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#OggiDelivery: Pasticceria Fusto – La Cucina Italiana

#OggiDelivery: Pasticceria Fusto - La Cucina Italiana

La ventennale esperienza di Gianluca Fusto e la bontà travolgente della sua pasticceria approdano in una nuova casa milanese (e arrivano anche a casa grazie al servizio a domicilio)

Gianluca Fusto, pastry chef da sempre impegnato nella ricerca di materie prime che fanno la differenza, inaugura il suo nuovo laboratorio e implementa il servizio di delivery. La sua nuova casa in via Amilcare Ponchielli 3 è uno spazio all’avanguardia dove dar vita alle sue creazioni, ma è anche un luogo di formazione.

Le proposte stagionali si alterneranno in un’offerta, definita da Gianluca e da sua moglie Linda Massignan, “del senso” e non “del senza”. Nella pasticceria di Fusto non c’è un’insistente volontà di sostituire o evitare alcuni ingredienti, ma piuttosto una ricerca del meglio che la terra e i produttori possono dare.

#OggiDelivery: Luce

Fra i dolci disponibili per la consegna a domicilio c’è Luce, una torta contemporanea nata dall’incontro tra la mandorla della Val di Noto, il limone di Amalfi e il lampone. La torta, come tutte le altre, è rotonda, per favorirne la condivisione.

Anche la box per il delivery è stata pensata con cura per il cliente, in modo che possa entrare perfettamente nel frigorifero senza schiacciare la torta. Una volta rimosso il coperchio, uno sportello laterale permette di tirare fuori la torta con gran facilità.

Le ordinazioni si possono effettuare, entro la sera prima (secondo disponibilità, anche il giorno stesso), inviando un messaggio tramite WhatsApp o telefonando al numero 345/4611227, per ricevere a domicilio in due fasce orarie: ore 11 – 13 oppure 17 – 19 (in base alla zona di residenza).

A Milano il servizio delivery è gratuito, per i comuni limitrofi è prevista una fee di 10 euro. Le consegne, in totale sicurezza, sono a cura di FUSTO Milano.

#OggiDelivery: a tutto wok – La Cucina Italiana

#OggiDelivery: a tutto wok - La Cucina Italiana

I sapori e la bontà del wok anche a domicilio, grazie al delivery di God Save The Food a Milano

God Save the Food è nato nel 2011 dalla volontà di creare spazi contemporanei e di design, con una cucina a vista sempre aperta, dalla colazione all’aperitivo. Ben quattro locali a Milano, nei quartieri di Tortona, Brera, Porta Venezia e Duomo (all’ultimo piano di Rinascente), un servizio catering per eventi e un foodtruck.

Uno dei piatti immancabili è la wok di carne, di pesce o vegetariana: una proposta sana e completa, realizzata con prodotti di qualità, perfetta per essere ordinata a domicilio. Perché?

#OggiDelivery: a tutto wok

Le wok, che da sempre contraddistinguono l’offerta di God Save The Food, sono ideali per il delivery perché si mantengono benissimo durante il viaggio e possono essere velocemente rigenerate senza che questo ne comprometta la qualità o il gusto. God Save the Food pone inoltre grande attenzione al tema della sostenibilità, utilizzando packaging riciclabili.

Per #OggiDelivery abbiamo provato la wok di pollo e verdure e il pad thai rice. Il pollo è saltato insieme a carote, zucchine, cavolo cinese, germogli di soia, broccoli, fagiolini saltati e GStF soy sauce. Il pad thai è composto da riso saltato con uovo, gamberi, fagiolini, germogli di soia, cipollotto, peperoncino e coriandolo fresco, zenzero, anacardi tostati, succo di lime, sriracha, fish sauce e sweet soy sauce.
In abbinamento si consiglia: Balbino (Terenzi) – Maremma Toscana DOC Vermentino e Lagrein (Bellutti).

Il delivery è effettuato tramite dieversi partner, come Deliveroo o Glovo. Disponibile anche il servizio di pick-up, per ritirare direttamente l’ordine in autonomia.

#OggiDelivery: Cavatelli con gamberi rossi e datterini gialli di Langosteria

#OggiDelivery: Cavatelli con gamberi rossi e datterini gialli di Langosteria

Il delivery di Langosteria a Milano alza l’asticella del lusso (alias, tutto in vetro) e nasce per restare ben oltre il lockdown. Perché stare a casa is the new uscire, anche se vuoi mangiare il pesce

«Ti porto fuori a mangiare il pesce». Per chiunque sia di Milano questa frase fa molto anni Novanta, quando i ristoranti di mare erano un vero lusso in una metropoli lontano dal mare. Ora è tutto definitivamente cambiato, perché il pescato del giorno lo si trova più o meno dappertutto, ma soprattutto perché l’ultima frontiera è farselo recapitare a casa, il pesce. Con un’esperienza degna di un vero ristorante.
Il delivery è esploso al tempo del Coronavirus e anche i migliori ristoranti si sono dovuti attrezzare. In molti lo hanno fatto velocissimi, per fare fronte alle settimane di chiusura forzata. Langosteria invece ha cominciato quando oramai al ristorante ci si poteva tornare di nuovo e mentre molti altri indirizzi di Milano dichiaravano conclusa l’era della cucina a domicilio. Dal 25 maggio ha iniziato il suo servizio “Langosteria a casa”, in grande stile e per durare.

Il menu, tutto in vetro

«Glass is the new luxury», dichiarano nella scatola personalizzata che arriva con una consegna in furgoncino refrigerato by Langosteria e da personale in divisa. Dentro è tutto impacchettato che sembra Natale, con nastrini e vasi in vetro, da aprire, mettere in tavola e riciclare. Persino il carpaccio di pesce arriva nel suo vassoietto di vetro, e le creme per accompagnare i dessert, idem. Carpaccio di branzino con batutto mediterraneo di pomodori, olive taggiasche e capperi, Baccalà con pomodori datterini confit e giardiniera, Acciughe del Mar Cantabrico con burro della Normandiae cracker artigianali, Zucchine trombetta marinate alla menta, Pappa al pomodoro. Qualcosa è pronto per essere consumato, qualcos’altro lo si finisce a casa, come i Cavatelli con sugo di gamberi rossi e datterini gialli. Si tuffa la pasta seguendo le istruzioni, per una manciata di minuti, i ripassano in padella nell’abbondante sugo e si serve. Sono dolci, deliziosi e la pasta è callosa, al dente. Tocco personale, giusto una grattata di pepe e una di scorza di limone, se proprio non si resiste a voler metterci del proprio.

Rivoluzionare lo standard, ora anche del delivery

Langosteria non significa piatti estremi, “da capire”, ma ottima materia prima, accostamenti piacevoli e una cucina che punta a soddisfare, prima che a stupire, in ambienti belli, curati, ma casual e modaioli il giusto. Una case history ha imposto anche agli chef più blasonati una visione diversa di ristorazione; e ora anche di concetto di delivery.
Enrico Buonocore è riuscito a creare quello che oggi è un punto di riferimento per la ristorazione a Milano (e non solo), senza essere un cuoco. La sua idea meravigliosa si fonda sulle proprie origini (papà di Maiori, mamma di Cetara, dove si cresce a pane, burro e alici). «Di estrazione non sono uno chef, sono un imprenditore e faccio questo mestiere dalla parte del cliente». Rivoluzione Langosteria è la storia di un imprenditore rivoluzionario, e il titolo di un libro che racconta di come da un’idea in una dozzina d’anni è nato un modello di ristorazione che ha cambiato le regole del fine dining milanese, per essere esportato poi in Italia, presto nel mondo, e che oggi alza l’asticella in quanto a delivery per l’alta cucina. Non da scegliere perché non si può uscire, ma perché si vuole stare a casa, magari per una cenetta a lume di candela per due con una bella bottiglia di vino. E con la giusta musica di sottofondo: ti mandano anche la playlist da ascoltare su Spotify, e non è niente male.

Ecco come si mangia, e cosa, nella gallery

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