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Lombardia: 6 prodotti e produttori da scoprire

La Cucina Italiana

È ancora periodo di feste e vacanze, momento per riposarsi e pensare agli acquisti da riportare a casa o mettere in dispensa quando si gira. Se siete in Lombardia vi trovate in buona regione per fare rifornimento. Ecco un paio di consigli gastronomici dove degustare prodotti tipici o comprare regali da portare a casa per amici e famiglia.

La Galleria del Gusto

Acquistare prodotti qui è come acquistarli dal tuo negoziante di fiducia. Presenti sul territorio dal 1930, i proprietari guardano al futuro portando nel cuore la tradizione di Abbiategrasso e i loro prodotti tipici locali D.O.P. Lo store propone tutti i prodotti locali dai migliori produttori, dai formaggi, affettati, vini, pinzocheri, ai prodotti da forno e tanto altro. È possibile comprare in loco o online.

Indirizzo: Via Costantino Cantù, 28, Angolo Galleria Mirabello, 1 20081 Abbiategrasso MI, Italia
Sito Web

Birrificio Manerba

Il locale, inaugurato nel 1999, è suddiviso in due zone: la fabbrica di birra artigianale e il pub-birreria. L’idea fu di realizzare un locale in cui i clienti potessero assaggiare direttamente le birre prodotte artigianalmente con i migliori malti e secondo le migliori ricette. La filosofia di Manerba è quella di produrre ottimi piatti da accompagnare alle indimenticabili birre artigianali. Tante le attività da provare in loco: le birre stagionali, degustazioni guidate, musica dal vivo..e tanto altro.

Indirizzo: Via Trevisago, 19, 25080 Manerba d/Garda (BS)
Sito Web

Pollo Ruspante

Da quasi un secolo l’azienda si impegna nell’allevare animali da cortile, unendo tradizioni contadine a tecniche moderne. La filosofia è di allevamento all’aperto, in modo che ogni animale possa razzolare, facendo esercizio fisico, godendo dell’aria e del sole; nutrimento con soli cereali, senza l’utilizzo di proteine animali, senza l’utilizzo dei coloranti e senza creare un’alimentazione troppo spinta; seguire gli animali dal primo giorno di vita all’adulto, con pieno controllo di tutte le fasi della crescita; ma soprattutto allevamento di razze a lento accrescimento, come quelle di una volta, che hanno quindi la voglia e il tempo di razzolare all’aperto. Qui è possibile acquistare: animali vivi e prodotti macellati.

Indirizzo: San Giorgio In Salici, Lombardia, Italia
Sito Web

Bitto Storico Ribelle

Valli del Bitto Società Benefit è l’espressione di una vera e propria rete di solidarietà, che si è concretizzata nel sostegno alla causa dello storico da parte di alcuni imprenditori locali, mossi dalla passione sincera per un prodotto, simbolo della loro terra, che stava scomparendo. Il Consorzio Salvaguardia Bitto Storico riunisce ad oggi una decina di produttori che continuano a produrre questo formaggio secondo il metodo storico: ciascuno degli associati si impegna a mantenere una serie di pratiche tradizionali nella monticazione. Nelle cantine naturali del Centro del Bitto avviene l’affinatura e la selezione del prodotto per raggiungere l’eccellenza riconosciuta dal Presidio Slow Food. Lo Storico Ribelle è uno storico formaggio d’alpe a latte crudo, prodotto in determinati alpeggi sulle Prealpi Orobie. La pasta, compatta, di colore variabile dal bianco al giallo paglierino a seconda della stagionatura, presenta occhiatura rara ad occhio di pernice. Il latte di vacca appena munto viene aggiunto a quello caprino (10-20%), ottenuto dalla razza orobica (razza autoctona a rischio di estinzione) e lavorato a crudo, in loco, nel “calècc”.

Arista alla birra – Ricetta di Misya

Arista alla birra - Ricetta di Misya

Innanzitutto, se non l’avete comprata già legata, provvedete a legare la carne (qui la guida per farlo al meglio).
Unite in una ciotola la carne, la birra e gli aromi (infilate salvia, rosmarino e alloro sotto lo spago, poi aggiungete pepe, pepe rosa e chiodi di garofano nella ciotola), coprite la ciotola con pellicola per alimenti e lasciate riposare in frigo per una notte o per almeno 8 ore.

Riprendete la carne, scolatela (tenendo da parte la marinatura) e fatela rosolare in una casseruola con dell’olio caldo, girandola per far dorare tutti i lati.

Tritate sedano, cipolla e carota e aggiungeteli nella casseruola, insieme a 1 mestolo di marinata per farli appassire.
Salate, chiudete con un coperchio, mettete la fiamma al minimo e lasciate cuocere per almeno 1 ora e 30 minuti, girando ogni 20-30 minuti e aggiungendo altra marinata quando necessario.
(Per verificare la cottura infilzate la carne con uno spiedino, se esce ancora liquido rosa proseguite la cottura per altri 10 minuti.)
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Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare stesso nella casseruola prima di spostare la carne su di un tagliere, eliminare lo spago e affettarla.

Frullate il fondo di cottura con un minipimer, aggiungete anche un cucchiaio di farina e lasciate restringere a fiamma bassa fino ad ottenere una salsina.

L’arista alla birra è pronta, non vi resta che servirla con la sua salsina di accompagnamento.

Generazione Z e Millennial a confronto: cosa bevono i giovani?

La Cucina Italiana

Due generazioni di giovani e giovanissimi a confronto: i Millennial, nati tra il 1981 e il 1996, e la Generazione Z, la prima generazione nativa digitale che comprende chi è nato tra il 1997 e il 2012.
Nonostante le differenza tra queste due generazioni, una cosa è certa: amano e sono fieri della propria italianità.
Lo rivelano le ultime ricerche condotte e presentate a Milano, volte a scoprire i nuovi trend di consumo.

I giovani e il mondo del vino: cosa preferiscono?

I giovani d’oggi sono attenti al territorio, ripongono fiducia nei consigli degli esperti e preferiscono ricercare il vino di qualità.

Lo conferma la ricerca di SWG commissionata da Carrefour Italia, presentata durante la Milano Wine Week 2022. Un’indagine volta a scoprire soprattutto le scelte di acquisto e consumo del vino delle diverse generazioni di italiani, con un focus sui Millennial e la Gen Z.

Un target sempre più consapevole che vuole conoscere meglio il mondo del vino, spesso percepito come esclusivo ed elitario. 

Cosa preferiscono bere i giovani?

Questa indagine rivela anche che i giovani apprezzano particolarmente il vino, che non ha rivali per i Millennial (88%) e che, tra gli alcolici, è secondo soltanto alla birra per la Gen Z (60%).

Il vino mantiene anche tra i giovanissimi il suo prestigio, confermandosi molto più di una semplice bevanda: oltre l’80% di Millennial e Generazione Z lo reputa un’eccellenza italiana e l’87% sottolinea come racchiuda in sé storia, cultura e tradizione. Questo fa sì che, quando si parla di vino, ben il 60% della Gen Z e il 67% dei Millennial siano più interessati a un consumo con consapevolezza. 

Dove comprano il vino i giovani?

Se la maggior parte dei giovani sceglie il supermercato, il 37% della Gen Z e il 53% dei Millennial acquistano direttamente dai produttori vinicoli
Ma a stupire maggiormente è la tendenza di acquisto della Gen Z, considerato che stiamo parlando dei cosiddetti “nativi digitali”, è il dato relativo all’online: solo il 18%, infatti, acquista vino online.

Come si sceglie un buon vino?

Determinante, nelle abitudini di acquisto, è la presenza di un esperto che sappia raccontare le caratteristiche dei diversi vini e consigliare la bottiglia più adatta alle proprie esigenze. Un servizio che il 73% dei giovani cerca e non trova nei supermercati, dove viene riscontrato anche la carenza di vini prodotti da aziende artigianali e piccoli produttori (51%) e di vini tipici a km 0 (50%). 

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