Tag: Ostriche

Ricetta Ostrica e ravanello | La Cucina Italiana

Ricetta Ostrica e ravanello | La Cucina Italiana

Step 1

Per la ricetta dell’ostrica e ravanello, aprite le ostriche conservando la loro acqua, staccate i molluschi e sciacquateli, poi rimetteteli nelle loro conchiglie. Filtrate l’acqua delle ostriche e versatela nelle conchiglie, per mantenere umidi i molluschi.

Step 2

Frullate metà dello yogurt con la buccia di 8 ravanelli e passate la crema ottenuta al setaccio, ottenendo una salsa liquida. Mescolatela con lo yogurt rimasto, aggiungendo un pizzico di sale e gocce di olio extravergine.

Step 3

Tagliate i ravanelli rimasti a striscioline e mettetele a bagno in acqua e ghiaccio. Servite le ostriche con i ravanelli, accompagnando con la salsa e completando con l’erba ostrica.

Step 4

Da sapere: non ci sono solo le ostriche francesi. Anche l’Italia vanta una produzione di ottima qualità, tra il Delta del Po, il Golfo dei Poeti in Liguria e San Teodoro, in Sardegna. Provate, per esempio, le Tarbouriech del Delta del Po, carnose e di sapore dolce e vegetale.

Ricetta: Antonino Cannavacciuolo, Foto: Riccardo Lettieri, Styling: Beatrice Prada

10 ricette di pesce e formaggio. È ora di sfatare il tabù

10 ricette di pesce e formaggio. È ora di sfatare il tabù

Nessuno sa bene il motivo per il quale abbinare il formaggio e pesce sia un tabù così severo, ma tutti sanno che non va assolutamente fatto. Perché? La tradizione e cultura gastronomica italiana ha origini antiche e complesse, molteplici sono i fattori che nell’arco della storia hanno influenzato non solo quello che mangiamo, ma come mangiamo

Siete al ristorante, i turisti stranieri al tavolo di fianco chiedono al cameriere di portargli del parmigiano, che poi a cospargono sopra gli spaghetti alle vongole. Osservate, sbalorditi, e vi piange il cuore. 

Perché non si mette il formaggio sul pesce?

In realtà, non ci sono fonti storiche che citano la nascita di questo abbinamento discutibile, nessuno storico gastronomico è riuscito a scovarne l’origine. Il motivo è principalmente legato al fatto che il tabù nasce come identità gastronomica culturale condivisa, di un paese che, distrutto da una guerra mondiale, cerca di mantenere le proprie tradizioni per salvaguardare la propria storia. L’Italia è l’unico fra i paesi al mondo con una forte tradizione sia casearia che ittica che non abbina tradizionalmente i due prodotti. 

Esistono varie scuole di pensiero per giustificare l’esistenza del tabù, tutte facili da sfatare, come racconta Dan Nosowitz, giornalista gastronomico statunitense. La prima giustificazione condivisa da molte persone è che il formaggio, con il suo sapore forte, andrebbe a coprire il sapore delicato del pesce o dei frutti di mare. Questa teoria può essere applicata se si parla di un abbinamento di gorgonzola piccante e gamberi crudi, ma esistono moltissimi formaggi delicati (come il primo sale e la burrata) e altrettanti prodotti di mare dal sapore deciso, come le sarde e le ostriche. 

La seconda teoria sul perché l’abbinamento del formaggio al pesce sia proibito è legato alla geografia: le regioni in cui viene prodotta la maggiore quantità di formaggio sono zone montane, prive del mare e dei suoi prodotti. L’idea che il formaggio sia solamente prodotto nell’entroterra, e che quindi non si mescoli assieme al pesce, è facile da sfatare: è sufficiente pensare a tutti quei formaggi prodotti poco lontano dalla costa, dal fior di latte al pecorino romano e caciocavallo ragusano. 

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