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Maionese di avocado e paprika

Maionese di avocado e paprika

Fra un po’ il piano del mobile in bagno sarà occupato solo da semi di avocado in “ammollo”. Per ora siamo a tre vasi di cui due già con radice e uno con il germoglio. In giardino poi c’è l’unica piantina  sopravvissuta ad un tremendo temporale dello scorso anno. Per ora regge e cresce, speriamo bene, chissà che in un lontano futuro non si raccolga almeno un frutto. Vedremo, intanto io continuo a mangiare avocado, ad “ammollare” i semi e a sperare.

Una gustosa idea per consumare questo frutto è la salsa tipo maionese, che potete insaporire a piacere con paprika, come ho fatto io, o con altri sapori a piacere.

 Ingredienti

 

1 avocado

50 ml di bevanda alla soia     

          o di riso o latte

100 ml di olio di semi 

          o di riso

15 ml di succo di limone

1 pizzico di sale

 

 

Procedimento

 

Nel
bicchiere del minipimer versare nell’ordine, la polpa di avocado schiacciata, la bevanda alla soia (o ciò che avete scelto),
l’olio di semi,il succo di limone e il sale.

Immergere
le lame minipimer a toccare fondo del bicchiere. Iniziare ad
emulsionare fino a quando il composto inizia a montare intorno alle
lame. Infine cominciare ad alzare e abbassare il minipimer fino a quando
la salsa sarà addensata.

La salsa si conserva per 3-4 giorni posta in contenitore sigillato con pellicola a contatto e tenuto in frigorifero.

 

10 tisane per dormire bene, mescolando sempre erbe e fiori

10 tisane per dormire bene, mescolando sempre erbe e fiori

Ci sono cibi da evitare, se si soffre di insonnia. E ci sono comportamenti sbagliati da eliminare prima di coricarsi. In ogni caso, per aiutare il sonno si possono fare tisane di erbe e di fiori. Ecco i nostri consigli per invocare Morfeo

Avete contato le pecorelle, spento tutte le luci e siete persino ricorsi a quel libro davvero noioso, quello che avevate già abbandonato a pagina ventitré. Ma dopo qualche minuto di assopimento, l’insonnia torna alla carica e ti costringe a rimanere sveglio fino a tarda notte, rigirandoti nel letto. Un rimedio efficace, semplice e naturale da adottare è quello delle tisane per dormire.
Possiamo infatti contare sul potere rilassante di erbe e fiori e preparare delle buonissime tisane da gustare almeno mezz’ora prima di andare a dormire.

Le cause dell’insonnia

Non è semplice stabilire cosa rende così difficile addormentarci. Tra le cause più comuni troviamo un’alimentazione troppo pesante e l’assunzione di cibi indigesti che non facilitano il sonno. Se faticate a prendere sonno evitate in particolare modo aglio e cipolla, carne rossa, cioccolato, caffè, peperoncino e bevande alcoliche.
E per favorire il sonno è bene anche provare ad assumere orari regolari. Coricarsi troppo presto o troppo tardi non favorisce un sonno profondo, ma lo disturba.
Allo stesso modo l’ambiente che ci circonda è importante per dormire bene. Evitate fonti luminose sempre accese, spie degli elettrodomestici, rumori di sottofondo e televisione. Se possibile, evitate anche di guardare smartphone e tablet appena prima di coricarvi: le continue stimolazioni sono un disturbo al sonno.

Mezz’ora di relax

Le tisane per dormire sono una buona occasione per rilassarsi un po’. Se vogliamo amplificare il loro effetto, prendiamo tutto il tempo necessario per prepararle senza fare altre cose nel frattempo. Indossiamo il pigiama, mettiamo l’acqua sul fuoco. Poi, mentre aspettiamo di vederla bollire, sediamoci e massaggiamoci il volto meditando un po’. Sgombriamo la mente dagli impegni previsti per la giornata successiva, concentriamoci su qualcosa che ci rende felici.
Quando l’acqua avrà raggiunto la giusta temperatura, mettiamo la tisana in infusione e lasciamola riposare dai 3 ai 5 minuti. Una volta passato questo tempo, sorseggiamola lentamente senza zuccherarla. Se non ne apprezzate il sapore, dolcificatela con un po’ di miele.

Le tisane per dormire

Le tisane per dormire si possono preparare con moltissime erbe e fiori sfruttandone le proprietà rilassanti. E per far sì che abbiano un sapore piacevole ed equilibrato, mixate sempre erbe e fiori scegliendoli dalla gallery qui sopra. Troverete dieci erbe e fiori da assumere da soli o insieme. Miscelandoli, scoprirete la ricetta della vostra tisana per combattere l’insonnia.

5 errori + 1 che commetti di sicuro preparando i falafel

5 errori + 1 che commetti di sicuro preparando i falafel

Ci siamo fatti spiegare dal ristorante Nùn – Taste of Middle East a Milano come fare i falafel. È più facile di quanto sembri, ma facciamo sempre un errore gigantesco. Tutta colpa dei ceci

I falafel sono deliziose polpette fritte, di ceci o fave, molto popolari in tutto il Medio Oriente e ormai anche da noi. Le fanno un po’ ovunque e la voglia di provarci anche a casa è tanta. Ma i risultati…. Ci siamo fatti quindi rivelare da Alberto Paolini, di Nùn – Taste of Middle East a Milano, quali sono gli errori più comuni che commettiamo preparandoli in casa.

Abbiamo scoperto che sono ancora più semplici da cucinare di quanto immaginassimo e che sbagliamo tutto in partenza. Provate a farli in con queste accortezze e otterrete dei falafel dalla crosticina croccante e con un interno umido e aromatico, come fossero delle crocchette. Deliziosi.

1 – Lessare i ceci

Potrà sorprendere qualcuno (compreso chi scrive), ma i ceci per i falafel non vanno lessati. Affinché l’amido contenuto naturalmente nei ceci non si disperda e ne pregiudichi la compattezza i ceci non vanno cotti prima di essere tritati; anche il sapore e la consistenza ne risentono. Questo è sicuramente l’errore più comune, ma in realtà farli bene è ancora più semplice: è sufficiente lasciare reidratare i ceci per almeno dodici ore, poi scolarli, lavarli e passare alla fase successiva.

2 – Aggiungere farina, amido o pangrattato

Se lessiamo i ceci, dato che sarà difficile tenere insieme le nostre polpette, saremo tentati di aggiungere un addensante, tipo amido, farina o pangrattato. Assolutamente no. Tritando in un robot da cucina i ceci ammollati non andrà aggiunto nulla di tutto ciò. Il primo motivo è che saranno ingredienti inutili perché i ceci mantengono il proprio amido naturale che gli permette di stare compatti, di conseguenza aggiungendo farina e affini andremo a diluire i sapori che invece vogliamo netti e decisi.

3 – Tritare troppo finemente i ceci

I ceci vanno tritati, questo è sicuro, ma non al punto che diventino una pasta finissima, come fosse hummus. È importante che il composto, una volta passato nel robot da cucina sia ancora abbastanza granuloso, questo ci aiuterà quando formeremo le polpette e permetterà di ottenere durante la frittura una buona crosticina superficiale senza doverli impanare.

4 – Lesinare con il condimenti

Spesso capita di essere troppo parchi con il condimento dei falafel. Un po’ perché, se abbiamo commesso tutti gli errori precedenti, sarà difficile aggiungere altri ingredienti al composto e lasciarlo coeso, un po’ per timore di ottenere poi dei falafel sbilanciati e troppo forti. Il consiglio di Alberto è di non lesinare: cipolla, aglio, pepe, un po’ di cumino, sale, ma soprattutto abbondante prezzemolo. Infatti per un chilo di ceci al Nùn usano attorno ai 90 grammi di prezzemolo. I condimenti vanno tritati assieme ai ceci. Noterete subito la differenza: non solo i falafel si presenteranno molto più verdi, ma saranno più freschi e briosi, da divorare uno dietro l’altro.

5 – Non far riposare il composto prima della cottura

Il composto tritato va fatto riposare almeno due ore in frigorifero, anche di più se potete. Al freddo l’impasto di ceci si compatterà, stabilizzandosi e insaporendosi omogeneamente. Successivamente potete anche formare le polpette e congelarle per friggerle quando ne avrete bisogno. Una volta tolti dal frigo, i falafel saranno pronti per essere fritti: al ristorante, per facilità e per la gran quantità, li si cuoce in friggitrice, ma a casa si possono fare in padella, magari formando delle polpette più piccole e curandosi di girarle. Per la frittura Alberto raccomanda un buon olio di arachide oppure un olio di girasole alto oleico, che non cederanno aromi non graditi ai nostri falafel.

Errore bonus: Usare i ceci in scatola

Sappiamo che qualcuno avrà la tentazione di usare i ceci in scatola. Così facili, così tentatori. Tuttavia con essi, come avrete capito dai primi due errori, non potranno venire buoni falafel. Innanzitutto i ceci in scatola sono già cotti e stracotti, quindi hanno perso gran parte del loro gusto e per poter fare le polpette saremo costretti ad aggiungere farina o pangrattato. Il risultato sarà spento e triste, con quell’aroma tipico della scatola che non raccomandiamo.

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Testo a cura di Jacopo Giavara

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