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Torta prima comunione – Ricetta di Misya

Torta prima comunione

Innanzitutto preparate il pan di Spagna: montate le uova, a temperatura ambiente, con lo zucchero e la vaniglia per almeno 10 minuti, dovranno triplicare di volume.
Incorporate quindi la farina, precedentemente setacciata, in 3 volte, mescolando delicatamente con una spatola con movimenti dal basso verso l’alto.
Trasferite il composto nello stampo imburrato e infarinato e cuocete per circa 35-40 minuti in forno statico preriscaldato a 180°C.
Una volta cotto, capovolgetelo su di una gratella e lasciate raffreddare completamente.

Nel frattempo passare alla crema: lavorate i tuorli con zucchero e vaniglia, quindi incorporate la maizena e poi il latte scaldato.
Trasferite il composto in un pentolino e cuocete a fiamma bassa, mescolando costantemente per non far formare grumi, fino ad ottenere un composto denso e liscio.
Spostate la crema in un contenitore basso e largo, coprite con pellicola per alimenti e lasciate raffreddare completamente.

Preparate la bagna portando a ebollizione l’acqua con limone e zucchero, quindi lasciate raffreddare e infine filtrate.

Mentre i vari elementi si raffreddano potete iniziare a preparare i decori con la pasta di zucchero, sul piano di lavoro spolverato di zucchero a velo: seguite le foto passo passo per creare i fiocchi.

Procedete con i fiori delle calle.

Completate con gli ultimi dettagli: i gambi delle calle, i nastri dei fiocchi, la targhetta.

Quando la crema si sarà raffreddata, montate la panna ben fredda e incorporatela alla crema (lasciate da parte solo qualche cucchiaio di panna), mescolando delicatamente con un movimento dal basso verso l’alto.

Mondate le fragole e tagliatele a rondelle.

Riprendete il pan di Spagna e tagliatelo a metà in senso orizzontale per creare 2 dischi.
Bagnare con lo sciroppo la base della torta posizionata sul piatto da portata, poi farcite con la crema e con le fragole, per poi ricoprire con il secondo disco e bagnare anche questo.

Rivestite la torta con un sottile strato di panna montata (quella lasciata da parte), poi procedete a rivestirla con un sottile strato di pasta di zucchero.
Ritagliate via gli eccessi lungo i bordi e usateli per creare un nastrino decorativo che andrete a posizionare alla base, facendolo aderire spennellando poca acqua sulla superficie.

A questo punto potete disporre i vari decori di pasta di zucchero sulla superficie.

La torta prima comunione è pronta, non vi resta che servirla.

Carlo Cracco ospite di Fedez: da Patti Smith al nuovo ristorante

La Cucina Italiana

Dalle vecchie polemiche che lo riguardano ai più ambiziosi progetti ora in cantiere: Carlo Cracco si è raccontato a Fedez nell’ultima puntata del podcast Wolf. Del resto, non è novità l’ amicizia tra lo chef stellato e il rapper iniziata anni fa e testimoniata anche dalle cene romantiche dei Ferragnez in Galleria. Durante l’ora di intervista, i due hanno parlato di vari argomenti partendo dall’essere imprenditore nella ristorazione, da qui ecco 5 cose che abbiamo scoperto di lui, che forse non sapevate.

Carlo Cracco si racconta a Fedez: 5 curiosità

1. Il nuovo ristorante

Quest’anno Carlo Cracco aprirà un nuovo ristorante a Roma, in piazza del Parlamento, all’interno di un hotel della catena Corinthia, nell’edificio storico che ospitava la Banca d’Italia. «Mi occuperò di tutto il food & beverage, dalla colazione del mattino in poi. Ci saranno molti coperti, e farò parte di una bella squadra. Roma, poi, ha grandi opportunità, potrebbe crescere tantissimo, ma è poco valorizzata. Milano è stata più fortunata, grazie anche alla gente che ci lavora, ma Roma potrebbe essere dieci volte tanto».

2. Il progetto in campagna: la tenuta agricola

Nel 2020 Carlo Cracco e sua moglie Rosa Fanti hanno scoperto una vecchia tenuta a Sant’Arcangelo di Romagna, nell’entroterra, poco distante da Rimini, e se ne sono innamorati. Hanno cominciato a ristrutturarlo e a coltivare la vigna, l’uliveto e l’orto (che fornisce loro buona parte delle verdure che usano nel ristorante milanese). E «no, non ci farò un ristorante, ma un agriturismo», spiega Cracco, «con tutto quello che serve per rilassarsi: si lascerà l’auto fuori per salire in bicicletta o sulla macchina elettrica. Nella tenuta c’era una vigna già attiva, e stiamo portando avanti anche un progetto per la produzione del vino, che ci sta dando tante soddisfazioni».

Carlo Cracco e Fedez durante il podcast Wolf (screenshot).

3. Le polemiche sugli scontrini

Tante volte gli scontrini del ristorante milanese di Cracco sono diventati virali e hanno scatenato aspre polemiche sul costo dell’acqua o del caffè. «Io sono in Galleria: se vuoi venire che ti venga servito un bicchiere d’acqua, devi mettere in conto che abbia un costo più elevato», risponde Cracco. «Come posso pagare il personale se non mi faccio pagare l’acqua? Il servizio fatto bene ha un prezzo: il low cost non si può fare in Galleria. La ristorazione ha sempre costi molto alti: ho visto pochi cuochi italiani che sono riusciti ad arricchirsi».

4. La pubblicità delle patatine

Questa è un’altra critica ricorrente che viene rivolta a Cracco, «colpevole» di avere prestato la sua immagine per pubblicizzare le patatine. Ma lui non rinnega la sua scelta: «Avevo in testa di aprire il ristorante in Galleria: il mio obiettivo era quello, e per raggiungerlo dovevo guadagnare. Ce l’ho fatta. Ho sempre voglia di crescere, e lavorare per un obiettivo è la cosa più bella. Lo dico sempre anche ai ragazzi che lavorano con me».

5. L’ospite più gradito

È stata Patti Smith. «È venuta in Galleria e, alla fine del pranzo, sono andato a salutarla. Non le ho chiesto la foto perché non volevo disturbarla. Stavo per andarmene, quando mi hanno chiesto di aspettare un attimo, perché Patti voleva cantare qualcosa. Ho fatto subito spegnere la musica e lei ha riadattato una sua canzone mettendoci dentro i due piatti che aveva mangiato. Avevo davvero i brividi».

Se volete vedere l’intervista per intero, ecco il link diretto.

Tagliatelle di zucca – Ricetta di Misya

Tagliatelle di zucca

Innanzitutto mondate la zucca e tagliatela a cubetti.

Lasciatela stufare a fiamma molto bassa e con coperchio per circa 20-30 minuti o finché non risulterà molto morbida (dipende da quanto sono grandi i cubetti), cercando di non farla attaccare al fondo.
(In alternativa potete cuocerla in forno o al vapore: non la lessate, in modo che non assorba acqua in eccesso.)

Frullate la zucca con un minipimer o in un mixer fino ad ottenere una purea.

Mettete la farina in una ciotola, aggiungete al centro la purea di zucca e un pizzico di sale e impastate velocemente fino ad ottenere un panetto omogeneo.
Avvolgetelo con pellicola per alimenti e lasciate riposare a temperatura ambiente per 30 minuti.

Riprendete l’impasto e stendetelo in una sfoglia sottile (circa 2 mm) sul piano di lavoro leggermente infarinato.

Avvolgete la sfoglia infarinata su se stessa e tagliatela a fette da circa 1 cm, quindi srotolatele per ottenere le tagliatelle.

Ecco qui, le vostre tagliatelle di zucca sono pronte, non vi resta che cuocerle e condirle a piacere.

Se volete condirle seguendo il mio suggerimento, mettete a bollire l’acqua per la pasta, e nel frattempo preparate il condimento: dopo averle tritate grossolanamente, fate tostare leggermente le nocciole in una padella antiaderente, quindi mettetele da parte e, nella stessa padella, lasciate sciogliere il burro con la salvia spezzettata.

Cuocete le tagliatelle in abbondante acqua bollente leggermente salata, scolatele al dente e fatele insaporire brevemente nel condimento, aggiustando di sale a piacere.

Le tagliatelle di zucca sono pronte, non vi resta che impiattare, completare con le nocciole e servire.

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