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Le 10 migliori trattorie di Modena | La Cucina Italiana

Le 10 migliori trattorie di Modena
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Ecco la nostra selezione delle 10 migliori trattorie di Modena città, raggiungibili benissimo a piedi (o al massimo con 5 minuti di taxi) dal centro.

È abbastanza risaputo che in Emilia-Romagna, in generale, raramente si mangia male. Lo stesso vale per Modena, che negli ultimi anni è diventata meta turistica anche grazie al successo dell’Osteria Francescana di Massimo Bottura, potendo in questo modo svelare tutto il suo paniere di prodotti tipici e ricette della tradizione: dai tortellini in brodo di cappone all’aceto balsamico, dal gnocco fritto allo zampone di maiale.

Modena è ricca di tradizioni culinarie e di innumerevoli locali caratteristici e tipici, da gustare nelle tante trattorie sparse per la città e per quelle innumerevoli sparse nella provincia; a testimoniare la bella abitudine di saziare i palati e gli animi di chi vuole mangiare bene — anzi benissimo — in un contesto informale e con una modica spesa.

Le 10 migliori trattorie di Modena

Festa dello Zampone e del Cotechino Modena IGP, che gusto!

La Cucina Italiana

Dal 9 all’11 dicembre, nella centralissima piazza Roma a Modena, si celebra la Festa dello Zampone e del Cotechino Modena IGP, giunta all’undicesima edizione. 

Dopo i due anni di pandemia, la manifestazione torna in grande stile con il format tradizionale e il concorso nazionale di cucina che vede tra i giudici lo chef tristellato Massimo Bottura.

Tante le iniziative in programma nella tre giorni, pensata anche per il grande pubblico, che vedrà Modena trasformarsi in una cucina a cielo aperto, dove gli studenti provenienti dalle principali scuole alberghiere di tutta Italia si cimenteranno nella realizzazione di creazioni a base di Zampone e Cotechino Modena IGP, ispirandosi a personaggi iconici, realmente esistiti oppure di fantasia, ma che hanno lasciato un segno nella storia e nell’immaginario collettivo. Da Maradona a Pavarotti, da Spiderman a Raffaella Carrà, le ispirazioni sono infinite, come lo sono le combinazioni di sapori e gli accostamenti possibili.

Il concorso

Le ricette, presentate entro l’11 novembre, sono state sottoposte al giudizio dello chef mondiale e pluripremiato Massimo Bottura che, dopo un’accurata disamina, ne ha selezionate 10, considerate le più originali e interessanti. Gli Istituti scelti – che arriveranno dalle Marche, dalla Sardegna, dal Veneto, dalla Lombardia, dal Lazio, dalla Toscana e due dalla provincia di Modena – prenderanno parte alla finale, in programma sabato 10 dicembre, giornata clou dell’evento, in piazza Roma a Modena, in cui i giovani cuochi che avranno modo di esprimere la propria passione e la propria creatività davanti a Massimo Bottura e altri esperti tra cui Paolo Ferrari, Presidente del Consorzio Zampone e Cotechino Modena IGP.

Quest’anno, il Concorso, oltre a ricevere il Patrocinio del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Modena, è stato realizzato nell’ambito del progetto “DELI.M.E.A.T. – DELICIOUS MOMENTS: EUROPEAN AUTHENTIC TASTE”: programma di attività di informazione e promozione il cui obiettivo è valorizzare il settore della salumeria di qualità, in Italia e in Francia.

Festa dello Zampone e del Cotechino Modena IGP: il programma

Tante le iniziative in programma che coinvolgeranno durante questo week-end l’intera città di Modena.

Venerdì 9 dicembre: Modena – Teatro Comunale Luciano Pavarotti

Ore 21.00 – serata inaugurale. Ingresso su invito – Presenta Andrea Barbi. Si esibiranno gli artisti: Marco Ligabue, Paolo Migone e Jo Squillo.

Sabato 10 dicembre: Modena – Piazza Roma

Ore 10.30 – lo chef Massimo Bottura e i giovani cuochi delle scuole alberghiere italiane presentano le loro ricette, realizzate live, a base di Zampone e Cotechino Modena IGP.

Ore 12.00 – degustazioni gratuite a cura di Piacere Modena con le eccellenze del territorio (Prosciutto di Modena DOP, Parmigiano Reggiano DOP, Lambrusco di Modena DOP, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, Aceto Balsamico di Modena IGP, Confettura di Amarene Brusche di Modena IGP)

Ore 16.00 – spettacolo di intrattenimento con Marco Ligabue.

Domenica 11 dicembre: Modena – Piazza Roma

Dalle ore 10.00 alle 18.00 – Consorzio Zampone e Cotechino Modena IGP, in collaborazione con Piacere Modena – GUSTI.A.MO La Solidarietà. Attività di gusto per grandi e bambini.

Info e programma: www.modenaigp.it

Modena: come si mangia da Bottura

Modena: come si mangia da Bottura

Storico (Casa Maria Luigia), disinvolto (Franceschetta 58), da fan della Rossa (Al Cavallino). Tre modi per mangiare Modena alla “sua” maniera

Alla fine del racconto del mio “With a little help from my friends”, il nuovo menù di Massimo Bottura all’Osteria Francescana di Modena, vi ho dato appuntamento per una visita alle altre sue interpretazioni. Tre per la precisione volendo restare in città e immediati dintorni, perché se invece ci spostassimo, a Firenze o a Dubai le cose sarebbero più complicate almeno dal punto di vista logistico. Ma restiamo, ed è un gran bello stare, a Modena.

E supponiamo che siate, come me, cultori della gastronomia dello stato d’animo. Vale a dire che un giorno abbiate voglia di mangiare con un gruppo di amici, un altro in un tête-à-tête; un giorno vogliate fare esperienze audaci, un altro regalarvi un momento rassicurante, un altro ancora sperimentare un “grande ristorante”. E, nel nostro caso, sempre con lo stesso cuoco.

Come si mangia a Casa Maria Luigia

Allora, a pochi chilometri di distanza l’una dall’altra, Massimo Bottura vi propone cucine e atmosfere diverse. Supponiamo per esempio che piuttosto, perché no, prima di affrontare il suo nuovo rivoluzionario menù in Osteria Francescana, vogliate conoscere i “classici”, quelli che da venticinque anni a questa parte hanno segnato la “sua” maniera. Allora a 10 minuti dal centro, ma già nel verde, c’è Casa Maria Luigia, guest house e ristorante. Come dire una casa di vacanza in città. In quella che era la scuderia di una residenza di campagna, oggi arredata con tavole comuni e grandi opere di Damien Hirst alle pareti, si sperimenta l’enciclopedia dei piatti emblematici di Bottura, passaggio fondamentale per fare la conoscenza della sua cucina. Nove le portate, tre ore e mezza la durata, da collegio la tempistica (si comincia a mangiare quando tutti gli ospiti sono arrivati, 310 euro il prezzo. Chi arriva in ritardo salta le portate già servite), grande la cucina a vista che permette di seguire tutte le preparazioni, divertente (e fondamentale) il racconto della genesi di ogni piatto. Il più locavore: Le 5 stagioni del Parmigiano Reggiano in diverse consistenze e temperature; il più ghiotto: La Parte croccante della lasagna; il più pittorico: Camouflage, ispirato a Picasso; il più instagrammato: Oops, mi è caduta la crostata al limone, che è anche il più botturiano nel senso che nasce proprio da quell’incidente avvenuto in cucina. Ma: “dall’errore nasce l’idea giusta”, dice lui.

Casa Maria Luigia – Massimo Bottura con Jessica Rosval

Una sosta alla Franceschetta 58

Poi c’è la Franceschetta 58, sorella minore della Francescana, che nel panorama della “gastronomia dello stato d’animo”, può occupare vari momenti: pranzo con amici, tête-à-tête, colazione d’affari; compleanno della zia. Nel senso che, per esempio, puoi scegliere, in uno spazio di gran bellezza e divertimento, tra la disinvoltura dell’Hamburger (a modo suo) e la sofisticazione gustativa dei Ravioli alle erbe amare, camomilla, aglio nero e caprino, o della Cernia alla cacciatora. Spartana la divisione dei prezzi: 12 gli antipasti, 14 i primi, 18 i secondi. L’uno per l’altro. E, per chi è in visita alla città consiglio il clamoroso I love Modena, sette portate a 72 euro con citazioni in dialetto. 

(ph Giovanni Habib e Michele Ercolani)

Veloci come la Ferrari

Se poi volete combinare un cuoco ormai mitico a un luogo ancora più mitico, allora andate a Maranello al Cavallino, il ristorante fondato da Enzo Ferrari nel 1950, ristrutturato per far sognare i patiti della Rossa. Tra alettoni, parti di motore, foto storiche e memorabilia, mangerete i best seller di un emiliano: gnocco fritto, tagliatelle al ragù, cotechino alla Rossini, zuppa inglese. Il percorso di cinque portate costa 65 euro. Tutto di qualità botturiana.

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