Quando si ha bisogno di scaldare lo stomaco e l’anima niente è meglio di un buon piatto di purè. Magari purè alternativi, ovvero non solo quelli classicissimi fatti di patate ma anche fatti di altre verdure e, perché no, anche dolci. Vi vedete già affondare il cucchiaio nel comfort food per eccellenza della stagione fredda? Preparatevi allora a sperimentare vecchi e nuovi sapori.
Che cos’è un purè?
Un purè è un prodotto ottenuto lessando e poi passando o schiacciando le patate o altri ortaggi – solitamente farinosi – che possano formare una purea appunto. Solitamente, il purè classico di patate viene arricchito con un grasso – generalmente burro – e a volte allungato con latte per renderlo ancor più cremoso.
Gli errori da non fare con il purè
Ci sono due errori da non commettere mai quando si fa il purè, che sia classico o purè alternativo.
- Risparmiare sui grassi: un purè ricco è ancora più buono. Non a caso il purè Robuchon – considerato il purè più buono del mondo, è fatto con rapporto 1:1, ovvero per un kg di patate, 500g di burro e 500g di latte.
- Usare il frullatore: gli ortaggi utilizzati vanno schiacciati con uno schiacciapatate o passati nel passaverdura. Il frullatore renderebbe il composto estremamente colloso.
Purè alternativi: quali verdure scegliere?
Gli ortaggi perfetti per sostituire le patate sono quelli più farinosi o consistenti. Prima fra tutti la zucca, che è quella che maggiormente – in quanto a consistenza – si avvicina alle patate. Anche i broccoli, però (dei quali non si butta via il gambo! Specialmente se si vuole fare un purè) sono perfetti per un purè alternativo, così come le carote, o il sedano rapa. Volete utilizzare verdure più acquose, come per esempio le zucchine? Mixatele con le patate per un risultato comunque cremoso e un sapore originale.
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