Tag: ricette base

Chiacchiere di Carnevale: la ricetta perfetta

La Cucina Italiana

Siete alla ricerca della ricetta perfetta delle chiacchiere di Carnevale? Siete nel posto giusto. Perché ne abbiamo provate tante, ma questa non la abbandoniamo più.

Questo dolce è diffuso in tutta Italia e viene preparato in tante varianti, molte di più di quanti sono i nomi con le quali le chiacchiere vengono chiamate. Bugie, galani, frappe, cenci, fazzoletti, crostoli: ogni regione ha un modo tutto speciale di chiamarle ma la base della preparazione rimane più o meno sempre la stessa. Sono piccole variabili a fare la differenza: la quantità dell’uno o dell’altro ingrediente o, ancora, il liquore scelto da mettere nell’impasto. Le nostre hanno un profumo speciale, che non vi deluderà. Le prepariamo insieme?

La ricetta perfetta delle chiacchiere di Carnevale

Il segreto per ottenere delle chiacchiere perfette, croccanti e con tante bollicine sulla superficie sta nella stesura dell’impasto che deve essere sottile come un velo e nella cottura in olio bollente alla giusta temperatura. Sbizzarritevi infine con la forma e la finitura per creare delle chiacchiere non solo buonissime da mangiare, ma anche belle da vedere.

Ingredienti per 8 persone

  • 300 g di farina 00
  • 70 g di grappa bianca (o vino bianco secco)
  • 50 g di zucchero semolato
  • 25 g di burro fuso
  • 1 uovo + 1 tuorlo
  • 1 pizzico di sale
  • 1 L di olio di semi di arachidi
  • zucchero a velo q.b.

Procedimento

  1. Setacciate la farina sulla spianatoia e unite il pizzico di sale. Fate un buco al centro e aggiungete lo zucchero semolato, l’uovo e il tuorlo e il burro fuso. Iniziate a mescolare con una forchetta quindi aggiungete anche la grappa. Impastate con le mani per una decina di minuti fino a ottenere un panetto liscio, omogeneo e compatto. Avvolgete il panetto con la pellicola trasparente e lasciate riposare in frigo per 2 ore.
  2. Trascorso questo tempo riprendete l’impasto e staccatene un pezzo tenendo il rimanente nella pellicola per non farlo seccare. Infarinatelo, stendetelo con le dita, poi tiratelo nella macchina per la pasta. Iniziate regolando la macchina sullo spessore maggiore, ripiegate poi la pasta per un paio di volte e procedete allo spessore immediatamente inferiore, e così via, fino a ottenere sfoglie spesse 1 mm.
  3. Sistemate le sfoglie ottenute su un piano infarinato, rifilate i bordi con un tagliapasta dentellato, poi tagliatele in tanti rettangoli. Fate un taglietto di 3 cm nel senso della larghezza al centro di ogni rettangolo senza mai arrivare al bordo. Proseguite così fino all’esaurimento dell’impasto.
  4. Versate l’olio per friggere in una casseruola dai bordi alti (preferibilmente in ferro o alluminio). Portatelo a una temperatura di 160° e friggetevi le chiacchiere poche alla volta girandole a metà cottura fino a che non saranno dorate su entrambi i lati. Una volta pronte recuperatele con la schiumarola e fatele scolare su un foglio di carta assorbente per fritti. Quando non saranno più bollenti spolverizzatele con abbondante zucchero a velo e servite.

Se avete ancora voglia di chiacchiere vi consigliamo la ricetta delle chiacchiere ripiene e quella delle chiacchiere salate.

I consigli per renderle speciali

Le avete mangiate sempre e solo cosparse di zucchero e velo? Provate anche le varianti che vi suggeriamo.

Ricerche frequenti:

Ricetta Spaghetti olio, aglio e peperoncino: la ricetta più amata

Ricetta Spaghetti olio, aglio e peperoncino: la ricetta più amata

Gli Spaghetti aglio, olio e peperoncino sono la risposta mediterranea ai più nordici spaghetti burro e Parmigiano: un condimento semplicissimo e veloce, ma al contempo ricco di sapore, pronto in pochi minuti, quelli necessari per la cottura della pasta. Gli ingredienti sono sempre gli stessi, tuttavia sono possibili diverse variazioni, pur rimanendo nella stessa combinazione di sapori. 

L’aglio, per esempio, può insaporire l’olio e di conseguenza la pasta in modi diversi: c’è chi lo unisce tritato molto finemente e leggermente soffritto nell’olio. In questo modo, darà un gusto molto deciso, e si distribuirà uniformemente nel piatto. Altri tagliano l’aglio a fettine molto sottili e le fanno imbiondire nell’olio, per poi lasciarle nel condimento della pasta. In questo modo la distribuzione sarà meno omogenea e, in alcuni bocconi, si gusterà il sapore dell’aglio fritto. Altri ancora, schiacciano l’aglio e lo fanno soffriggere nell’olio, togliendolo poi prima di versare il condimento sulla pasta ed evitando così di mangiare il bulbo. 

Stesso discorso per il peperoncino: la ricetta vuole peperoncino fresco, sminuzzato e soffritto nell’olio insieme all’aglio, quindi aggiunto nella pasta. Si può, anche, soffriggere il peperoncino tagliato a metà, o intero, per gradazioni di piccante sempre meno intense. 

Come cucinare le uova in 50 modi diversi

La Cucina Italiana

Come cucinare le uova? C’è solo l’imbarazzo della scelta! Sì, perché quello della cottura delle uova è un mondo sconfinato. Non si contano infatti le tecniche che esistono per preparare uno degli alimenti più usati nelle cucine di tutto il mondo. Le uova sono un ottimo alimento, sia dal punto di vista organolettico sia di quello nutrizionale: sono buone e danno energia. Gli usi delle uova in cucina sono tantissimi: possono essere le protagoniste di un piatto dal crudo al cotto.

Qui sotto troverete svariati metodi di cottura per cucinare le uova per un risultato garantito. Non solo: nella gallery tante ricette sfiziose e nutrienti con le uova. Buon appetito!

Come cucinare le uova in acqua bollente

Uova sode

Le uova sode si presentano ben cotte, totalmente solide sia nell’albume che nel tuorlo. Immergete le uova in un pentolino e copritele completamente con acqua fredda. Aggiungete un pizzico di sale, che contribuirà a rassodare gli albumi velocemente e a sigillare le crepe che potrebbero formarsi sui gusci durante la cottura delle uova, e un goccio di aceto, che aiuterà a coagulare l’albume che dovesse fuoriuscire. Accendete l’acqua e spegnetela 8/10 minuti dopo l’inizio dell’ebollizione. Una volta pronte, le uova sode vanno sgusciate: per farlo, dovrete raffreddarle sotto un getto di acqua fredda e batterle delicatamente su un piano per rompere il guscio. Tenetele nuovamente in acqua fredda per qualche minuto e poi sgusciatele del tutto. Se fate fatica a sgusciare le uova, sappiate che ciò accade perché sono molto fresche. L’alone grigio-verdastro che alle volte si forma tra albume e guscio, non è sintomo di poca freschezza, ma semplicemente una reazione chimica tra zolfo e ferro, data da una cottura un po’ troppo prolungata.

article image

Uova alla coque

Nella cottura alla coque, i tuorli rimangono cremosi e tendenti al liquido; gli albumi invece si inturgidiscono risultando ben cotti. Per eseguire delle perfette uova alla coque è sufficiente immergerle in acqua leggermente salata durante l’ebollizione e farle cuocere per 3 minuti. Per questa cottura è necessario fare attenzione a un paio di dettagli: immergete le uova in acqua con delicatezza e fate bollire il tutto lentamente a fuoco abbastanza lento, in modo da evitare che il guscio possa rompersi. A questo punto toglietele dall’acqua con un mestolo forato, passatele sotto l’acqua fredda e servitele in un portauovo.

Uovo bazzotto

Le uova bazzotte (o barzotte) si presentano con un albume solido e ben cotto e tuorlo morbido, ma non quanto quello della cottura alla coque: la via di mezzo verso le uova sode. Il tempo di preparazione dell’uovo bazzotto è leggermente più lungo: sei minuti anziché tre. Non però dal momento in cui l’acqua ricomincia a bollire, ma da quando l’uovo è stato immerso nell’acqua bollente. Trascorsi i sei minuti, scolatelo, passatelo sotto l’acqua fredda, fatelo rotolare delicatamente per crepare il guscio e sgusciatelo.

article image
Giornata mondiale dell’uovo: tanti modi per preparare le uova

Uovo in camicia

Le uova in camicia sono uova bollite senza il guscio; l’albume si presenta solido, mentre il tuorlo resta di consistenza cremosa. Si contraddistinguono per la loro grande digeribilità. Per cuocere a regola d’arte un uovo in camicia è sufficiente utilizzare un recipiente abbastanza largo, riempito con acqua salata e un po’ di aceto: l’aceto facilita la coagulazione dell’albume. L’uovo viene immerso nell’acqua alla soglia del bollore dopo essere stato aperto in un tegamino o in un piattino. Il trucco sta nel girare prima l’acqua con l’aiuto di un cucchiaio formando un vortice, all’interno del quale far poi scivolare delicatamente l’uovo. Dopo 3 minuti di cottura, e dopo aver eliminato i filamenti di albume in eccesso, l’uovo in camicia è pronto per essere scolato con un mestolo forato e poi servito.

Proudly powered by WordPress