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Mercatino del gusto: l’evento più gustoso del Salento

La Cucina Italiana

C’è un solo posto dove in una serata si possono assaggiare tutti i prodotti tipici della Puglia. Quel posto è il Mercatino del Gusto di Maglie, tra i paesi più eleganti dell’entroterra salentino, che quest’anno torna per il 24esimo di fila, dal primo al 6 agosto.

Cos’è il Mercatino del Gusto

La formula, collaudata, è sempre la stessa: ogni strada del centro storico del paese è dedicata a una specialità da mangiare in piedi, passeggiando, o restando seduti per alcune eccezioni (come gli arrosti), e poi ci sono le eleganti cene in villa, in giardini di una bellezza stupefacente, che ogni sera ospitano uno chef diverso, sempre pugliese. Ma se la formula è la stessa, il Mercatino del Gusto è tutt’altro che uguale a se stesso, perché poi ogni anno ci sono novità da assaggiare, da vedere, da ascoltare.

Le «vie» del Mercatino del Gusto

Anzitutto la base, e cioè le strade. O meglio, le «vie», come le chiamano al Mercatino del Gusto. Negli anni si sono moltiplicate, e secondo noi che non ci siamo persi quasi nessuna delle 24 edizioni è bene arrivare con le idee chiare. Per cominciare, abbiamo segnato la «via della gastronomia» e quella dei «presidi» per assaggiare mozzarelle, capocollo di Martina Franca e altre bontà come taralli e friselle di antipasto. Poi l’ideale sarebbe proseguire verso «la pasta experience» per un piatto di orecchiette di grano arso con sugo di pomodoro e cacioricotta, e nella «via del cibo di strada», che è sempre tra le più gettonate: è il posto dove assaggi il panzerotto pugliese, poi panini al polpo o con il caciocavallo impiccato, la zampina (tipica salsiccia della zona del barese), e gli spaghetti all’assassina ormai tornati di gran moda. Se preferite c’è la postazione trasformata nel tipico fornello pugliese dove, con 25 euro, si cena con antipasto di pane e pomodoro, arrosto misto (con bombette, zampina e non solo), dolce, acqua e vino. Il vino, a proposito: ovviamente ha una strada dedicata, dove assaggiare tutti i migliori della Puglia, dal Primitivo di Manduria al Rosato Salentino che finalmente sta ricevendo tanti riconoscimenti. C’è anche la strada dedicata alla birra artigianale e quella degli spirits, che racconta come la tendenza dei distillati ricercati ormai abbia invaso piacevolmente ogni angolo d’Italia. Perfetti da bere da soli, o magari da accompagnare anche un dolce: (ovviamente) c’è una strada anche per quelli, e pasticciotti e pasta di mandorle in una cena pugliese non possono mai mancare.

Le cene in villa

Preferite starvene seduti? Ci sono le eleganti cene in villa, o meglio nel giardino della villa. Che poi è Palazzo Romano, tra le più belle del centro storico di Maglie, nota per gli eventi esclusivi che ospita anche d’inverno. Per ciascuna delle serate del Mercatino nel suo aranceto ci saranno gli chef di alcuni tra i migliori ristoranti della Puglia – dal Gusto Primitivo di Manduria (il primo agosto), passando da Sinodia, l’indirizzo eclettico di Samuele Toma a Corigliano d’Otranto (il 5 agosto), fino all’Osteria degli Spiriti di Lecce (il 6) – abbinati ai vini di aziende rappresentative del meglio della produzione vitivinicola locale (la cena completa costa 50 euro). La scelta dipende dai gusti, le due esperienze sono completamente diverse. L’ideale, per non chi è nei dintorni, secondo noi è provale entrambe, anche ad anni alterni. Anche perché non si va al Mercatino del Gusto solo per mangiare. 

I laboratori, i concerti, la pizza.

Al Mercatino del Gusto si va anche per partecipare a tante attività collaterali: per esempio laboratori enogastronomici con produttori ed esperti, presentazioni di libri  (il 3 agosto ci sarà Luca Bianchini con Le mogli hanno sempre ragione), concerti jazz, spettacoli di pizzica, laboratori per bambini (che vanno prenotati, così come le cene in villa e altre attività del mercatino. Su www.mercatinodelgusto.it/ tutte le info).

La mostra dedicata a Tobia Scarpa

Infine, ma non da ultimo, il Mercatino del Gusto quest’anno ospita una mostra che vale la pena visitare a prescindere, dedicata all’architetto veneziano Tobia Scarpa. Sarà allestita nel Museo Civico di Paleontologia e Paletnologia. Ideata e curata da Cintya Concari e Roberto Marcatti in collaborazione con lo Studio Scarpa, racconta la progettualità di uno dei più grandi architetti e designer italiani del ‘900 e la sua passione per la cultura del cibo. Troverete oggetti che ci hanno reso la vita più semplice in cucina, e poi stoviglie, schizzi, e arredi iconici. Un esempio? Un tavolino con sedie originali dell’Harry’s Bar di Venezia. 

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Vico Equense, Città creativa del gusto Unesco: perché andare

La Cucina Italiana

Cosa spinge una città a candidarsi come “Città creativa del gusto Unesco”? 
Sicuramente per Vico Equense, in provincia di Napoli, ci sono diversi motivi, uno più buono dell’altro.

In occasione della presentazione stampa della Festa a Vico era stata lanciata la candidatura a Città creativa del gusto Unesco che ricalca il percorso fatto da altre città entrate in lista: Alba, Bergamo e Parma. Vico Equense, che sorge sul promontorio della costiera sorrentina è da sempre patria dell’enogastronomia, grazie a una rete di produttori, ristoratori e elementi paesaggistici che la rendono unica al mondo.

Festa a Vico

Da 20 anni la Festa a Vico rappresenta una vera istituzione nel mondo della gastronomia italiana. Quest’anno ho avuto il piacere di parteciparvi per la prima volta, grazie all’invito di due partner: Haier per le prime due serate e Brazzale per l’ultima sera, alla “Cena delle stelle”.

Festa a Vico è nata da un’idea dello Chef Gennaro Esposito, che qui ha il suo ristorante stellato la Torre del Saracino, e da alcuni amici chef più stretti. Inizialmente doveva essere qualcosa di “piccolo”, oggi si è trasformata in una manifestazione con numeri da record. Questa edizione 2023 è tornata dopo 3 anni di stop dovuti alle restrizioni Covid.

Festa a Vico è prima di tutto un evento benefico e quest’anno si è raggiunta la cifra record raccolta di 250.000 € versata direttamente su i conti correnti delle associazioni accreditate.

Oltre 10.000 persone si sono riversate, per i 3 giorni della festa, tra le strade del centro storico di Vico Equense e della Marina di Seiano.

Sono stati oltre 300 chef, i pizzaioli, i maestri macellai, i panettieri e i pizzaioli che hanno cucinato e offerto l e loro preparazione alla folla di appassionati. Non da meno gli oltre 50 produttori vitivinicoli che hanno proposto i loro vini.

La prima serata di Festa a Vico, per le strade di Vico Equense

Sugo salsiccia e funghi: il gusto dell’inverno in tavola

La Cucina Italiana

Il sugo salsiccia e funghi è perfetto per scaldare le fredde giornate d’inverno, portando in tavola tutto il gusto del sottobosco e la sapidità del maiale, una carne più grassa rispetto alle altre. Facile e veloce da preparare, è buono come condimento per qualsiasi tipo di pasta: da quella corta, tipo maccheroni o fusilli, a quella lunga, tipo le tagliatelle. Come prepararlo? Qui sotto trovate la ricetta da seguire passo dopo passo. Nella nostra gallery, invece, vi diamo qualche consiglio in più per renderlo particolarmente gustoso e vi suggeriamo anche altri sughi da preparare in casa, sempre perfetti per la stagione invernale.

Come fare il sugo salsiccia e funghi: la ricetta

Ingredienti

400 g di salsiccia fresca 
300 g di funghi porcini 
500 ml di passata di pomodoro 
1 vasetto di pomodori pelati 
1/2 carota 
1 cipolla 
olio extravergine d’oliva qb 
sale qb 
pepe qb 
vino rosso qb

Procedimento

Cominciate dalla cipolla, tritandola finemente e fate lo stesso con la carota, pelandola prima. Ora pulite bene i funghi (qui la guida su come fare) e sgranate la salsiccia, levandola dalla pelle.

In una padella, con un filo d’olio, cominciate a far rosolare cipolla e carota. Dopo qualche minuto unite la salsiccia e i funghi tagliati in modo grossolano, innaffiate con un po’ di vino rosso e fate sfumare. A questo punto, aggiungete la passata di pomodoro e i pelati e aggiustate di sale e pepe.

Coprite col coperchio e portate a bollore, poi abbassate la fiamma e lasciate cuocere per un’ora.

Il sugo è ora pronto per condire il vostro formato di pasta preferito! Consigliamo di abbinarlo alla pasta fresca come tagliolini o tagliatelle.

I nostri consigli e i nostri suggerimenti

Sugo salsiccia e funghi

Sugo salsiccia e funghi: il gusto dell’inverno in tavola

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