Tag: Ricetta Crepes

Ravioli del plin – Ricetta di Misya

Ravioli del plin

Innanzitutto mettete nella pentola la carne a pezzi, con un po’ di olio, e lasciatela rosolare da tutti i lati.

Intanto mondate carota, cipolla e sedano e tagliateli a pezzi in maniera grossolana.


Unite gli odori alla carne, coprite con brodo, condite con sale e pepe, chiudete con coperchio e lasciate cuocere per circa 1 ora.

Nel frattempo preparate la pasta all’uovo: unite farina e uova in una ciotola e lavorate velocemente fino ad ottenere un panetto omogeneo, avvolgetelo con pellicola per alimenti e lasciate riposare a temperatura ambiente per 1 ora.

Una volta cotte, sollevate carne e verdure con una schiumarola, separatele, quindi disossate la prima e frullate le seconde, poi tenetele da parte.

Mettete la scarola ben lavata in una pentola con un filo d’olio, senza aggiungere acqua, e lasciatela appassire con coperchio per un paio di minuti, poi unite anche gli spinaci e stufate ancora per 5 minuti.

Mettete in un mixer la carne e frullatela, poi unite uovo, parmigiano e verdure stufate, aggiustate di sale e pepe e frullate ancora.

Riprendete la pasta, dividetela in pezzi e stendetela prima con le mani sul piano di lavoro leggermente infarinato e poi con la macchinetta tirasfoglia, partendo dallo spessore più grande e ripassandola poi più volte con spessore decrescente fino ad arrivare a quello più sottile.

Distribuite la farcitura di carne sulla sfoglia a intervalli regolari, quindi pizzicare con le dita di lato al ripieno e poi ritagliate i ravioli con la rotella zigrinata.

A questo punto i vostri ravioli del plin sono pronti, ora non vi resta che lessarli e condirli.

Fate scaldare dell’olio in una padella antiaderente con della salvia spezzettata, poi unite le verdure del brodo frullate che avevate messo da parte e lasciate insaporire e scaldare per qualche minuto.

Lessate i ravioli per circa 5 minuti in abbondante acqua bollente leggermente salata, scolateli e aggiungeteli al condimento.

I ravioli del plin sono pronti, non vi resta che aggiustare di sale e pepe e gustarveli.

Gaufre de Liège, il gusto del Gelato Day 2024

La Cucina Italiana

Sarà la “Gaufre de Liège” il gusto protagonista del Gelato Day 2024. Appuntamento come sempre il 24 marzo per una grande festa che in tutta Europa coinvolgerà professionisti e appassionati. Un popolo in costante aumento, e a confermarlo anzitutto il dato italiano: il giro d’affari del 2023 di coni e coppette – secondo i dati forniti dagli Longarone Fiere Dolomiti e Artglace, organizzatori della Giornata Europea del Gelato Artigianale – nonostante la crisi è incrementato dell’11%. Si punta ad aumentare, anche diffondendo la cultura del gelato: il Gelato Day serve anche a questo, e anche per questo sarà gemellato con Gelato a Primavera, l’iniziativa che ad aprile, invece, coinvolgerà i bambini delle scuole d’infanzia e primarie con assaggi gratuiti in gelaterie di tutta Italia.

Cos’è la gaufre e come sarà il gelato alla gaufre

Non vediamo l’ora di assaggiare la gaufre in versione gelato, assolutamente inedita. Questa confortante cialda, croccante fuori e morbida dentro, è antichissima: è nata nell’antica Grecia ma è stata perfezionata nel medioevo proprio Belgio. Secondo la leggenda è stata servita per la prima volta con lo zucchero al posto del miele in occasione del matrimonio della figlia del Principe della città di Liegi. Per il Gelato Day sarà trasformata in gelato diventando una crema base neutra aromatizzata alla vaniglia e cannella e variegata al burro salato con accompagnamento di una cialda di gaufre per guarnire.

Il concorso per il miglior gelato al Sigep

Anche se al Gelato Day mancano ancora circa due mesi, tra poco sapremo già quale sarà la crema migliore, dato che si stanno facendo le prove generali al SIGEP-The Dolce World Expo, il Salone Internazionale di Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianali e Caffè di Italian Exhibition Group in corso a Rimini fino al 24 gennaio. Tra gli eventi nell’evento, il 22 gennaio, ci sarà infatti il concorso “Gelato d’Autore” promosso da Artglace, G.A. (Comitato Nazionale per la difesa e la diffusione del gelato artigianale e di produzione propria) e A.I.G. (Associazione Italiana Gelatieri) che proclamerà la migliore interpretazione della gaufre de Liège degli artigiani che parteciperanno.

Perché la gaufre è anche (un po’) italiana

A scegliere la gaufre è stato il Belgio perché, come sempre succede per il Gelato Day, ogni anno la decisione spetta a uno dei Paesi che partecipano e che inevitabilmente propone una sua specialità. Noi però la gaufre la sentiamo anche nostra e particolarmente simbolica: fa parte della cultura culinaria di tante famiglie italiane emigrate in Belgio, in particolare tra gli anni ’40 e 50 per lavorare nelle miniere. Tra loro c’era anche mio nonno Gino, che in quelle miniere ci ha lasciato la vita come troppi prima e dopo di lui.

Gli emigrati italiani in Belgio

Era sposato a sua volta con la figlia di emigrati, un piemontese e una veneta, con altri figli e figlie a loro volta, e una lunga discendenza che continua a vivere proprio tra Liegi e dintorni. Una grande famiglia di origini italiane, come quelle di tanti che hanno portato le proprie tradizioni e che ha fatto proprie quelle del Paese. Le gaufre sono una delle più piacevoli. Un rito che ogni giorno si vive tra le strade di Liegi con quel profumo di zucchero che arriva dai chioschi in ogni della città, e nelle case, dove si preparano per le colazioni della domenica, e per le merende dei bambini. La mia bisnonna, Regina, me le preparava sempre durante le mie estati a casa con lei a Liegi: trascorrevamo i pomeriggi mangiando gaufre e giocando a Scala 40. Ho conservato la sua ricetta, che riporto qui. Sarebbe contenta di sapere che le sue merende sono state anche l’occasione per raccontare una storia di vita, di tanti.

La ricetta delle gaufre della mia bisnonna

Ingredienti:

  • 250 g di farina 00
  • 60 g di zucchero
  • 250 ml di latte
  • 80 g di burro fuso
  • 2 uova
  • Una bustina di vanillina
  • Un pizzico di sale
  • Un cucchiaino colmo di lievito per dolci
  • Cannella e zucchero per guarnire (o altro a piacere)

Procedimento:

  1. Sbattete le uova in una ciotola.
  2. Aggiungete lo zucchero e mescolate.
  3. Proseguite con il burro, il latte, un pizzico di sale continuando a mescolare con un frullino.
  4. A seguire la farina setacciata, la vanillina e il lievito.
  5. Coprite la ciotola con della carta trasparente e fate riposare in frigo circa mezz’ora
  6. Riscaldate la piastra per gaufre, versate un mestolo scarso di impasto nell’apposito stampo o comunque la quantità che serve per riempirlo lasciando circa due millimetri sui bordi in modo che non fuoriesca.
  7. Fate cuocere finché l’impasto diventa ben dorato e croccante: il tempo dipende dalla piastra, dai 2 ai 4 minuti in genere
  8. Servite le gaufre calde con zucchero e cannella.

Altri articoli di La Cucina Italiana che vi potrebbero interesssare:

Tagliatelle di calamari – Ricetta di Misya

Tagliatelle di calamari

Innanzitutto, se non li avete comprati già puliti, provvedete alla pulizia dei calamari (qui la guida per farlo al meglio).
Mondate e tritate la cipolla e fatela appassire con olio in una casseruola, quindi unite i piselli e l’acqua e lasciate cuocere per 10 minuti

Trasferite in un mixer, condite con sale e pepe e frullate fino ad ottenere una crema liscia.

Prendete le teste dei calamari e tagliatele a listarelle larghe circa 1 cm per creare le tagliatelle.

Preparate un’emulsione con aglio, olio, sale, pepe, succo di limone ed erba cipollina, conditeli e lasciateli riposare per almeno 5-10 minuti.

Trasferite le tagliatelle e la marinatura in un padella e cuocete per circa 5 minuti a fiamma media, mescolando ogni tanto, quindi lasciate almeno intiepidire.

Le tagliatelle di calamari sono pronte, non vi resta che impiattarle sulla loro vellutata e servirle.

Proudly powered by WordPress