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Ravioli del plin – Ricetta di Misya

Ravioli del plin

Innanzitutto mettete nella pentola la carne a pezzi, con un po’ di olio, e lasciatela rosolare da tutti i lati.

Intanto mondate carota, cipolla e sedano e tagliateli a pezzi in maniera grossolana.


Unite gli odori alla carne, coprite con brodo, condite con sale e pepe, chiudete con coperchio e lasciate cuocere per circa 1 ora.

Nel frattempo preparate la pasta all’uovo: unite farina e uova in una ciotola e lavorate velocemente fino ad ottenere un panetto omogeneo, avvolgetelo con pellicola per alimenti e lasciate riposare a temperatura ambiente per 1 ora.

Una volta cotte, sollevate carne e verdure con una schiumarola, separatele, quindi disossate la prima e frullate le seconde, poi tenetele da parte.

Mettete la scarola ben lavata in una pentola con un filo d’olio, senza aggiungere acqua, e lasciatela appassire con coperchio per un paio di minuti, poi unite anche gli spinaci e stufate ancora per 5 minuti.

Mettete in un mixer la carne e frullatela, poi unite uovo, parmigiano e verdure stufate, aggiustate di sale e pepe e frullate ancora.

Riprendete la pasta, dividetela in pezzi e stendetela prima con le mani sul piano di lavoro leggermente infarinato e poi con la macchinetta tirasfoglia, partendo dallo spessore più grande e ripassandola poi più volte con spessore decrescente fino ad arrivare a quello più sottile.

Distribuite la farcitura di carne sulla sfoglia a intervalli regolari, quindi pizzicare con le dita di lato al ripieno e poi ritagliate i ravioli con la rotella zigrinata.

A questo punto i vostri ravioli del plin sono pronti, ora non vi resta che lessarli e condirli.

Fate scaldare dell’olio in una padella antiaderente con della salvia spezzettata, poi unite le verdure del brodo frullate che avevate messo da parte e lasciate insaporire e scaldare per qualche minuto.

Lessate i ravioli per circa 5 minuti in abbondante acqua bollente leggermente salata, scolateli e aggiungeteli al condimento.

I ravioli del plin sono pronti, non vi resta che aggiustare di sale e pepe e gustarveli.

Chi è Assaf Granit, lo chef stellato ospite a MasterChef 13

La Cucina Italiana

Puntata all’insegna dei sapori provenienti da tutto il mondo grazie a Assaf Granit, lo chef ospite del nuovo episodio di MasterChef, dopo Chiara Pavan. Infatti, i 6 aspiranti cuochi rimasti in gara dovranno misurarsi con la cucina internazionale e, per l’occasione, arriverà un ospite speciale, Assaf Granit, che ben incarna l’abilità di mixare le diverse tradizioni culinarie. Lo chef israeliano, una stella Michelin al ristorante parigino Shabour e titolare di altri 31 locali allocati in sette Paesi, mescola la cucina mediorientale delle sue origini agli ingredienti provenienti da tutto il mondo che ha scoperto nel corso della sua carriera. A MasterChef presenterà il suo invention test.

Chi è Assaf Granit?

Nato e cresciuto a Gerusalemme, Assaf Granit, da bambino, esplorava le bancarelle dei mercati della città e si lasciava avvincere dai profumi che, dalle cucine, si diffondevano per strada. Ma la sua vera ispiratrice è stata la nonna, Lea, nata in Polonia dove, a sua volta, ha imparato a cucinare da sua nonna. «Il cibo che cucinava proveniva da uno shtetl dell’Europa orientale, dove vivevano e lavoravano i nostri antenati», ha spiegato lo chef. «Quando arrivò a Gerusalemme si ritrovò in un universo completamente nuovo. I suoi vicini provenivano da tutto il mondo e, come lei, ricevettero la loro prima educazione culinaria dalle loro nonne».

Per questo, per Assaf Granit, la città di Gerusalemme ha avuto un ruolo così importante: «È il centro del mondo e attira persone di ogni provenienza e ceto sociale. Mentre mia nonna cucinava, parlava costantemente con i suoi vicini attraverso le finestre. La donna della porta accanto, nata in Marocco, le insegnò come usare lo zafferano. Un’altra, in fondo alla strada, veniva dallo Yemen e le spiegò come preparare il malawah (una frittella dolce originaria della Somalia, ndr)».

Assaf Granit sognava di aprire un ristorante, ma voleva che fosse un luogo capace di fare tesoro dei segreti di sua nonna e di Gerusalemme. Dopo un periodo nell’esercito come paracadutista, Assaf, insieme al suo migliore amico e collega chef, Uri Navon, ha realizzato questo sogno. Dopo avere aperto il suo primo ristorante, Machneyuda, vicino al mercato di Mahane Yehuda, ha espanso il suo impero gastronomico in Israele e all’estero, aprendo altri ristoranti a Tel Aviv, Londra, Parigi, Berlino e Saint Barth. «Che si tratti del Machneyuda di Gerusalemme, del Coal Office di Londra o dello Shabour e Balagan di Parigi, ognuno dei miei ristoranti ha la propria personalità e storia, ma tutti condividono questo straordinario incontro tra le strade di Gerusalemme e le esperienze e le lezioni che ho imparato».

Allo Shabour («caos» in ebraico), che sorge in un edificio parigino del XVII secolo, in un quartiere vivace tra rue Saint-Denis e rue Montorgueil, Assaf Granit propone una cucina creativa e colorata ricca di influenze mediterranee: carote con uovo cotto a fuoco lento, mousse di tahin, uova di salmone e tzimmes (un tradizionale stufato ebraico), triglie scottate in una versione orientale della bouillabaisse, budino di semolino con fiori d’arancio e crema inglese con zucca. È il primo ristorante israeliano in Francia a ottenere una stella Michelin.

Ricetta Tortelli di mandorle amare al tartufo nero bergamasco, la ricetta

Ricetta Tortelli di mandorle amare al tartufo nero bergamasco, la ricetta

A La Braseria di Osio Sotto (Bg), Luca Brasi, talento della cucina, ha scelto questo accogliente locale che riserva una grande attenzione ai più piccoli (con menù specifico e area dedicata) per esprimere tutta la sua passione per la carne: tagli dai migliori allevamenti, quasi tutti italiani (wagyu compresa), da servire cruda, alla griglia, al BBQ, nel forno a legna… 

La mano resta quella stellata, e dalla cucina escono antipasti divertenti, casoncelli buonissimi, come il raffinato tortello di mandorle amare al tartufo nero di cui ci svela la ricetta.

Scoprite di seguito come preparare a casa i Tortelli di mandorle amare al tartufo nero bergamasco e scoprite anche Ravioli allo stracchino con tartufo nero pregiato toscano, Ravioli di patate con sugo di arrosto e tartufo bianco, Tortelli alla rucola con tartufo.

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