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Demeter: la certificazione che salvaguarda terra e ingredienti

La Cucina Italiana

Demeter Italia è associazione che segue, tutela e certifica l’agricoltura biodinamica, che è un approccio produttivo olistico della produzione e trasformazione dei prodotti della terra, in cui l’agricoltore assume il ruolo di creatore, conservatore e curatore della vita dei campi. Demeter Italia è associazione privata di produttori, trasformatori e distributori di prodotti agricoli e alimentari biodinamici, affiliata alla Biodynamic Federation Demeter International (BFDI).  Per questo, attraverso il rispetto di specifici standard, Demeter Italia, con la sua sede di Parma, svolge un’attenta azione di controllo sulla produzione, la trasformazione e la distribuzione dei prodotti e garantisce che i prodotti alimentari e gli ingredienti delle aziende socie provengano da coltivazioni o allevamenti biodinamici certificati, seguendo ogni fase della filiera fino al rilascio della certificazione e all’etichettatura.

Sono oltre 700 le aziende che fanno parte di Demeter Italia, diffuse su tutto il territorio nazionale e appartenenti a vari settori merceologici: vino, olio, frutta, verdure, spezie, erbe aromatiche, carne, prodotti caseari e cosmetici. 

L’agricoltura biodinamica e i suoi principi 

Si tratta di un vero e proprio modo di fare agricoltura, un metodo di coltivazione che ha come primo obiettivo quello di coltivare prodotti sani e genuini, in armonia con le stagioni e in sintonia con la natura, favorendo scelte – legate alla fertilizzazione, alla coltivazione e all’allevamento – rispettose della vitalità del terreno e della diversità delle specie vegetali e animali.

Il movimento dell’agricoltura biodinamica nasce quasi cento anni fa da Rudolf Steiner nel 1924, anno in cui il filosofo tiene una serie di otto conferenze intitolate Impulsi scientifico-spirituali per il progresso dell’agricoltura a Koberwitz, in Slesia.  

Già da allora un gruppo di agricoltori tedeschi aveva compreso l’impatto delle pratiche dell’agricoltura industriale e le conseguenze negative dell’utilizzo di altri composti chimici, iniziando a prendere in considerazione fattori come la sostenibilità e la fertilità della terra per la produzione di piante e alimenti sani. 

Pasta alla zozzona: ingredienti e preparazione

La Cucina Italiana

Non solo di gricia e carbonara si vive a Roma. Forse meno famosa delle illustri “sorelle” ma altrettanto gustosa e di estrazione tradizionale, la pasta alla zozzona è uno dei grandi classici della cucina romana. Un piatto che di “zozzo” non ha davvero nulla in realtà, ma che si chiama così solo perché nel dialetto romanesco questa espressione sta a indicare anche qualcosa di molto pasticciato, che fatica a essere descritto in modo chiaro.

È proprio per questo motivo che il motto della pasta alla zozzona potrebbe essere «Chi più ne ha più ne metta». Si tratta, infatti, di una ricetta molto ricca e molto condita, ideale per un pranzo in compagnia che non contempli diete e calcolo di calorie. In fin dei conti se «semel in anno licet insanire», è il caso di farlo con qualcosa di veramente irresistibile che possa lasciare un ottimo ricordo per molto tempo.

La ricetta della pasta alla zozzona

Ingredienti per 4 persone

400 g di rigatoni o penne rigate 
passata di pomodoro 
3 salsicce fresche di maiale molto saporite da fare a pezzetti 
150 g di parmigiano reggiano 
150 g dì pecorino stagionato 
1 bicchiere di vino rosso 
sale
pepe
olio extravergine di oliva 

Procedimento

Lavate le salsicce e togliete il budello che ricopre la carne, quindi fatele a pezzetti. Mettete l’olio di oliva extravergine in una padella antiaderente e accendete il fuoco. Quando l’olio inizia a soffriggere aggiungete le salsicce sbriciolate. Nel frattempo mettete a cuocere la pasta in abbondante acqua salata. Mentre la salsiccia cuoce sfumatela ripetutamente con il vino rosso a fuoco vivo. Scolate la pasta al dente e mettetela nella padella insieme alla salsiccia. Mescolate per bene e spegnete il fuoco, aggiungete quindi il parmigiano e il pecorino (meglio non insieme) e continuate a mantecare la pasta. Solo alla fine aggiungete due cucchiai di passata di pomodoro e, continuando sempre a mescolare, aggiustate di pepe e sale. Impiattatela, aggiungete ancora un po’ di formaggio, olio a crudo e portate in tavola la vostra buonissima pasta alla zozzona.

Budino con 2 ingredienti: il dolce goloso più facile del mondo

La Cucina Italiana

Un budino con 2 ingredienti? Esatto! Niente addensanti, niente gelatine, niente zucchero semolato: ci vogliono soltanto banana e cioccolato fondente per realizzare il budino più facile, buono e cremoso che abbiate mai provato.

A fare la magia è il cioccolato, che addensandosi compatta il composto dandogli la consistenza di un budino di quelli buoni come solo la nonna sapeva fare. La banana contribuisce a questo compito di addensare e inoltre dà dolcezza e una cremosità senza pari. E volete sapere di più? Non vi servirà nemmeno il fornello per prepararlo, se non per fondere il cioccolato. 

È sano

La banana è spesso bistrattata perché si è diffusa la credenza che questo frutto sia fatto prevalentemente di zuccheri. La realtà è diversa: la banana è sì un frutto zuccherino ma è anche ricco di fibre e ha un alto potere saziante. Inoltre è fonte di vitamina B6, che è essenziale nella prevenzione del diabete di tipo 2. La banana contiene anche triptofano un aminoacido che, nell’organismo, si converte in serotonina, il cosiddetto “ormone della felicità” che migliora lo stato d’animo. E anche il cioccolato contiene diverse sostanze in grado di agire sul tono dell’umore. Insomma: questo budino 2 ingredienti non potrà che rendervi felici! Volete rendere il budino ancora più leggero? Sostituite metà del cioccolato con due cucchiaini di cacao amaro in polvere.

Giada Bellegotti

È adatto a tutti

Niente zucchero semolato, niente latte né derivati. Questo dolcetto è un peccato di gola perfetto anche per i vegani, poiché per farlo non c’è bisogno di utilizzare latte o uova, né tantomeno gelatine di origine animale. In caso dobbiate servirlo a un ospite vegano, ovviamente, fate attenzione all’etichetta: il cioccolato scelto non deve contenere latte, nemmeno in polvere. Meglio preferire un cioccolato fondente con una percentuale di cacao superiore al 70% e senza grassi idrogenati (in questo caso non perché i grassi idrogenati non siano vegani ma perché, solitamente, chi abbraccia uno stile di vita vegano è anche molto attento alla qualità del prodotto e alla salubrità degli stessi). E se non siete amanti del cioccolato fondente, non preoccupatevi perché la banana renderà questo budino molto, molto dolce!

Con la banana o con il caco

Ci sono due modi per realizzare questo budino magico: utilizzando come base la banana o un bel caco maturo. Otterrete più o meno lo stesso effetto. Il sapore della banana, ovviamente, sarà più predominante rispetto a quello del caco, ma la morbidezza e la cremosità saranno garantiti in tutti e due i casi. La quantità da utilizzare è pari a quella della banana: 1 banana è l’equivalente di un caco. Anche il cioccolato rimane invariato.

Budino con 2 ingredienti: la ricetta

Ingredienti per 2 budini

2 banane mature
70 g di cioccolato fondente

Procedimento

Tagliate le banane a tocchetti e con un mixer o un frullatore ad immersione frullatele fino a farle diventare una crema liscia. A parte, fate sciogliere il cioccolato fondente (a bagnomaria o in microonde, facendo attenzione a non farlo bruciare). Verificate che abbia una consistenza liquida e poi lasciatelo raffreddare a temperatura ambiente. Una volta raffreddato, aiutandovi con un cucchiaio, versate il cioccolato nella crema di banana e mischiate bene fino ad ottenere un composto omogeneo. Versate il composto ottenuto in due stampini e lasciateli in frigorifero tutta la notte. Il giorno dopo estraeteli dallo stampo e serviteli: potete cospargere la superficie con nocciole tritate o cocco râpé per dare un twist di gusto o croccantezza.
Non riuscite a togliere i budini dagli stampi? Preferite sempre stampi in silicone – vanno bene anche gli stampi per muffin – ma se proprio non ne avete, prima di provare a togliere i budini dallo stampo lasciateli un’ora in freezer e poi procedete con la rimozione della forma.

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