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Bruno Barbieri e i consigli per fare i tortellini in casa: video

La Cucina Italiana

Il mitico chef Bruno Barbieri è venuto nella nostra cucina di redazione e ha preparato i tortellini con il Direttore, Maddalena Fossati Dondero. Il servizio completo di ricetta è sul numero di dicembre 2023, in edicola dal 21 novembre.

Oltre che sul nostro canale Instagram (da seguire per essere sempre aggiornati), qui di seguito trovate chef Bruno Barbieri in video e i suoi preziosi consigli extra:

  1. La sfoglia non deve essere secca, deve essere tendenzialmente morbida. Quindi, quando si fanno i tortellini se fuori piove, se c’è l’umidità è molto meglio
  2. Se volete creare dell’umidità in cucina, basta mettere una pentola d’acqua a bollire
  3. Bisogna fare i quadrati della pasta tutti uguali, poi si mette al centro il ripieno, si prende un lembo da una parte e un lembo dall’altra, si uniscono insieme, si schiaccia con le dita e si arrotolano. Guardate il video!

Menù di Natale: 50 ricette per il pranzo del 25 dicembre

La Cucina Italiana

Il menù di Natale perfetto crea la giusta atmosfera e coccola tutta la famiglia. Se per tradizione si preferisce un menù di pesce per la Viglia o un menù a base di carne per il pranzo di Natale, che sia ispirato alle tradizioni regionali e impreziosito dagli ingredienti delle Feste o sia all’insegna dell’innovazione, poco importa. Abbiamo messo insieme una selezione mista per accontentare tutti e darvi la giusta ispirazione per creare il vostro menù di Natale.

Tra grandi classici e modernità

Troverete tante ricette sia tradizionali che creative, proprio come siete abituati a trovare nel ricettario de La Cucina Italiana – perché lo sappiamo che la nostra vocazione è portare avanti la cultura regionale, ma anche le rivisitazioni e i nuovi accostamenti per una visione del mondo culinario più attuale. Dal panettone gastronomico all’insalata rinforzata fino al caviale, aprire il menù di Natale con un tocco di sorpresa è fondamentale per la buona riuscita del pranzo e per questo suggeriamo di non dare per scontati gli antipasti. Per i primi, abbiamo pensato di darvi più di una scelta tradizionale, così come per i secondi piatti e i dolci. Certamente trovate gli anolini in brodo, ma anche gli spaghetti così come il baccalà o il panettone farcito fino allo zabaione di Natale. Questa selezione di 50 ricette è ottima da sfogliare per chi deve ancora decidere il menù del pranzo di Natale – forse avete già le idee chiare con la nostra proposta per il menù della Vigilia?

Le nostre 50 ricette per il menù di Natale

Pesce, carne, verdure, impasti, acquisiscono un tocco di magia se cucinati con un po’ di cura e fantasia pensando di regalare un pranzo di Natale indimenticabile – perché alla fine l’ingrediente segreto è sempre lo stesso: l’amore per le persone che ci circondano in questo giorno così speciale. Ecco allora la nostra selezione di 50 ricette tra cui cercare l’ispirazione per il pranzo di Natale perfetto da regalare.

Il ricettario è diviso in antipasti, primi, secondi, contorni e dolci che riempiono gli occhi e lo stomaco, al di là del più classico panettone. Tutti cucinati nella nostra ormai famosa cucina di redazione (e provati in anteprima per voi, ovviamente, che soprattutto a Natale gli scivoloni non sono concessi) Sontuosità fa rima con eleganza e lascia il ricordo di un pranzo memorabile.

Settimana della Cucina Italiana nel Mondo 2023: al via con “I Racconti delle Radici”

La Cucina Italiana

Eccoci giunti all’8ª edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo (SCIM), che quest’anno si svolgerà dal 13 al 19 novembre. Si tratta di una settimana in cui nelle ambasciate, nei consolati, negli istituti italiani di cultura e negli uffici dell’Istituto Commercio Estero, di tutto il mondo, si celebra la cucina italiana e i prodotti del nostro territorio. 

Presentata oggi venerdì 10 novembre alla Farnesina, sede del Maeci (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), alla presenza dei ministri Antonio Tajani per gli Affari esteri e la cooperazione internazionale, Francesco Lollobrigida per Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, e Andrea Abodi per lo Sport, la manifestazione quest’anno prevede un ricco carnet di eventi e progetti, che arriva a contare oltre mille iniziative, fra seminari di approfondimento, incontri con operatori di settore, formazione e classi dimostrative, incontri con gli chef.

“Gli italiani che vivono all’estero sono 7 milioni, molti di più se contiamo quelli che hanno nel dna una componente di italianità”, ricorda il Ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Il modo migliore per divulgare la cucina italiana per noi italiani è aprire le porte di casa nostra”, aggiunge, perché la condivisione della tavola è parte integrante della cucina stessa.

Lo stare a tavola per noi italiani è un modo per stare insieme e, nell’era in cui si parla sempre di meno a tu per tu, è un’occasione importante per condividere e per confrontarsi, per aprirsi per e aprire un dialogo anche con altri Paesi. 

Antonio Tajani

Il ministro degli esteri torna anche sulla candidatura Unesco, che definisce “un gioco di squadra con gli altri ministeri”. Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, aggiunge come le iniziative previste nella Settimana Italiana della Cucina servano a fare da volano per la candidatura Unesco. 

All’interno di questo programma, “La Cucina Italiana”, su idea creativa del nostro direttore Maddalena Fossati Dondero, si distingue per il progetto I Racconti delle Radici, ovvero uno storytelling storico sull’immigrazione della fine ’800 attraverso i piatti del ricordo delle famiglie che hanno lasciato l’Italia verso nuove speranze. 

Il coinvolgimento di “La Cucina Italiana” alla SCIM 2023

La novità dell’edizione 2023 è che i principali divulgatori della cultura gastronomica italiana sono stati chiamati a dare il proprio contributo, oltre a “La Cucina Italiana” – aggiungendo così un’altra importante tappa al percorso di candidatura della cucina italiana come Patrimonio Immateriale UNESCO – come Casa Artusi con il progetto Italianismi nel mondo e l’Accademia Italiana della Cucina che ha presentato la sua Storia della cucina italiana a fumetti

Protagonista per la nostra testata, già primo promotore del progetto UNESCO, è l’iniziativa I Racconti delle Radici, che non si conclude nei giorni della SCIM 2023, ma si dipanerà lungo tutto il corso del 2024, come oggi presentata alla Farnesina dal direttore Maddalena Fossati Dondero. 

«Abbiamo studiato con che cosa sono partiti i nostri antenati, che cosa hanno messo in quella famosa valigia di cartone simbolicamente sempre evocata per indicare qualcuno che ha lasciato casa per trovare nuove opportunità. Sono piatti che parlano di nostalgia, certo, ma ancora di più del coraggio e della forza di chi è partito verso l’ignoto».

Maddalena Fossati Dondero

Cos’è I Racconti delle Radici

Lo storytelling di I Racconti delle Radici esplode in una web serie in 10 puntate, una mostra fotografica, un libro di ricette e due webinar che saranno diffusi nelle 300 ambasciate, consolati e uffici ICE dell’intero pianeta. Attraverso questi canali, anche social, si esprime questo progetto nato per andare alla ricerca dei ricordi degli italiani all’estero, sempre indissolubilmente legati alla cucina e al condividere la tavola.

Dalla fine dell’Ottocento agli anni Sessanta del Novecento, la grande migrazione degli italiani che volevano “trovare l’America” all’estero (non solo negli Usa, naturalmente) ha portato fuori dai nostri confini tonnellate di ricordi, ricette, prodotti alimentari nascosti nelle valigie, di cartone e non solo. Tutto questo ha creato un sincretismo culturale in cui le nostre radici si sono mescolate alla terra d’approdo, dando vita a nuovi piatti e ricettari inediti.

Al progetto I Racconti delle Radici, hanno partecipato nomi illustri come Simone Cinotto, professore di Storia Contemporanea all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Massimo Montanari, professore emerito dell’Università di Bologna, Elisabetta Moro, professore Ordinario di Antropologia Culturale presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, oltre alle testimonianze reali di persone e personaggi come Lidia Bastianich e Rodrigo D’Erasmo.

Un racconto per ricette e immagini

Sono questi esempi di integrazione che la squadra di “La Cucina Italiana” è andata a indagare, per costruire il racconto per ricette e immagini di I Racconti delle Radici, attraverso le testimonianze di chi l’ha vissuto, in prima persona o attraverso i racconti dei suoi avi. I lettori di “La Cucina Italiana” hanno potuto averne un assaggio nel numero di novembre del mensile, in cui il progetto è stato presentato con le prime sette ricette, dal Fernandito, il cocktail a base di Fernet e Coca, agli Spag Bol australiani, abbreviazione di Spaghetti alla Bolognese, passando per la Baña Cauda di Papa Francesco. Per “La Cucina Italiana”, in coro con la Farnesina, il racconto proseguirà sul 2024 in maniera multichannel a tutto tondo: rivista mensile in edicola, sito web e canali social.

Credits Video:

Grazie a Lidia Bastianich, Luca Cefis, Rodrigo D’Erasmo, Giorgio Fragiacomo @giorgio.fragiacomo per le loro testimonianze.
Grazie all’architetto Ruggero Barenghi per la sua splendida ospitalità nel Cstello di Cerano e per la partecipazione alle riprese.
Ricette Maria Donati
Styling Beatrice Prada 
Fotografia della valigia Davide Maestri
Agenzia di Produzione Black Ball
Music CAM Sugar

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