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Grana Padano: il cacio più consumato al mondo

Grana Padano: il cacio più consumato al mondo

L’Italia è forse il Paese al mondo che vanta la maggior ricchezza e varietà di prodotti, da quelli naturali, doni del territorio, a quelli trasformati dalle mani esperte degli artigiani di ogni regione. Continua il viaggio alla scoperta delle nostre bontà, da quelle più conosciute a quelle poco note lontano dalle zone di produzione, per valorizzarle tutte. 

Il Grana Padano DOP 

È uno dei primi prodotti antispreco della storia: i monaci dell’abbazia di Chiaravalle a Milano, era il 1135, per non buttare il latte avanzato provarono a cuocerlo, aggiungendo caglio e sale. Lo battezzarono caseus vetus (formaggio vecchio, da conservare quindi). I contadini, che non parlavano certamente il latino, per distinguerlo dai caci freschi, preferirono chiamarlo «grana», visti tutti quei granelli bianchi che ne punteggiano la pasta (sono dei piccoli cristalli di calcio, residuo del latte trasformato). La particolarità di oggi durante la produzione è la decrematura mediante affioramento naturale che rende il formaggio meno grasso, lasciandogli un gradevole sapore burroso e fondente.

Daniela Marangon

Il grana vive di vita propria (fate le scagliette all’ultimo minuto per evitare che si asciughino), ma è anche versatile ingrediente in cucina. Sicuramente nelle creme, quando serve il completo scioglimento del formaggio. La sua umidità lo rende ideale anche nelle ricette al forno, perché il vapore acqueo evapora lentamente e ritarda la caramellizzazione superficiale.

Le ricette con il Grana Padano DOP

Ricetta Gamberi in crosta di mandorle e baci di grana

Ricetta Gamberi in crosta di mandorle e baci di grana
  • 500 g olio di arachide
  • 25 g farina di mandorle
  • 25 g mandorle a lamelle
  • 6 code di gambero
  • 2 albumi
  • sale
  • 110 g Grana Padano Dop
  • 100 g polpa di zucca Delica
  • 50 g granella di nocciole
  • cannella in polvere
  • olio di semi di mais
  • sale
  • pepe

PER I GAMBERI IN CROSTA DI MANDORLE
Sgusciate le code di gambero conservando la codina (telson). Inserite ciascuna coda su uno stecco, così che mantenga la forma in cottura.
Sbattete gli albumi, immergetevi i gamberi, poi infarinateli con la farina di mandorle, passateli di nuovo negli albumi sbattuti, infine ricopriteli con le lamelle di mandorle. Immergete gli spiedi nell’olio di arachide bollente (circa 170 °C) per 2 minuti.
Scolate i gamberi su carta da cucina, spolverizzateli di sale e serviteli subito.

PER I BACI DI GRANA
Mescolate la granella di nocciole con il grana grattugiato e distribuite questo composto in uno stampo multiplo di silicone a mezza sfera (ø 3 cm), premendolo bene, così da riempire 24 mezze sfere.
Infornate nel forno a microonde alla massima potenza per 1 minuto, sfornate, fate raffreddare dentro lo stampo e poi sformate delicatamente.
Arrostite le polpa di zucca a lamelle in poco olio di semi, sulla fiamma dolce, aggiungendo una presa di cannella; dopo 2-3 minuti bagnate con mezzo bicchiere di acqua, alzate leggermente la fiamma e cuocete ancora finché l’acqua non sarà evaporata.
Frullate la polpa di zucca in crema, salate e pepate.
Formate i baci di grana accoppiando i gusci a due a due e farcendoli con la crema di zucca alla cannella.

Tradizione o innovazione ? La giusta scelta è nel Grana Padano DOP

Tradizione o innovazione ? La giusta scelta è nel Grana Padano DOP

In un unico prodotto trovi la storia e il gusto dell’Italia, insieme ad un impegno verso il benessere, il tuo, quello dell’ambiente, di oggi e di domani. E tu, che cosa scegli?

Fare la spesa è una grande responsabilità: salute o buona tavola? Tradizione o innovazione? Gesti antichi o tecnologie moderne? Non devi scegliere, perché il Grana Padano DOP con la sua storia millenaria arriva sino ad oggi nel segno della ricerca continua della qualità, a 360°: ottima materia prima, lavorazione attenta e rigorosa, un prodotto sano e genuino, sicurezza alimentare, contenuto nutrizionale e sapore delizioso. Grana Padano però è veramente buono anche perché viene prodotto all’insegna dell’impegno per la sostenibilità lungo tutta la filiera produttiva – e oltre.

Da mille anni, un’innovazione continua

La tradizione è solo un’innovazione ben riuscita e il Grana Padano DOP ne è l’esempio perfetto: da quasi mille anni fa parte della cultura del nostro Paese, precisamente da quando nel 1135 nell’Abbazia di Chiaravalle, a sud di Milano, i Monaci Cistercensi cominciarono a produrre il caseus vetus, “formaggio vecchio”. Nei secoli il “formai de grana” è diventato poi cibo raffinato per i nobili delle corti rinascimentali, e al tempo stesso alimento ricco di nutrienti per i contadini delle campagne. Oggi il Grana Padano è il formaggio DOP più consumato al mondo, il più conosciuto oltre confine, e la sua ricerca continua non si è mai fermata. La qualità è un obiettivo complesso che si ottiene investendo costantemente impegno e risorse in un metodo che valorizzi ogni aspetto delle fasi produttive, dal campo, dalla stalla al caseificio, fino alla stagionatura e al confezionamento. Oggi il Consorzio del Grana Padano punta anche ad un sistema condiviso per ridurre il proprio impatto ambientale e quello dell’intero settore.

Una scelta per il benessere animale

Tutto parte dal latte, l’ingrediente principe di Grana Padano DOP, e un latte che si ottiene esclusivamente da vacche ben alimentate, sane e ben tenute, proveniente da allevamenti con caratteristiche ben determinate, rigorosamente controllate, e frutto di non più di due mungiture al giorno. Il Consorzio Tutela Grana Padano, che non ha fini di lucro, e i suoi consorziati lavorano quotidianamente nel rispetto dell’ambiente e del benessere animale delle vacche da latte che vivono nelle oltre 4500 stalle che conferiscono il latte ai caseifici.

Una scelta per il nostro pianeta

Oggi la lotta al riscaldamento globale rappresenta una delle sfide più urgenti e difficili, che richiede l’impegno congiunto di singoli, istituzioni e imprese. Grana Padano DOP è parte attiva del progetto europeo LIFE TTGG – The Tough Get Going (letteralmente “i duri cominciano a giocare”) che nasce per migliorare l’efficienza dei sistemi produttivi dei formaggi DOP. Il Consorzio di Tutela promuove l’utilizzo da parte delle aziende di strumenti per misurare, comunicare e migliorare le prestazioni ambientali nel ciclo di vita dei loro prodotti, con l’obiettivo di valutare l’impronta ambientale e di incentivare la sua riduzione mettendo a punto tecniche e metodologie più sostenibili. Grazie a questo progetto sarà possibile estendere poi il modello anche ad altri consorzi europei di formaggi DOP e successivamente a tutte le produzioni DOP e IGP. Questa è la vera bontà di Grana Padano DOP, una bontà responsabile per tutti: oggi e nel futuro. Tu cosa scegli?

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