Tag: ricette antipasti veloci

Cacciucco di ceci, la versione veg della zuppa toscana

Cacciucco di ceci, la versione veg della zuppa toscana

Se diciamo cacciucco di ceci, a qualcuno potrebbe sembrare un’eresia. Ma non è così. Le origini del caciucco si perdono tra miti e leggende: la tipica zuppa di pesce livornese, era inizialmente parte della cucina povera, ma il termine “cacciucco” ha assunto nel tempo un significato di “mescolanza” e per questo motivo ne esistono diverse varianti: di carne, di cacciagione, di pesce e anche di legumi. Gli ingredienti del tradizionale cacciucco alla livornese prevedevano originariamente pesci di scarto, ma con il tempo la ricetta si è evoluta e oggi è possibile trovare al suo interno anche crostacei e varietà di pesce più pregiate.

Poi, c’è il cacciucco di ceci, la zuppa toscana a base di ceci e bietole che oggi vi proponiamo. Si tratta di una versione a base di ceci dove questi legumi super proteici sono cotti in un brodo di pomodoro e vino rosso, sedano, carota, cipolla, aglio e salvia – come nella ricetta tradizionale. Abbiamo aggiunto anche le bietole, ma potete anche usare spinaci o cavolo nero, se preferite il loro sapore.

Certi che i vostri amici e familiari faranno il bis all’assaggio, vi lasciamo mettere all’opera con questo cacciucco di ceci.

La ricetta del cacciucco di ceci

Difficoltà: facile
Tempo: 45 minuti

Limoni e salute: gli agrumi che ora fanno bene due volte

La Cucina Italiana

Limoni e salute, un legame inscindibile: tra i frutti più belli e profumati della primavera, questi agrumi con il colore del sole sono anche grandi alleati di una vita sana. Ricchi di vitamina C che contrasta l’invecchiamento cellulare e rinforza il sistema immunitario, di fibra che contribuisce alla salute dell’intestino, di sali minerali come il potassio, i limoni sono immancabili in cucina anche perché estremamente versatili: si possono usare per condire secondi e contorni, per rendere speciali tanti primi piatti (pensate agli spaghetti al limone, ad esempio), e impreziosiscono una lunga lista di dolci.

Limoni e salute e i Limoni per la ricerca di Fondazione Umberto Veronesi ETS

Ora, a marzo, è il momento delle primizie, e portandole in tavola possiamo anche sostenere la ricerca contro il cancro: dal 3 al 16 marzo 2024 torna infatti “i Limoni per la ricerca”, il progetto realizzato grazie alla collaborazione tra Fondazione Umberto Veronesi ETS e la società benefit Citrus l’Orto Italiano. Un progetto molto importante, che da otto anni finanzia il lavoro di medici e ricercatori che hanno deciso di dedicare la propria vita alla ricerca scientifica d’eccellenza per combattere i tumori, tra le prime cause di morte nel mondo.

Come partecipare

Per partecipare all’iniziativa basta acquistare le speciali retine da 500 grammi contrassegnate da un’etichetta ben ricoscoscibile che si trovano praticamente ovunque. Sono infatti distribuite in tutta Italia nei supermercati, ipermercati e discount che aderiscono all’iniziativa. Contengono limoni siciliani varietà primofiore, chiamati così perché sono ottenuti dalla prima fioritura delle piante. Le retine costano due euro, e di questi Citrus devolverà 40 centesimi a Fondazione Umberto Veronesi ETS. Un’iniziativa possibile anche grazie a Federdistribuzione, che fino ad oggi ha permesso di finanziare il lavoro annuale di 45 professionisti.

Perché è importante sostenere la ricerca scientifica

«Sostenere la ricerca scientifica è un impegno costante e collettivo che ha come obiettivo quello di dare un contributo concreto per migliorare la vita delle migliaia di persone malate», ha commentato Monica Ramaioli, Direttore Generale di Fondazione Umberto Veronesi ETS. «Proprio per questo Fondazione da più di vent’anni continua a mantenere la missione del suo fondatore finanziando i migliori ricercatori e progetti di altissimo profilo scientifico, caratterizzati dalla capacità di trasferire velocemente i risultati dal laboratorio alla pratica clinica sui pazienti».

Anche quest’anno testimonial dell’iniziativa “i Limoni per la ricerca” è Marco Bianchi, food mentor e divulgatore scientifico per Fondazione Umberto Veronesi ETS. «Ho deciso di rinnovare con grande entusiasmo la mia vicinanza a questo importante progetto, che permetterà ancora una volta di finanziare numerosi ricercatori e ricercatrici quotidianamente impegnati per migliorare la salute di tutti noi. I limoni per la ricerca – ha detto Marco Bianchi – hanno in sé un grande valore intrinseco, in quanto sono utili per ricordare quanto la ricerca sia fondamentale per il costante progresso scientifico».

Per conoscere l’elenco completo e aggiornato delle insegne che aderiscono all’iniziativa, basta visitare i siti web di Citrus l’Orto Italiano (www.citrusitalia.it) e di Fondazione Veronesi
(www.fondazioneveronesi.it).

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Ricetta Tartara con salsa di yogurt allo zafferano

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La tartara (o tartare in francese) è un piatto freddo a base di carne cruda di manzo, facile e veloce da preparare. La carne, che deve essere di ottima qualità, si taglia al coltello fino a ottenere un battuto fine. Il condimento classico della tartare è con tuorlo d’uovo, capperi, olio, sale e pepe.

Se però amate sperimentare, in questa ricetta, preparata con filetto di fassona, vi proponiamo un’alternativa con salsa di yogurt allo zafferano e nocciole tostate profumate al timo limone. Bastano 30 minuti per portare in tavola questo antipasto fresco e delicato.

Provate la ricetta e scoprite anche queste altre idee per condire la carne cruda: Tartara ricetta classica, Tartare fai da te, Tartare all’abruzzese, Tartare di manzo con senape e pesca.

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