Tag: ricette dolci di pasqua

» Polpette di tacchino – Ricetta Polpette di tacchino di Misya

Misya.info

Innanzitutto fate ammollare il pane in acqua o latte, quindi strizzatelo delicatamente e mettetelo in una ciotola con macinato, pangrattato, uova, buccia di limone grattugiata, prezzemolo tritato, sale e pepe.
Mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo: se vi sembra troppo morbido, aggiungete ancora un po’ di pangrattato.

Con le mani umide, ricavate le polpette, quindi passatele tutte nella farina, ricoprendole in maniera uniforme.

Fate dorare l’aglio in un po’ di olio, in una padella antiaderente, quindi aggiungete le polpette e fatele rosolare, infine sfumate con brodo e succo di limone e portate a cottura, girandole spesso, delicatamente.

Le polpette di tacchino sono pronte: servitele con il fondo di cottura rimasto e un po’ di limone e prezzemolo freschi.

Farro: perché è il cereale ideale per chi fa sport

Farro: perché è il cereale ideale per chi fa sport

Questo antico cereale ha numerosi vantaggi per la linea e la salute. Ricco di vitamine, minerali e antiossidanti, è un ottimo alleato per dimagrire e ottimizzare i risultati dell’allenamento

Il farro, in particolare quello integrale, è un vero e proprio integratore naturale per chi fa sport. Questo antico cereale grazie alla ricchezza di micro e macronutrienti ha un’azione tonificante. Aiuta l’organismo durante gli sforzi fisici intensi come l’allenamento ad affrontare con una marcia in più, stress e fatica. Uno dei suoi punti di forza è la versatilità. I fiocchi di farro, per esempio, mescolati a colazione a latte o yogurt, semi oleosi e frutta di stagione sono perfetti per preparare porridge e muesli super energetici. A pranzo i suoi chicchi  abbinati ai legumi (oppure alle uova, al pesce o alla carne), alle verdure di stagione e all’olio extravergine d’oliva sono perfetti per preparare piatti unici veloci e pratici da consumare prima di allenarsi. «Grazie alla ricchezza di fibre e carboidrati complessi aiutano a tenere sotto controllo l’appetito e a non far mancare ai muscoli “la benzina” indispensabile per affrontare l’allenamento», spiega Nicoletta Bocchino, biologa nutrizionista. Anche la pasta di farro integrale è ottima per chi fa sport, soprattutto se si va in palestra nel prime ore del pomeriggio. «Sebbene dal punto di vista calorico sia simile a quella di grano (100 grammi forniscono circa 350 calorie), è più digeribile. Permette quindi di affrontare il training leggeri, ma con la giusta carica». dice l’esperta, che qui spiega perché il farro è il cereale ideale per chi fa sport.

Contrasta i cali di energia

«Il farro integrale, in fiocchi, soffiato o sotto forma di derivati, compreso il pane, ha il grosso vantaggio di fornire energia all’organismo in modo lento. Ha infatti un indice glicemico più basso rispetto a quello del frumento e consente di modulare meglio la secrezione di insulina di limitare i cali energetici improvvisi durante l’allenamento», dice la nutrizionista Nicoletta Bocchino. «Il merito è dei carboidrati complessi e delle fibre di cui è fonte che assicurano energia e sazietà a lungo».

Combatte l’affaticamento

Il farro fornisce una serie di vitamine preziose per combattere il senso di stanchezza durante e dopo il workout. Apporta vitamine del gruppo B. «Contiene la vitamina B2 e la vitamina B3, che svolgono un ruolo fondamentale nel metabolismo energetico di grassi, zuccheri e proteine. Questo cereale è inoltre fonte di triptofano, precursore della serotonina e della dopamina, neurotrasmettitori che aiutano a sentirsi carichi durante l’allenamento. I suoi chicchi inoltre abbinati nello stesso pasto a cibi che apportano vitamina C (spinaci, lattuga, rucola, kiwi, agrumi) forniscono ferro più facilmente assimilabile dall’organismo, utile per sentire meno la fatica», dice l’esperta.

Favorisce la salute dei muscoli e delle ossa

Il farro apporta metionina, un aminoacido essenziale. «Associato nello stesso pasto ai legumi (ceci, lenticchie, fagioli, piselli) fornisce tutti gli aminoacidi essenziali coinvolti nello sviluppo e nel mantenimento dei muscoli. Inoltre, favorisce la formazione delle proteine, indispensabili per il recupero muscolare post allenamento. Il farro è poi una buona fonte di calcio, un minerale amico della salute delle ossa. Rafforza lo scheletro e riduce il rischio di andare incontro a dolori articolari e osteoporosi», dice l’esperta.

Aiuta a stare alla larga dai crampi

Il farro è ricco di vitamine che hanno un’azione antiossidante. «Questo cereale apporta in particolare buone quantità di vitamina A, vitamina C e vitamina E che fungono da antiossidanti per il controllo dei radicali liberi che si formano durante gli sforzi intensi, riducendo gli stati infiammatori durante l’attività fisica», dice la nutrizionista Nicoletta Bocchino. I suoi chicchi infine sono una fonte straordinaria di magnesio. «Questo minerale favorisce la corretta funzionalità dell’apparato circolatorio e fornisce ai muscoli un importante aiuto, contrastando i crampi che possono sopraggiungere durante e dopo l’allenamento».

Ricerche frequenti:

Arrivano le arachidi 100% italiane

Arrivano le arachidi 100% italiane

Sono coltivate in Emilia Romagna e sono più piccole e più scure di quelle straniere: una produzione made in Italy dal seme allo scaffale

Fino a qualche giorno fa, se volevamo comprare delle arachidi, la scelta era praticamente obbligata verso un prodotto straniero: noccioline provenienti dall’Egitto o da Israele o dagli Stati Uniti, per esempio. Ora, invece, è stato annunciato il lancio sul mercato delle prime arachidi 100% italiane dal seme allo scaffale.

L’iniziativa

Si tratta di un’iniziativa di Coldiretti, Noberasco e SIS, Società Italiana Sementi, società del gruppo agroindustriale B.F., secondo i quali una filiera dell’arachide nazionale presenta un enorme potenziale di sviluppo e vedrà nei prossimi anni tutto il comparto impegnato a riattivare gli aspetti agricoli e industriali necessari a rispondere a una richiesta dei consumatori che si preannuncia di grande valore (gli acquisti di frutta secca sono raddoppiati negli ultimi dieci anni in Italia) e che potrebbe portare alla coltivazione di oltre trentamila ettari sul territorio nazionale.

Com’è l’arachide italiana

Più piccola, più scura e un con gusto particolare rispetto alle tipologie convenzionali, ma sempre ricca di proteine, il seme dell’arachide italiana viene depositato in campo nel mese di aprile, mentre il raccolto avviene verso la metà o fine settembre; la coltivazione dell’arachide necessita di terreni torbosi, di temperature elevate e di molte ore di luce, tutte caratteristiche che si sposano con il clima italiano. Proprio per queste caratteristiche la regione che ha visto maggiormente svilupparsi questa coltivazione è stata l’Emilia-Romagna e in particolar modo la zona del Ferrarese.

La rinascita di una filiera

In realtà quello dell’arachide italiana è un ritorno, la rinascita di una filiera abbandonata 50 anni fa perché non ritenuta conveniente e che invece ora consentirà la ripresa di un know-how, di una ricerca e di un segmento occupazionale di grande rilievo. Secondo i promotori dell’iniziativa c’è poi l’aspetto della sostenibilità e della salubrità dell’arachide italiana. I cosiddetti food miles – ovvero i km percorsi dal prodotto dal luogo di produzione al luogo di consumo – saranno quasi azzerati portando vantaggi importanti alla qualità del prodotto, al tempo e all’efficacia dell’essicazione, che in molti casi avverrà in impianti “in campo”. Proprio l’essiccazione – procedura fondamentale per la qualità del prodotto – è uno degli aspetti che saranno approfonditi e probabilmente posti al centro di future sperimentazioni.

Proudly powered by WordPress