Tag: ricettario

Ricetta Tagliatelle invisibili, pomodorini e polpa di granchio

Ricetta Tagliatelle invisibili, pomodorini e polpa di granchio
  • 800 g pomodorini ciliegia rossi
  • 700 g brodo vegetale
  • 200 g pomodorini ciliegia gialli
  • 200 g pomodorini ciliegia verdi
  • 200 g polpa di granchio
  • 16 g gelatina alimentare in fogli
  • 5 g agar agar
  • peperoncino
  • basilico
  • sale
  • pepe
  • olio extravergine di oliva

PER IL CONDIMENTO
Frullate 600 g di pomodorini rossi, setacciate e scaldate la salsa ottenuta in una padella con un filo di olio, sale, basilico e 1 peperoncino, per 15 minuti. Lasciate poi raffreddare.
Tagliate a metà gli altri pomodorini rossi, i gialli e i verdi; conditeli con un filo di olio e infornateli a 160 °C per 10‑12 minuti. Fate raffreddare.

PER LE TAGLIATELLE
Mettete a bagno la gelatina in acqua fredda.
Scaldate il brodo con l’agar agar fino a bollore, poi cuocetelo, mescolando con una frusta, per 3 minuti.
Aggiungete la gelatina strizzata e fatela sciogliere.
Versate il composto in 2 o 3 pirofile, in modo da formare uno strato di 3-4 mm di spessore; lasciate rapprendere la gelatina fuori del frigo per 30 minuti, quindi mettete in frigo per 1 ora.
Togliete i fogli di gelatina dalle pirofile, tagliateli a strisce ottenendo le tagliatelle.
Condite la polpa di granchio con olio, peperoncino, sale e pepe.
Servite le tagliatelle con la salsa, i pomodorini al forno e la polpa di granchio.

Ricetta: Alessandro Procopio, Testi: Laura Forti; Foto: Riccardo Lettieri, Styling: Beatrice Prada

Ricerche frequenti:

Ricetta Tris di cipolline e formaggi

Ricetta Tris di cipolline e formaggi
  • 300 g scamorza affumicata
  • 30 g cipolline borettane
  • salvia (2 rametti)
  • timo (2 rametti)
  • rosmarino (2 rametti)
  • olio extravergine di oliva
  • Parmigiano Reggiano Dop
  • sale
  • pepe

Per la ricetta tris di cipolline e formaggi, pulite le cipolline dalle guaine più esterne, quindi scavatele aiutandovi con uno scavino, facendo attenzione a lasciare abbastanza spessore perché non si rompano.
Sbollentatele in acqua bollente salata per 3 minuti, quindi raffreddatele in acqua ghiacciata.
Scolatele, asciugatele e rosolatele delicatamente in una padella con olio, sale e pepe, per 2-3 minuti.
Appoggiatele quindi su una placca foderata con carta da forno.
Grattugiate la scamorza e distribuitela all’interno delle cipolline.
Spolverizzatele con parmigiano grattugiato e mettetele in forno sotto il grill per 10-15 minuti.
Sfornatele e completatele con le erbe aromatiche tritate, che aggiungerete solo all’ultimo, per conservarne la fragranza.

Ricetta: Marco Moretto, Testi: Laura Forti; Foto: Riccardo Lettieri, Styling: Beatrice Prada

 

La Costa Ionica del Salento: mangiare, bere, dormire

La Costa Ionica del Salento: mangiare, bere, dormire

Tutti gli indirizzi per scoprire la costa ionica del Salento fra ristoranti di cucina tipica, crudi di mare, panini in macelleria, lidi, spiagge, castelli, nuovi bed & breakfast e un agricampeggio

Lu sule, lu mare, lu jento, sabbia, spiagge, divertimento. La Costa Ionica del Salento è la destinazione della Puglia che ogni anno attrae turisti in cerca di relax, di vita notturna e di buona cucina. Rispetto alla costa adriatica in più non ha solo i tramonti sul mare ma anche città come Gallipoli, grandi lidi attrezzati e posti come le Pescoluse, ribattezzate le Maldive del Salento. Tutto comincia quando si arriva a Santa Maria di Leuca, de finibus terrae, la punta più a sud della penisola e luogo in cui i due mari si incontrano. Poi basta svoltare a destra e seguire la strada provinciale Litoranea Salentina che collega la punta più estrema a Taranto, 140 chilometri più avanti.

Pianificare la costa, oltre Gallipoli

Rispetto alla costa adriatica, quella salentina è diversa, per conformazione fisica e quindi per approccio. La spiaggia sabbiosa è più estesa e questo ha naturalmente alimentato e indirizzato le infrastrutture turistiche e l’ospitalità alberghiera. «Sono nate tante strutture, ora bisogna alzare il livello, lavorare sulla progettualità e professionalità, fare strategia». A dirmelo è Giovanni Pizzolante, direttore dell’hotel Le Dune, ideatore e anima di FoodExp, congresso dedicato proprio allo sviluppo turistico pugliese. «Gallipoli è stata per anni il cuore della destinazione, poi quando l’Ibiza d’Italia era diventata ingestibile, si sono chiuse alcune discoteche e attività, ma senza un piano B. Facevo più di 20 fiere all’anno e mi sentivo dire: dove’è finita Gallipoli?». Il riferimento è allo scandalo del 2017 dei posti letto sui balconi affittati a 10€ che ha fatto il giro d’Italia e innescando un giro di vite sull’abusivismo dell’ospitalità, ma anche sulle attrazioni del turismo più giovane. Oggi si può e si deve andare oltre perché flussi nazionali e internazionali significano lustro e indotto per l’intera regione e a tutti i livelli. Servono nuovi itinerari, oltre il mare, perché c’è molto da visitare. «Gli hotel non sono una destinazione, sono un punto di partenza», dice il direttore di un hotel, «per fare una gita in barca, andare a cavallo, scoprire cosa c’è dietro il pescato o una mozzarella. C’è tanto da fare per creare conoscenza e valore». Che poi, sono i veri ricordi di una vacanza.

Andare oltre il mare, nell’interno

Ci sono le spiagge, il mare, i lidi più belli fra cui scegliere andando a caccia dell’acqua più cristallina. Ma il Salento non è solo questo e non è solo mare, infatti basta spostarsi di pochi chilometri nell’entroterra per affacciarsi a realtà meno conosciute ed entrare in contatto con la Puglia più agricola, con le vere tradizioni e con chi sta percorrendo strade nuove nello sviluppo della regione puntando su un nuovo modo di fare turismo e promuovere il territorio. Infatti se il Tacco d’Italia è conosciuto principalmente per le spiagge affollate d’agosto, esiste di più. Le Dune Suite Hotel regala agli ospiti una guida da 10 pagine di luoghi da visitate ed è nata la Rete Salento 4 Seasons (cioè Stagionale, Etico, Agricolo, Sportivo, Olistico, Naturale, Salutare), ed il brand da essa creato, Puglia Eco Travel, che invita i viaggiatori a esplorare la parte meno conosciuta del territorio, quella delle aree naturali e dei borghi, e ricorda che il Salento è per tutte le stagioni. Le attività all’aria aperta di Puglia Eco Travel includono percorsi in bici, trekking, passeggiate a cavallo, yoga, sport acquatici, ospitalità ed esperienze in aziende agricole che offrono solo prodotti di stagione, naturali e a chilometro zero. I tour includono percorsi e suggerimenti e lasciano molta libertà; inoltre permettono di scoprire chicche tipo quelle suggerite nella gallery come un agricampeggio.

Per raccogliere questi indirizzi abbiamo fatto affidamento su locals, amici, colleghi, conoscenti ed esperienza diretta. C’è un po’ di tutto, dalla macelleria con cucina al ristorante che serve sontuosi crudi di mare, castelli finemente ristrutturati e tavole gourmet. Tutti lungo la costa ionica del Salento, o poco dentro la costa.

Sfogliate la gallery per tutti gli indirizzi

Sfoglia la gallery

Proudly powered by WordPress