Scaldate una padella con olio, rosmarino, 2 spicchi di aglio e arrostitevi la rosetta di manzo a fuoco vivo su tutti i lati fino ad avere una bella crosticina. Stendete della pellicola su un piano e avvolgetevi la carne ben stretta, cercando di dare una forma cilindrica. Fate riposare per un paio di ore.
Step 2
Liberate la carne dalla pellicola e tagliatela sottile usando un coltello molto affilato oppure l’affettatrice.
PER LA SALSA DI BARBABIETOLA
Step 3
Condite le barbabietole con olio, sale, pepe, avvolgetele in un foglio di alluminio e infornatele a 170 °C per 1 ora abbondante. Una volta cotte, pulitele; tenetene da parte 6 fette e frullate il resto con 3 cucchiai di olio, 2 cucchiai e mezzo di aceto di prugne, sale, pepe e poco brodo vegetale per ottenere una salsa soffice e omogenea.
PER COMPLETARE
Step 4
Mescolate abbondante olio, un pizzico di sale, i semi di chia, due gocce di aceto di prugne. Potete anche usare il mortaio per amalgamare al meglio.
Step 5
Adagiate le fette di carne sul piatto di portata, guarnite al centro con pezzetti di barbabietola, ciuffetti di salsa, la misticanza e condite con l’intingolo di semi di chia. Da sapere: La rosetta o scannello è un taglio bovino molto pregiato. Di forma tondeggiante, particolarmente magro e tenero, si ricava dalla parte interna della coscia.
PER IL VINO
Step 6
Se l’antipasto è di carne, optate per rossi leggeri e serviteli freschi. Il Valpolicella Classico Le Miniere di Novare 2020 di Bertani, con i profumi di frutti di bosco e di pepe nero, va d’accordo con questo piatto (21 euro, bertani.net).
L’alloro, Laurus in latino, è una pianta sempreverde originaria del Mediterraneo, spesso usata come siepe ornamentale, ma perfetta da utilizzare in cucina, per il suo gusto deciso. Le foglie d’alloro si possono cogliere in ogni stagione, hanno un aspetto coriaceo e una forma allungata. Se utilizzate fresche hanno un aroma più forte, mentre se fatte essiccare diventano meno intense.
L’alloro, una pianta “divina”
Le origini di questa pianta sono così antiche che Ovidio ne parla nelle sue Metamorfosi. Lo stesso Bernini riuscì a interpretare con grazia e sensualità il mito di Dafne (alloro in greco) e Apollo, in una statua esposta a Villa Borghese a Roma. Nel mito, Apollo, dio della poesia e della musica, si innamora della ninfa Dafne, senza esserne ricambiato. Inseguita dal dio, la ninfa fugge e poco prima di essere raggiunta da Apollo chiede aiuto alla Madre Terra, che subito la trasforma in una pianta di alloro. Bernini riesce a fermare l’attimo in cui Dafne, cinta alla vita dalla mano di Apollo, si inarca e inizia la sua metamorfosi in albero: le gambe diventano radici e i capelli si trasformano in rami. Da quel momento, l’alloro divenne una pianta sacra ad Apollo, e con essa vennero celebrati i poeti.
Le proprietà dell’alloro
Utilizzato sin dall’antichità per le sue innumerevoli proprietà terapeutiche, l’alloro è diventata una tra le erbe aromatiche più utilizzate nelle cucine di tutto il Mediterraneo. Le sue foglie contengono un olio essenziale ricco di geraniolo, terpineolo ed eucaliptolo, elementi utili per alleviare idisturbi dello stomaco e per ridurre il fastidio di tosse e catarro. L’alloro è anche un ottimo antinfiammatorio contro l’artrite e i reumatismi. In cucina si usa fresco, essiccato o polverizzato.
L’alloro nel piatto
Il sapore deciso dell’alloro è perfetto per accompagnare diversi piatti, dalle minestre allecarni(di selvaggina soprattutto), fino aipesci.Viene spesso utilizzato per preparare i court bouillon, per insaporire i fagioli o le lenticchie. Adatto anche a esaltare il sapore dei pesci, si usa spesso con i gamberi e i crostacei in genere. È poi indicato con le castagne bollite, i carciofini sott’olio e con le patate al forno.
Aceto all’alloro
Per profumare le vostre insalate o per dare un tocco in più a creme e salse, potete preparare un aceto aromatizzato all’alloro. Farlo è facilissimo, occorre soltanto un po’ di tempo perché l’erba aromatica rilasci tutti gli olii essenziali che la caratterizzano. Per prima cosa prendete un litro di aceto di vino bianco, fatelo scaldare qualche minuto in una pentola, senza che prenda bollore, e poi lasciateci in infusione 15 foglie fresche di alloro, lavate e asciugate. Chiudete la bottiglia con un tappo, lasciatela al sole per tre settimane e poi filtrate l’aceto in un’altra bottiglia, richiudetela ermeticamente e conservatela in un luogo fresco e asciutto.
L’infuso di alloro per favorire la digestione
Un rimedio tutto naturale per aiutare la digestione? Mettete cinque o sei foglie di alloro in infusione nell’acqua bollente e lasciatele macerare per una decina di minuti. Poi bevete, vedrete che l’effetto sarà assicurato. Se preferite qualcosa di più alcolico, preparate un rosolio all’alloro. Mescolate 800 g di zucchero con 1 litro e mezzo di acqua, pulite 50 foglie di alloro e asciugatele. Mettetele in una ciotola che si possa chiudere con 1 litro di alcol puro. Lasciatele in infusione per due settimane, poi, passato questo tempo, filtrate il liquido e unitelo allo sciroppo di zucchero freddo. Mescolate e lasciate riposare per due mesi. A questo punto filtrate nuovamente il liquore e poi imbottigliatelo.
Qualche consiglio per usare l’alloro
Divino alloro: un’erba aromatica perfetta con tutto
Pulire, lavare, sfilettare e spinare le trote. Salare e passare alla farina i filetti di trota ottenuti. Fare dorare in ambedue i lati in una padella con dell’olio molto velocemente senza far cuocerli troppo. Poggiare dentro una teglia unta e cospargere con una mollica di pane aromatica procedendo nel seguente modo: dentro una terrina, sbriciolare la mollica di pane, versare l’olio d’oliva, il vino bianco e tutte le erbe aromatiche sopra elencate in uguale proporzione senza esagerare per evitare che la mollica diventi troppo forte di gusto. Passare a gratinare in forno e finire di cuocere. Ser…