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Cibo in aereo: cosa si può portare e cosa no in valigia

La Cucina Italiana

Quali sono le regole per trasportare il cibo in aereo? Di ritorno da un viaggio, i souvenir più graditi (per sé e per gli altri) restano i prodotti tipici da mangiare e da bere ma, quando bisogna prendere un volo, portarli con sé può essere complesso. Non solo per questioni di spazio – specie se si ha solo il bagaglio a mano – ma per questioni di regole.

Cibo in aereo: le regole da conoscere

Ci sono infatti diverse limitazioni da rispettare. Riguardano anzitutto liquidi e cibi liquidi quando si viaggia all’interno dell’Unione Europa, e tante altre categorie di alimenti – su tutti salumi e latticini – quando invece la destinazione (o la provenienza) è un Paese extra Ue, come gli Stati Uniti o l’Australia, che impongono anche multe molto salate per i trasgressori. Come orientarsi, allora? Abbiamo chiesto agli esperti di AirHelp, la più grande organizzazione al mondo specializzata nella difesa dei diritti dei passeggeri aerei, con una rete di studi legali in più di 30 Paesi, tra i quali l’Italia. Ecco cosa c’è da sapere.

Posso portare cibo nel bagaglio a mano?

La regola generale è che nel bagaglio a mano si possono portare i cibi solidi e confezionati. Gli esperti di AirHelp, infatti, spiegano che «Panini, cereali, dolci e cracker, anche se fatti in casa, e purché opportunamente sigillati e messi in bustine trasparenti, sono consentiti». Ci sono limitazioni, invece, per quanto riguarda i cibi “liquidi”. «Devono rispettare le regole sui liquidi» dicono gli esperti, «e quindi non superare il quantitativo di 100 ml». Esempi di cibi liquidi? Formaggi molli come il camembert o la mozzarella, le creme spalmabili, dolci come la cheesecake, ma anche sottoli e sottaceti. «Anche i cibi in scatola» dicono gli esperti AirHelp, «devono seguire le stesse regole dei liquidi. In particolare le lattine non passano bene ai raggi X e sono difficili da verificare, e questo rappresenta un rischio per la sicurezza. È consigliato non portarle con sé per evitare problemi». Nessuna limitazione – vale la pena ricordarlo – per ogni tipo di cibo o bevanda acquistata direttamente in aeroporto.

Posso portare cibo nel bagaglio da stiva?

Per quanto riguarda il bagaglio da stiva, la regola generala è «via libera». Si può portare il cibo che si vuole, anche liquido, e senza limitazioni. A fare la differenza è la provenienza e/o la destinazione del proprio volo perché ci sono alcune categorie di alimenti per le quali diversi Paesi pongono limiti molto rigidi, come vedremo più avanti.

Ci sono limitazioni per cibo e latte per bambini in aereo?

«Tra gli alimenti consentiti nel bagaglio a mano e da stiva ci sono anche quelli per bambini come il latte artificiale, il latte materno, omogeneizzati e succhi di frutta», fanno notare gli esperti di AirHelp. «Le bevande e i cibi liquidi del bagaglio a mano devono sempre rientrare nella quantità stabilita dalla sicurezza aeroportuale. Nell’Ue» ribadiscono, «la quantità consentita per i cibi liquidi è inferiore a 100 ml e tutto deve rientrare in una busta trasparente da 1 litro».

Quanto alcol si può portare in aereo?

Capitolo a parte meritano gli alcolici. «Le bevande alcoliche sono ammesse ai controlli di sicurezza purché rispettino il limite di 100 ml. Se superano i limiti, non possono essere trasportate nel bagaglio a mano e vanno messe in quello da stiva, rispettando però le specifiche regole di ogni Paese. Ad esempio, se si vola nell’Ue provenendo da un Paese non Ue, si può portare un litro di alcolici con un volume superiore al 22% senza pagare IVA e accise. Inoltre, non è permesso portare alcolici in Paesi in cui sono illegali, come l’Arabia Saudita».

Si possono portare semi e piantine in areo?

Anche per quanto riguarda semi e piantine, è bene conoscere la regola e l’eccezione. «È possibile portare i semi in aereo, sia nel bagaglio da stiva che in quello a mano: se però si vola al di fuori dell’Ue è necessario seguire le regole stabilite dal Paese di destinazione», dicono gli esperti di AirHelp, sottolineando che a fare la grande differenza rispetto a ciò che si può portare – o non portare in aereo – è sempre il posto dal quale si proviene o verso il quale si viaggia. «Le destinazioni al di fuori dell’Ue possono essere molto severe per quanto riguarda gli alimenti freschi, in particolare frutta, verdura, carne e prodotti caseari», proseguono gli esperti di AirHelp, ricordando che se non si rispettano le regole si può incorrere in multe molto salate.

Le regole sul cibo in aereo quando si viaggia nei Paesi al di fuori dell’Unione Europea

Di base, è bene ricordare almeno tre regole: l’Unione Europea vieta il trasporto di formaggi, salumi e cibi ripieni se si arriva da un Paese extraeuropeo, a meno che non sia Andorra, Liechtenstein, Norvegia, San Marino e Svizzera. L’Australia invece vieta di importare frutta, anche secca, salumi, spezie e semi, e ha limitazioni specifiche per salumi e latte, così come gli Usa. Per questa ragione, se si viaggia in Paesi extra Ue, è sempre bene consultare i siti delle ambasciate, ma anche dichiarare la presenza di cibi all’interno del bagaglio al momento del check in. Ritornando all’esempio degli Stati Uniti, le multe per chi non rispetta le regole possono arrivare a 10mila dollari.

Ricetta Spaghetti con sugo di pesce

Ricetta Spaghetti con sugo di pesce

Voglia di mare? Un ottimo piatto di spaghetti con sugo di pesce non può forse togliervi la voglia di spiaggia, ma certamente appaga lo stomaco e mette e bada le malinconie. Merito di quel giusto mix di ingredienti che ci trasportano altrove con profumi e sapori.

La scelta degli spaghetti non è casuale: la pasta lunga in questo caso, arrotolata sulla forchetta, raccoglie il sugo e i frutti di mare regalando un boccone di pura gioia. 

Nella ricetta, oltre a al misto di crostacei vi consigliamo di aggiungere anche un pezzo di merluzzo, pesce dal sapore deciso, capace di emergere senza contrastare gli altri ingredienti degli spaghetti con sugo di pesce. Le alternative, però, non mancano: al posto del merluzzo potrete optare per altro pesce a polpa come la coda di rospo o lo scorfano. Anche un trancio di salmone o di pesce spada concorreranno ad un ottimo risultato. 

L’aspetto davvero importante è che il pesce sia freschissimo. Nella nostra ricetta abbiamo aggiunto anche sugo di pomodoro e dadini di pancarrè fritto. Provatela!

Ricetta Farinata di ceci | La Cucina Italiana

Ricetta Farinata di ceci | La Cucina Italiana

La farinata di ceci è una di quelle preparazioni che attraversano l’Italia trasformandosi nella formulazione secondo la regione.  

In Liguria la farinata è tipica in forma di torta, si trova spesso nelle panetterie ed è preparata con una pastella che poi si cuoce nei forni in grandi teglie. In forma simile, con il nome di cecina o torta, si trova anche in Toscana, mentre in Sardegna si chiama fainè. A Livorno, si consuma anche dentro a un panino, il “cinque e cinque” proprio come in Sicilia, con il tipico pane e panelle: qui la farinata è fritta, un po’ come – e torniamo in Liguria – i bastoncini di “polentina” di ceci fritti, chiamati panissa, serviti come snack 
o aperitivo.  

Provate anche questi abbinamenti: Farinata di ceci, avocado, ravanelli e misticanza, Farinata di ceci con fave e zucchine, Panino con farinata di ceci e porri.

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