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Torta di cornetti – Ricetta di Misya

Torta di cornetti

Innanzitutto sciogliete il lievito nel latte appena intiepidito, quindi versatelo sulla farina insieme con zucchero e vaniglia e iniziate a lavorare.

Unite il sale e metà del burro a pezzetti; una volta completamente incorporati unite anche il restante burro, sempre a pezzetti.
Coprite la ciotola con un panno pulito e lasciate lievitare per circa 2 ore o finché non sarà almeno raddoppiato di volume.

Una volta completamente lievitato, riprendete l’impasto: per comodità io l’ho diviso in 2 parti, in modo che fosse più agevole il lavoro, vi suggerisco di fare lo stesso, ma non è obbligatorio.
Stendete il primo pezzo di impasto in una sfoglia abbastanza sottile (3-4 mm) e dividetela a metà in verticale, poi di nuovo a metà in orizzontale e poi nuovamente in obliquo dai due lati, in modo da ottenere 8 spicchi.
Mettete 1 cucchiaino di nutella dal lato largo e arrotolate l’impasto sulla farcitura fino ad arrivare alla punta.
Procedete nello stesso modo per formare tutti gli 8 cornetti e poi analogamente con il secondo pezzo di impasto, in modo da ottenere alla fine un totale di 16 cornetti.

Una volta sagomati tutti i cornetti adagiateli in uno stampo rivestito di carta forno: lo stampo deve essere abbastanza grande da contenerli tutti lasciando un pochino di spazio tra l’uno e l’altro, ma non troppo grande, in modo che dopo la lievitazione si uniscano (il mio forse era leggermente troppo piccolo).
Lasciate lievitare ancora per ancora 1 oretta in un posto caldo e, quando saranno belli gonfi, cuocete per circa 25 minuti in forno statico preriscaldato a 180°C.

La vostra torta di cornetti è pronta, non vi resta che lasciare intiepidire, decorare con zucchero a velo e servire.

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La Cucina Italiana

Anche i cereali meno conosciuti e nutrienti, come il miglio e il sorgo, o le alternative simili ai cereali e ugualmente prive di glutine, come la quinoa e l’amaranto, sono in aumento. Colture minori e sottoutilizzate come queste sono ora in prima linea nelle tendenze alimentari, non solo dal punto di vista nutrizionale, ma anche perché molte sono benefiche per l’ambiente.

I Paesi stanno diventando sempre più interdipendenti sulle varietà di colture

Con la crisi climatica che ha colpito i modelli di precipitazione e le temperature globali, alcune varietà di colture non crescono più bene nei luoghi in cui un tempo prosperavano. Per esempio, solo pochi anni fa forse non molti avrebbero previsto che il mais sarebbe diventato difficile da coltivare in alcune zone dell’Africa. Eppure, gli agricoltori di queste zone stanno cercando altre colture, come il miglio, più adatte alla riduzione delle precipitazioni. Il cambiamento dei modelli climatici significa che i Paesi avranno sempre più bisogno di ottenere varietà vegetali da altre parti del mondo per continuare o migliorare la propria produzione.

I cambiamenti climatici non fanno che accrescere l’interdipendenza, ma da sempre i Paesi dipendono l’uno dall’altro per le colture che hanno origine altrove. Ad esempio, le varietà di caffè provenienti dall’Africa hanno fatto il giro del mondo. Mentre, per quanto riguarda le patate, il Sudamerica ha ancora più varietà da offrire di qualsiasi altra regione.
In questi contesti, l’approccio multilaterale del trattato internazionale per la collaborazione tra Paesi è sempre più importante.

Anche i gusti e le mode stanno cambiando la domanda di colture

L’evoluzione dei gusti e delle tendenze sta stimolando la domanda di nuove varietà di colture da parte degli agricoltori che cercano di migliorare i propri mezzi di sostentamento, sia che si tratti di coltivare quinoa o piselli. Ma le nuove richieste provengono anche da altri settori, come gli chef, desiderosi di esplorare i sapori e le consistenze dei cereali tradizionali, spesso più sostenibili. Per esempio, la chef della Sierra Leone, Fatmata Binta, si è imposta di valorizzare nella sua cucina il miglio fonio, che richiede meno acqua ed è molto nutriente. Queste voci non facevano parte delle discussioni quando il trattato internazionale è stato negoziato per la prima volta, ma ora si stanno facendo sentire sempre di più.

Essendo l’unico accordo internazionale vincolante dedicato alla salvaguardia, alla conservazione e allo scambio della diversità genetica delle piante che coltiviamo e mangiamo in tutto il mondo, il trattato internazionale ha un ruolo sempre più importante nel nostro mondo interdipendente e in continua evoluzione.

Il nuovo rapporto, che raccoglie i dati relativi a 355 colture, svolgerà un ruolo fondamentale nell’informare le discussioni politiche, compreso l’aggiornamento del paniere di colture dell’Allegato I del trattato internazionale. Grazie all’enorme quantità di dati pubblicamente disponibili alla base dello studio, esso costituirà inoltre una risorsa fondamentale per i ricercatori e i responsabili delle decisioni a livello globale. Il rapporto getta le basi per consentire all’umanità di esplorare il potenziale di migliaia di altre piante per soddisfare il nostro fabbisogno alimentare in futuro.

Fonte Fao

Cookies bites – Ricetta di Misya

Cookies bites

Innanzitutto frullate il burro a tocchetti, ben freddo di frigo, insieme alla farina (otterrete un composto sbricioloso), quindi incorporate zucchero e sale e impastate fino ad ottenere un panetto omogeneo.
Avvolgetelo con pellicola per alimenti e lasciate riposare in frigo per almeno 1 ora.

Riprendete l’impasto, stendetelo con il matterello tra 2 fogli di carta forno fino ad ottenere una sfoglia da circa 1 cm, poi ricavate i biscottini tagliando la sfoglia a quadrotti.
Mettete i biscotti in frigo per almeno 20 minuti.

Cuocete per circa 10-15 minuti o fino a doratura in forno ventilato preriscaldato a 180°C, quindi lasciate raffreddare completamente.

Preparate la ghiaccia: iniziate a montare l’albume, quando sarà mezzo montato unite limone e zucchero e mescolate delicatamente.

Decorate 1/3 dei biscotti con la ghiaccia, aggiungendo anche le codette, poi dividete la ghiaccia restante in 2 ciotoline.

Aggiungete i coloranti nelle altre 2 ciotoline, amalgamate bene e decorate anche gli altri biscottini, sempre aggiungendo anche le codette alla fine.

I cookies bites sono pronti, non vi resta che lasciarli asciugare per almeno 1-2 ore prima di portarli in tavola e gustarveli.

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