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Tiramisù perfetto? Il segreto è nel caffè

La Cucina Italiana

Tiramisù perfetto? Il segreto è nel caffè. Che dev’essere fatto (davvero) a regola d’arte, per una buona riuscita.

In attesa del Tiramisù Day del prossimo 21 marzo, ecco una nuova tip con qualche trucco preparare il vostro tiramisù perfetto, nonché il  dolce italiano più amato al mondo (e più interpretato), partendo dalla tazzina.

Tiramisù e caffè: 6 trucchi da sapere

1.Scegliete un buon caffè

Per un tiramisù perfetto, il segreto è proprio la miscela. Usatene una molto aromatica meglio se macinata di fresco, e preparate il vostro caffè. 

Come riconoscere un buon caffè? Solitamente, se il retrogusto è tostato e rimanda a sentori di cioccolato, la miscela è pregiata. Anche i sentori fruttati, percepibili all’olfatto e al gusto, sono indice della preziosità del caffè. Ovviamente il tema del gusto è soggettivo, ma in linea di massima il caffè Arabica sarà più delicato, il caffè Robusta più sostenuto, corposo.

L’ideale? Creare il vostro blend: sia quando lo acquistate in grani, sia quando lo preparate a casa, già macinato. Avrete una miscela personalizzata che darà una nota in più al vostro tiramisù, pur nella classicità della ricetta.

2. Usate la moka 

L’ideale è usare la moka e caricarla come se si preparasse un normale caffè da pasto. Evitate se potete il caffè solubile e se lo usate, moderatene l’intensità in modo che non sia troppo annacquato. 

Non usate caffè espresso: la troppa concentrazione del caffè renderà spiacevole e troppo intenso l’effetto, rischiando di far prevalere il sapore del caffè sul resto. 

3. Non zuccheratelo né annacquatelo: aromatizzatelo

Non zuccherate mai il caffè del tiramisù: i savoiardi, esternamente zuccherati. renderebbero l’insieme stucchevole.

Per abbassare la temperatura del caffè non usate acqua fredda né cubetti di ghiaccio: si annacquerebbe. Al limite aromatizzatelo con un cucchiaio di liquore o rum, per dare una piacevole nota alcolica. 

Oppure aromatizzate il caffè. Come? Quando è ancora caldo, aggiungete, a piacere dei semi o mezza bacca di vaniglia, un pezzetto di stecca di cannella, dell’anice o del cardamomo: otterrete un piacevole effetto che andrà ad impreziosire il vostro caffè. Ovviamente filtratelo prima di bagnarvi i biscotti e assaggiatelo per capire se gradite l’intensità dell’aromatizzazione.

Fegato alla veneziana: 5 regole per farlo perfetto

La Cucina Italiana

Il fegato alla veneziana è una ricetta tipica della tradizione culinaria veneta. La caratteristica principale di questo piatto è il contrasto tra il gusto dolce delle cipolle e il gusto intenso del fegato. Il segreto sta nella cottura lenta delle cipolle, che devono quasi diventare una crema, e nell’aggiunta di limone, vino o aceto, ovvero di un ingrediente acido a smorzare il sapore del fegato. L’accompagnamento ideale a questo secondo piatto molto gustoso è un purè di patate.

Fegato alla veneziana: origini della ricetta 

Si dice che il fegato alla veneziana abbia una storia molto antica e che arrivi addirittura dall’epoca romana. Il nome fegato, infatti, deriva da ficatum perché i romani usavano cuocerlo con i fichi che erano dolci per coprirne il sapore e il forte odore. I fichi poi nel tempo sono stati sostituiti dalla cipolla e ancora oggi questa ricetta è tra le più famose nel nostro paese e nel mondo.

La ricetta del fegato alla veneziana

Lavate 500 g di fegato di vitello sotto acqua corrente e poi asciugatelo accuratamente con carta da cucina. Affettate sottilmente due cipolle bianche e stufatele a fuoco leggero con olio e una noce di burro in padella. Aggiungete anche un trito di salvia e poi, quando le cipolle saranno diventate molto morbide, sfumate con vino bianco o succo di limone o aceto bianco e poi aggiungete il fegato tagliato a fette o a listarelle. Salate a fine cottura e servite il piatto caldo con patate al forno o purè. In alcune ricette le patate vengono cotte insieme alle cipolle per creare un condimento al fegato ancora più ricco e gustoso.

Come avete visto, preparare in casa questo piatto è davvero molto semplice, ma ricordate di seguire queste regole facili, tuttavia indispensabili.-

Le 5 regole base  per fare un fegato alla veneziana perfetto

Fegato alla veneziana

Fegato alla veneziana: 5 regole per farlo perfetto

Formaggi e frutta: 20 riecette per un connubio perfetto

Formaggi e frutta: 20 riecette per un connubio perfetto

Abbinare i formaggi e la frutta è un modo favoloso per creare piatti sfiziosi dall’antipasto al dolce: basta seguire alcune regole semplici su come accostare sapori e consistenze contrastanti! Il formaggio – soprattutto se si parla di formaggi stagionati, erborinati, dal gusto forte e deciso – si sposa alla perfezione con gusti dolci e delicati come una pera o pesca. 

Che frutta si abbina ai formaggi?

È importante scegliere bene la tipologia di frutta da abbinare a ogni formaggio, non tutti gli affiancamenti funzionano bene. I formaggio morbidi e freschi, che siano di capra, pecora o latte vaccino si sposano favolosamente a frutta secca e a quella in stagione nel periodo autunnale, dai fichi alle mele e all’uva. La burrata, tanto amata in estate per la sua freschezza e cremosità, viene valorizzata ancora di più se abbinata con le pesche, magari grigliate. 

Il gorgonzola, con il suo sapore forte e deciso, in versione dolce o piccante, è il formaggio ideale per creare un abbinamento con la frutta, che a sua volta attenua leggermente l’intensità del formaggio e lo rende più elegante, donando anche una nota di freschezza. Un classico intramontabile della cucina italiana è l’abbinamento delle pere al gorgonzola, ma vi consigliamo di provarlo anche con delle albicocche secche. 

Le pere sono la frutta che per eccellenza si abbina alla perfezione con il formaggio. Esistono centinaia di varietà di pere, ma le caratteristiche principali legate al sapore si assomigliano: un sapore aromatico, dolce e fresco. Quando abbinate con formaggi stagionati e molto saporiti, come il pecorino toscano e il Parmigiano Reggiano, ne attenuano la sapidità e la consistenza granulosa, regalando al palato un contrasto di sapori, consistenze e aromi. 

Piccoli consigli

Nel confezionare una ricetta che abbina il formaggio alla frutta, è importante ricordare di moderare la quantità di formaggio che si aggiunge al piatto, in base all’intensità dello stesso. In un piatto di bruschette di pere e squacquerone, si può abbondare di formaggio, visto che si tratta di un prodotto fresco e dal sapore delicato. Quando invece si preparano dei paninetti con uvette e gorgonzola, è meglio essere parsimoniosi con la quantità di formaggio che si aggiunge, onde evitare di sovrastare tutti gli altri gusti

Le nostre migliori ricette di frutta e formaggio

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