Salmonella: cos’è e come si prende? Ecco cosa dovete sapere

La Cucina Italiana

La salmonella non è visibile a occhio nudo e i cibi possono venire contaminati nel momento della produzione, durante la preparazione, oppure dopo la cottura a causa di una manipolazione non corretta (ad esempio se tagliamo una carne cotta con un coltello contaminato).

Sintomi e cura

I soggetti più a rischio nel caso di salmonellosi sono bambini, anziani e donne in gravidanza: i sintomi si presentano tra le 6 e le 72 ore dall’ingestione di alimenti contaminati e variano dai disturbi gastrointestinali come nausea, vomito, dolore addominale, diarrea, a forme più gravi con disturbi extraintestinali.

La salmonellosi si cura reintegrando i liquidi persi, con fermenti lattici e probiotici e i sintomi scompaiono nell’arco di una settimana. Solo nei casi più gravi viene consigliato il ricovero in ospedale.

Prevenzione

Ci sono alcuni accorgimenti che ci aiutano a prevenire il rischio di venire a contatto con il batterio. Ecco i consigli a cura del Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità.

  • lavare le mani prima, durante e dopo la preparazione degli alimenti,
  • lavare bene frutta e verdura prima della manipolazione e del consumo,
  • cuocere tutti gli alimenti derivati da animali, soprattutto pollame, maiale e uova,
  • evitare (o perlomeno ridurre) il consumo di uova crude o poco cotte, di gelati e zabaioni fatti in casa, o altri alimenti preparati con uova sporche o rotte,
  • consumare solo latte pastorizzato,
  • evitare le contaminazioni tra cibi, avendo cura di tenere separati i prodotti crudi da quelli cotti ed evitare di utilizzare gli stessi strumenti usati per lavorare i cibi crudi (es.coltello) su quelli cotti se non accuratamente lavati.

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