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Le migliori ricette estive da preparare in agosto | La Cucina Italiana

Le migliori ricette estive da preparare in agosto
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Come affrontare agosto con gusto? Con le nostre ricette estive, tanta freschezza, ingredienti di stagione e piatti veloci, adatti a una cucina di casa che deve rispondere a esigenze diverse. La nostra selezione è ricca di idee per ogni occasione, dai pranzi infrasettimanali alle “schiscette” da portare in ufficio o in spiaggia nella borsa frigo, piatti unici, paste fredde, crudi di mare, insalate e spuntini per picnic e gite fuori porta.

Infatti, che siate in vacanza o ancora in città, il vostro menù di agosto non può che essere caratterizzato da piatti freschi e ricette estive veloci, da servire in tavola con scioltezza o da portare in spiaggia e condividere con i compagni di viaggio. Ecco allora che dall’archivio di La Cucina Italiana siamo andati a cercare e raccogliere per voi tante ricette intelligenti, facili da fare e veloci da preparare, anche all’ultimo momento, se necessario; oppure in anticipo, quando serve, e spesso anche con quel che c’è in casa o con quel che si può, perché quando il frigo piange, la dispensa si dispera e non abbiamo voglia di andare a fare la spesa, possiamo sempre contare su alcuni ingredienti base immancabili in cucina: pasta, patate, uova, spezie, frutta e qualche verdura. Fra le nostre proposte ci sono infatti ricette estive con uova, insalate miste, paste leggere, seconde portate fredde e dessert semplici e di stagione. Insomma, tutto l’ideale per portare in tavola ogni giorno un pasto leggero e gustoso, senza sprechi e che metta d’accordo l’intera la famiglia.

Non vi resta che scegliere. Ne abbiamo selezionate 30 per tutti i gusti, facili da preparare e adatte a una cucina casalinga.

Le ricette estivi facili e veloci

Mangiare in spiaggia è vietato o no? L’avvocato risponde

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Mangiare in spiaggia è vietato oppure no? Ogni estate sorge il dubbio, con ordinanze e divieti di vario tipo dei Comuni e talvolta iniziative quanto meno singolari di certi stabilimenti balneari. Per esempio l’anno scorso a Bacoli, in provincia di Napoli, ha fatto scalpore il caso di alcuni gestori di lidi che hanno addirittura perquisito le borse dei clienti proprio per verificare che non portassero con sé cose da mangiare e da bere. Quest’anno a tenere banco sul tema «mangiare in spiaggia» è la notizia dell’ordinanza con cui il comune di Sant’Antioco (provincia Sud Sardegna) ha annunciato che è pronto a fare multe fino a 500 euro se i bagnanti violeranno la regola per cui al mare è vietato «fare picnic o consumare pasti di qualsiasi natura». 

Così è scritto nell’ordinanza, alla quale poi il sindaco ha fatto seguire, a mezzo stampa, una dovuta precisazione che (forse) ha messo al riparo i turisti da potenziali vigili troppo zelanti che, se si attenessero strettamente alla regola scritta, potrebbero effettivamente fare multe salate a bagnanti che hanno tra le mani «pasti di qualsiasi natura». Il primo cittadino Ignazio Locci ha infatti spiegato che «è logico che se si sta mangiando un panino o un’insalata non ci sono problemi». Ma qual è la regola generale? Cosa dice la legge? Lo abbiamo chiesto all’avvocato Elia Ceriani.

Si può mangiare in una spiaggia libera?

«Nessuno può vietare di mangiare in spiaggia», spiega l’avvocato Elia Ceriani. «Partendo da questo presupposto, però, è necessario fare delle precisazioni. In spiaggia non si possono accendere fuochi, e quindi fare barbecue, e ci sono diverse ordinanze comunali a tutela dell’ambiente, in spiagge con habitat particolari, in cui può essere vietato anche solo posizionare tavoli per fare delle tavolate». Tavolate che il buon senso di per sé già impone di non fare ma, proprio perché ci possono essere regole specifiche da comune a comune, è bene informarsi. «La parentesi discrezionale in effetti è ampia: il decoro già imporrebbe di evitare gazebi o strutture simili allestite per il pranzo e la cena, eppure non è raro imbattersi in situazioni di questo tipo», nota ancora Ceriani. Quel che è certo è che in spiaggia, appunto, si può mangiare: «Nessuno può vietarci di mangiare un panino, una focaccia, un’insalata portata da casa (come ha poi specificato anche il sindaco di Sant’Antioco, ndr)», prosegue. 

Si può mangiare in uno stabilimento balneare?

Via libera dunque sulle spiagge libere. E per gli stabilimenti balneari le regole sono le stesse? Dopo il caso di Bacoli si era sollevata una polemica tra le associazioni di consumatori e alcuni sindacati dei balneari che avevano scritto sul proprio sito che per un gestore è lecito impedire ai bagnanti di mangiare le proprie vivande sotto l’ombrellone, avvisando per tempo con un apposito cartello. «E invece è assolutamente illegale», specifica l’avvocato Ceriani, come hanno fatto tanti esperti che in quell’occasione hanno sottolineato quanto fosse sbagliata quell’affermazione, in quanto la spiaggia è un bene demaniale, di tutti, che i balneari hanno solo in concessione. «Se si utilizzano i loro servizi (lettino, ombrello, doccia, etc…) è doveroso pagare, ma il gestore di uno stabilimento non può assolutamente impedire a un cliente di mangiare sotto l’ombrellone. Ovviamente valgono sempre le regole di buon senso: no ai pic nic, no alle tavolate, e no al cibo portato da casa e consumato negli spazi di ristoranti e bar dello stabilimento. Per il resto la scelta di cosa mangiare, e come mangiare, è assolutamente personale», conclude l’avvocato Elia Ceriani.

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Sagre in Puglia: gli appuntamenti dell’estate da non perdere

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È tra le più famose e tra le più attese, la sagra delle Orecchiette nelle ‘nchiosce, che si tiene a Grottaglie l’8 e il 9 agosto. Quest’anno a preparare le orecchiette tra le stradine bianche del Quartiere delle Ceramiche del borgo tarantino ci saranno le cuoche dell’Unione Cuochi Regione Puglia Lady Chef: 26 in 9 postazioni, ciascuna con una ricetta diversa, anche glutee free, dalle classiche con le cime di rapa a quelle con le cozze o alla salicornia. Nel frattempo musica, dj set, laboratori per mettere le mani in pasta

La zona dell’alto Salento, in particolare quella tra San Vito dei Normanni e Ceglie Messapica, è da sempre particolarmente ricca di alberi di mandorle e fico, con cui si crea quella meraviglia del fico mandorlato che è anche un presidio Slow Food. Viene celebrato ogni anno con la Sagra del fico mandorlato, a San Michele Salentino. Da non perdere, per chiudere in bellezza la stagione.

Altra sagra longeva e apprezzata è quella dedicata al caciocavallo, formaggio monto antico, considerato il «re della tavola di Monteleone», il comune più alto della Puglia (a 847 metri). Ogni anno il 13 agosto lo celebra insieme a un’altra specialità: cicatijell e acc’ (cavatelli col sedano). Come sempre ci saranno anche l’ottimo vino locale e tanta musica, per far festa nel centro storico, tra la piazza e le dimore signorili.

Se vi diciamo «cuggn»? Prima di scoprirlo non avremmo mai saputo rispondere. Ebbene, il «cuggn» è il panino alla barese, imbottito con mortadella a tocchetti, provolone, e altre specialità locali, dai lampascioni alla «braciola» si carne. Ha anche un forte significato simbolico: è un piatto che unisce. È così amato che a Giovinazzo (alle porte di Bari), gli hanno dedicato una sagra, la Sagra del Panino della Nonna. Si tiene l’8 e il 9 agosto, e mentre si mangiano panini si balla con dj set e si visita una mostra di Mercato di Antiquariato e Artigianato 

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