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gli abbinamenti gourmet | La Cucina Italiana

gli abbinamenti gourmet
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Lanciato lo scorso anno come World Aperitivo Day, ora si allarga su tre giorni e diventa l’Aperitivo Festival. Al Nhow Hotel di via Tortona 35 a Milano dal 26 al 28 maggio si succederanno eventi, masterclass e degustazioni dedicati al rito più amato dagli italiani. Aggiungiamo la nota di merito: tutta questa animazione servirà anche a raccogliere fondi per la Protezione Civile dell’Emilia Romagna.

L’Aperitivo Festival vedrà un susseguirsi di talk, degustazioni e appuntamenti molto interessanti e invitanti grazie agli ospiti protagonisti, dal peculiare accompagnamento musicale dei Food Ensemble fino all’aperitivo delle sciure milanesi con le Magnifiche Perennial passando dall’Agri-Aperitivo di Coldiretti e Campagna Amica. Andate sul sito ufficiale per trovare tutte le informazioni.

Quanto costano i biglietti per l’Aperitivo Festival?

I biglietti per partecipare ad Aperitivo Festival sono acquistabili tramite la piattaforma di ticketing Fever al costo di 35 euro. Parte del ricavato dei biglietti sarà devoluto a sostegno della Protezione Civile dell’Emilia Romagna, impegnata ad arginare l’emergenza sanitaria che ha colpito negli ultimi giorni la regione. Un segnale tangibile per contribuire ad aiutare le tante famiglie e imprese del territorio tragicamente colpite dall’alluvione.

Chiudiamo con un invitante piccolo assaggio virtuale attraverso la descrizione degli abbinamenti proposti dagli Chef Ambassador dell’Aperitivo Festival, che offriranno esclusivi pairing d’autore:

Panna in cucina: un tabù da sfatare

Panna in cucina: un tabù da sfatare

Quando si parla di un piatto salato, come una pasta, e si menziona tra la lista degli ingredienti la panna, il risultato è quasi sempre lo stesso: un’occhiata di ribrezzo e un naso che si storce, come per dire che chi la adopera non capisce niente di cibo e cucina. E invece non è così, perché la panna è un ottimo ingrediente, capace di trasformare una pietanza in qualcosa di delizioso, basta aprire la propria mente alle diverse interpretazioni delle ricette tradizionali. 

Perché in cucina non si usa (più) la panna?

L’utilizzo della panna in cucina approda in Italia a seguito dell’invasione dei barbari, ma le prime testimonianze scritte del suo uso arrivano durante il Rinascimento. In tempi moderni, la panna spunta nelle grandi cucine (e in quelle di casa) grazie al successo e alla fama globale della cucina Francese, considerata da molti la migliore al mondo e un esempio da seguire. Il filetto al pepe verde e le tagliatelle con i funghi sono due piatti tradizionali a base di panna che hanno fatto la storia della cucina italiana negli anni 80. Quindi perché si dice che tradizionalmente la panna non andrebbe utilizzata? 

La panna può rendere un sugo più omogeneo e cremoso, corregge eccessi di sale o pietanze troppo speziate e dona un colore più chiaro. Ma da alcuni esperti è considerata un tabù assoluto della gastronomia di alta qualità. Come narra un blogger gastronomico nella sua Apologia della panna: «La panna non si usa perché ce l’ha detto MasterChef, o l’amico che “cucina da dio” […] perché “copre i sapori”». Non esistono realmente prove scientifiche che attestino che la panna in una pietanza copra i sapori, sicuramente attenua il sale e il piccante, ma ha un suo sapore unico, come ogni ingrediente. 

Una cosa è certa: la cucina contemporanea, dalle grandi cucine alle trattorie e in casa, da qualche anno sta prendendo una nuova forma, una nuova direzione. Quella di valorizzare i sapori unici di ogni ingrediente senza aggiungere troppi condimenti o altri sapori, per far risaltare la qualità dei prodotti del nostro territorio. Una cucina più semplice, che si allontana sempre di più da quella francese

10 ricette salate con la panna

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