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Ricetta Ostriche al gin con sorbetto di mela, l’antipasto di Capodanno

Ricetta Ostriche al gin con sorbetto di mela, l'antipasto di Capodanno
  • 16 pz ostriche
  • 300 g polpa di mela verde con la buccia Granny Smith
  • 150 g zucchero
  • gin
  • timo
  • sale grosso

Per la ricetta delle ostriche al gin con sorbetto di mela, frullate le mele con lo zucchero, raccogliete tutto in un recipiente e mettetelo in freezer per 5 ore. Ogni 30 minuti togliete il recipiente dal freezer e mescolate il sorbetto: in questo modo otterrete dei cristalli di ghiaccio non troppo grossi e la consistenza risulterà cremosa. Aprite le ostriche usando il coltello adatto e indossando il guanto di maglia di metallo per proteggervi. Eliminate l’acqua, staccate il mollusco dalla conchiglia e voltatelo. Condite ogni ostrica con 1 cucchiaino di gin.
Distribuite in un vassoio uno spesso strato di sale grosso e posatevi le ostriche, facendone affondare leggermente il guscio. Completatele con una pallina di sorbetto di mela verde, qualche fogliolina di timo e servitele subito.

Menù tradizionale di Capodanno – La Cucina Italiana

Menù tradizionale di Capodanno - La Cucina Italiana

Cosa preparare il 31 dicembre e il primo gennaio per accogliere nel migliore dei modi il 2018? Ecco alcuni consigli per un menù di Capodanno nel pieno rispetto della tradizione

Capodanno è ormai alle porte e per chi si sta preparando a festeggiare l’arrivo del nuovo anno, è già tempo di pensare a cosa portare in tavola. Per chi è a caccia di consigli, ecco allora qualche suggerimento per un menu tradizionale in grado di accontentare tutti, sia al cenone di San Silvestro che il primo dell’anno.

Immancabili cotechino e lenticchie

Considerate fin dai tempi degli antichi Romani sinonimo di prosperità e fortuna (soprattutto per la loro somiglianza con le monete), le lenticchie non possono mancare a tavola in occasione del Capodanno. La preparazione classica è quella delle lenticchie in umido: dopo averle tenute a bagno per un’intera nottata, basta cuocerle per una quarantina di minuti in una casseruola con un soffritto cipolla, sedano e una carota tritate, oltre ad un poco di concentrato o di passata di pomodoro, e poi servire ancora calde con l’aggiunta di sale, un filo d’olio e pepe. Le lenticchie in umido sono il contorno ideale per un altro grande classico di Capodanno: il cotechino. Oltre a questo insaccato di maiale, preparato con cotenna, carne di diversi tagli, pancetta, sale e spezie, sulle tavole degli italiani il primo giorno del nuovo anno (ma anche e soprattutto durante la notte di San Silvestro) è facile trovare il suo “cugino” originario di Modena, lo zampone. E l’abbinamento con le lenticchie rimane quasi d’obbligo. Cotechino e lenticchie, ad ogni modo, va bene sia come secondo piatto al pranzo del primo gennaio che come portata da servire durante il cenone allo scoccare della mezzanotte, accompagnato ovviamente da un bel po’ di bollicine.

In alto in gallery tutte le nostre ricette con il cotechino

Cenone di San Silvestro

Ogni regione o località ha le sue tradizioni in cucina in occasione delle feste. Di certo, però, esistono diversi punti in comune nonostante le distanze. Ad esempio, a Capodanno è difficile immaginare un antipasto senza formaggi o senza verdure. Al Sud non mancano mai i latticini, dalle mozzarelle alla ricotta, mentre ad altre latitudini sono le patate, in diverse forme e cotture, ad essere sempre presenti. Per un menù tradizionale in vista del cenone del 31 dicembre, è bene comunque ricordarsi di preparare degli antipasti con formaggi misti e salumi, olive e bruschette: il classico antipasto all’italiana, insomma. Il primo non può invece prescindere dal profumo di salsedine, dunque spaghetti o risotto ai frutti di mare rappresentano la soluzione più diffusa, ma con le dovute eccezioni. Preparare cappelletti, agnolotti, anolini o tortellini in brodo significa infatti rimanere lo stesso tra i grandi classici di questa festività. Oltre alle lenticchie in umido col cotechino, secondi tradizionali del cenone di fine anno sono anche il polpo, il baccalà, l’arrosto e la salsiccia. Un po’ di frutta secca, di melagrana e di uva, cibi portafortuna proprio come le lenticchie, e poi non rimane che concludere i festeggiamenti coi dolci: da panettone e pandoro ai cantucci, dallo zuccotto alla torta con pere e cioccolato.

Pranzo di Capodanno

Il giorno dopo la notte più lunga dell’anno la festa continua, anche a tavola. Le verdure, anche grazie alle loro proprietà depurative, sono il più valido degli ingredienti per l’antipasto da preparare in occasione del pranzo di Capodanno. Cime di rapa, cicoria e bietole, bollite e servite con un abbondante filo d’olio d’oliva, sono non a caso l’antipasto scelto da tanti italiani (soprattutto al Sud, accompagnato da prelibatezze fritte che vanno dai panzerotti al calzone ripieno). Il primo è invece tradizionalmente a base di ragù. Lasagne, tagliatelle o pasta fresca fa poca differenza. Scaloppine, crudo di mare (immancabili le ostriche), salmone, frittura, capitone, agnello e manzo sono invece le classiche parole d’ordine per il secondo; seguono nuovamente la frutta secca e poi la frutta, con arance e mandarini a fare compagnia all’uva e al melograno. Menzione speciale poi per l’ananas, alimento depurativo e digestivo, diffuso da sempre sulle tavole imbandite per il pranzo di Capodanno. Per i dolci della tradizione, infine, basta scegliere tra torta ricotta e mele, fichi secchi col cioccolato o con le mandorle, torrone, pandoro o panettone.

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Bottoni al riccio di mare in brodo di gallina

Bottoni al riccio di mare in brodo di gallina

Il Nord incontra il Sud in questa ricetta perfetta per il pranzo del 25 dicembre, o la cena della Vigilia

Tortellini, ravioli, agnolotti, cappellacci, tortelli, cappelletti, il panorama delle paste ripiene a Natale è molto variegato. Questo però solo al Nord, sotto una certa latitudine sembrano sparire per lasciare spazio a timballi e paste al forno. Ecco quindi una ricetta innovativa per dei bottoni che si fonda su un ingrediente tipico del mezzogiorno: il riccio di mare.

Le paste ripiene tipiche del Natale settentrionale sono stracolme di carne: mortadella, prosciutto crudo, manzo o persino coniglio. Le paste ripiene di pesce non sono viste come parte della tradizione e sono di solito legate a visioni più innovative della cucina, anche se ne esistono già moltissime ricette. Una di queste sono i Bottoni, Riccio e Gallina, del ristorante siciliano Il Moro di Monza, che fonde un brodo tipicamente nordico e un ripieno profondamente del Sud, e può essere la vostra sorpresa per la tavola natalizia di quest’anno.

Ingredienti per 4 persone

100 g cipolla
40 g scalogno
150 g sedano
100 g carote
½ gallina
2 chiodi di garofano
50 g finocchio
75 g di uova di riccio di mare
300 g di sfoglia di pasta fresca all’uovo
300 g patate a pasta gialla
Olio extravergine
Prezzemolo

Procedimento

Preparare il brodo di gallina con sedano, carota, la mezza gallina ben pulita, i due chiodi di garofano e il finocchio dolce. Lessare le patate e schiacciarle finemente. Stufare la cipolla e lo scalogno. Emulsionare il riccio di mare con olio extravergine. Unire il riccio alle patate schiacciate e raffreddate, alla cipolla e allo scalogno.

Stendere la pasta fresca e disporre la farcia creando una mezza sfera. Coprire con un altro velo di pasta e schiacciare bene ai bordi. Coppare con il coppapasta e bollire i bottoni per 8 minuti. Servire con il brodo caldo e fumante.

Testo a cura di Jacopo Giavara, Margo Schachter

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