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La ricetta segreta del ragù napoletano di Antonino Cannavacciuolo

Ecco i consigli del celebre chef per preparare il perfetto ragù alla napoletana, alleggerito quanto basta, ma sempre gustosissimo. A prova di pacca sulla schiena, insomma

Ammettiamolo senza timori, nel corso delle ultime settimane in casa ci siamo alternati sostanzialmente tra due attività di base: da un lato, interminabili sessioni ai fornelli nel tentativo di preparare qualcosa di buono per i nostri cari; dall’altro lunghe, lunghissime maratone di Cucine da Incubo. Il risultato è che preparare un piatto senza immaginarsi lo scrupoloso assaggio di Antonino Cannavacciuolo, pronto a punire eccessi di olio & cotture sbagliate con la sua micidiale pacca sulla schiena, è stato pressoché impossibile. Fortunatamente, però, lo chef napoletano sembra volersi dimostrare più magnanimo del solito, venendo in nostro aiuto con una ricetta speciale: il ragù napoletano. Ma non un ragù qualsiasi: il «suo» ragù napoletano.

«Voglio raccontarvi di quelle domeniche mattina quando a svegliarmi era il profumo del ragù di mamma. Un profumo che non scorderò mai! Oggi voglio condividere questo splendido ricordo con voi», spiega Cannavacciuolo. «Sono molte le versioni del ragù napoletano, qualcuno lo prepara con la cotenna del maiale, qualcuno con la carne di manzo, qualcuno con le braciole. La mia versione preferita è con le costine di maiale». Una ricetta ben radicata nella tradizione campana, dunque, seppur rivista e corretta per esaltare i gusti degli ingredienti senza risultare eccessivamente pesante. «Questa variante di ragù», continua lo chef «è una versione più semplice e meno ricca di quella tradizionale, pensata per alleggerire un piatto impegnativo. Il ragù può essere una base per condire la pasta, come paccheri e maccheroni». Unica regola non scritta: la scarpetta finale è assolutamente obbligatoria.

Il mio ragù napoletano – di Antonino Cannavacciuolo

Ingredienti per 4 persone

500 g di costine di maiale
1 cipolla bianca
1 kg di pomodori San Marzano pelati
1 peperoncino
1 foglia di alloro
100 ml di vino rosso
Olio extra vergine di oliva
Sale
Pepe

Procedimento

Pulite le costine di maiale e tagliatele nel senso dell’osso, cospargetele di sale e pepe e lasciatele marinare per una decina di minuti. Soffriggetele in una pentola capiente con un filo d’olio, fino a ottenere una crosticina dorata, quindi unite la cipolla tagliata molto sottile e il peperoncino (se non amate il peperoncino potete non metterlo).
Fate appassire, sfumate con il vino rosso e non appena l’alcol sarà evaporato coprite tutti gli ingredienti con i pomodori pelati.
Cuocete il tutto a fuoco lento per almeno 5 ore.
A metà cottura unite la foglia d’alloro e a cottura ultimata staccate la carne dall’osso.

Ricerche frequenti:

» Pancake al bacon – Ricetta Pancake al bacon di Misya

Misya.info

Separate i tuorli dagli albumi, sbattete i primi con latte e burro fuso e, a parte, montate i secondi a neve ferma.
Aggiungete farina, sale e lievito al composto di latte e mescolate, infine incorporate anche gli albumi, mescolando piano e dal basso verso l’alto, in modo da non farli smontare.

Fate rosolare 1 fetta di bacon in una padella antiaderente: quando i bordi inizieranno a dorarsi, giratela e versateci un mestolino di composto sopra, in modo che mentre si dora il secondo lato si cuocia anche il primo lato del pancake.
Quando si inizieranno a formare bollicine sulla superficie del composto, girate il pancake (con il bacon ormai incorporato) con una spatola e fate cuocere anche il secondo lato.
Procedete così per tutti i pancake, impilandoli su di un piatto man mano che sono pronti.

I pancake al bacon sono pronti: decorate a piacere con sciroppo d’acero e servite.

Minestrone alla genovese, quando il pesto non va su un piatto di spaghetti

Minestrone alla genovese, quando il pesto non va su un piatto di spaghetti

Verdure fresche, legumi ricchi di proteine e profumo di basilico: impossibile resistere al minestrone genovese

Il minestrone alla genovese è una pietanza che nasce dall’incontro di tante verdure fresche e di legumi con la tipica salsa ligure al profumo di basilico, in questo caso preparata senza i pinoli. Il pesto siamo infatti abituati ad assaporarlo su un piatto fumante di spaghetti o di trofie e invece in questa ricetta si aggiunge a una minestra che mette insieme il meglio delle verdure stagionali. Il periodo più adatto per prepararla è infatti la primavera, quando le tipologie di verdure a disposizione sono tantissime.

La storia del minestrone alla genovese

Può parere strano che una regione come la Liguria, affacciata sul mare, abbia nella sua cucina tradizionale molti piatti con le verdure come è appunto il minestrone. Questa particolarità può essere spiegata con il fatto che per lunghi anni le coste della regione sono state flagellate da incursioni di pirati saraceni. Questo ha spinto gli abitanti a coltivare la terra per ottenere quel sostentamento che per via del mare era così difficile procurarsi. Il clima mite ha poi facilitato la coltivazione di orti, da cui gli abitanti hanno potuto procurarsi le tante verdure con cui hanno preparato molteplici ricette.

La pasta adatta per il minestrone alla genovese

Potete scegliere diversi tipi di pasta per il minestrone alla genovese. Perfetti i bricchetti, un formato simile agli spaghetti spezzati, i ditalini, o le trenette a pezzetti. In realtà per questa ricetta è adatta tutta la pasta corta, o i formati lunghi rotti a mano. Non si addice invece la pasta all’uovo, che non riuscirebbe a mantenere la giusta consistenza in cottura.

Ecco la ricetta del minestrone alla genovese

Ingredienti

1 carota, 1 gambo di sedano, 2 patate, 200 g fagioli borlotti, 200 g fagiolini, 2 zucchine, 2 pomodori, 100 g borragine, 1/2 cavolo cappuccio, 200 g bietole, 300 g pasta tipo bricchetti (spaghetti spezzati), 1 cipolla, 1 spicchio di aglio, 100 g pecorino, olio extravergine di oliva, sale, 2 cucchiai pesto senza pinoli, qualche foglia di basilico fresco.

Procedimento

Pelate le patate e fatele a tocchetti, pulite le carote e affettatele, così come le zucchine, i pomodori, il cavolo cappuccio, la borragine, il sedano, le bietole e i fagiolini. Sciacquate i fagioli che avrete messo in ammollo dalla sera prima, pelate la cipolla e affettatela, pelate lo spicchio di aglio. In una pentola mettete le cipolle, l’aglio e un filo di olio. Fate rosolare tutto e quando la cipolla sarà dorata aggiungete tutte le altre verdure e i fagioli. Mettete tanta acqua che ricopra le verdure e fate cuocere per circa 2 ore a fuoco lento. Se dovesse essere necessario, aggiungete acqua. Una volta che le verdure saranno cotte e salate, aggiungete la pasta. Fate cuocere sino a che sarà cotta e poi spegnete. Unite i due cucchiai di pesto, il pecorino e portate in tavola con qualche foglia di basilico fresco. Il minestrone è perfetto anche tiepido, o servito il girno dopo.

Qualche consiglio in più

Per un minestrone alla genovese ancora più buono aggiungete una crosta di parmigiano insieme alle verdure: in cottura rilascerà un sapore più ricco e poi da mangiare a tocchetti sarà deliziosa. Se vi piace poi una consistenza maggiore, schiacciate con la forchetta le patate una volta che saranno cotte: in questo modo il minestrone sarà più denso.

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