano alle feste di paese del Sud Italia.

Eur Social Park

Siamo in zona Eur Magliana, proprio davanti alla fermata della metro, in uno spazio all’aperto nato fra gli alberi dell’ex Bibliotechina, all’interno del Parco del Turismo. Su un’area verde di oltre 2000 metri quadrati, fra conifere e giardini, la festa dell’Eur Social Park inizia dopo il tramonto, fra musica live e dj-set, oppure spettacoli di stand-up comedy per risollevarsi il morale. Non possono mancare birra artigianale e cocktail per riscaldare l’atmosfera, nonché il cibo dei food truck (a rotazione) per rinfrancare i corpi e completare l’offerta.

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