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Insalata di lenticchie alla marocchina

Insalata di lenticchie alla marocchina

Un piatto che vi trasporta in terre lontane anche solo con la mente e un modo per gustare le lenticchie anche con la bella stagione

Sulle nostre tavole di solito le lenticchie compaiono in inverno, durante le vacanze natalizie, come classico contorno con lo zampone o il cotechino, oppure come ingrediente di minestroni e zuppe .

Eppure le lenticchie sono ottime anche in insalata e anche quando fa caldo. E siccome sta per arrivare la bella stagione, cosa c’è di meglio di un’insalatona variegata e fresca che però comprende le lenticchie?

Qui vi proponiamo l’insalata di lenticchie alla marocchina, un viaggio nei sapori e nelle atmosfere del Maghreb. Qui di seguito trovate la ricetta, mentre nella nostra gallery vi suggeriamo altre idee golose per proporre le lenticchie in insalata.

Un consiglio: mentre la maggior parte delle insalatone sono più buone se consumate appena preparate, questa e in generale quelle a base di lenticchie sono più gustose se le si lascia riposare qualche ora prima di consumarle, di modo che i diversi sapori si leghino meglio.

La ricetta dell’nsalata di lenticchie alla marocchina

Ingredienti

Per preparare il condimento vi occorrono: 1 cucchiaino di paprika, 1 cucchiaino di cumino macinato, il succo e la scorza grattugiata di mezzo limone fresco, sale, pepe e olio evo qb.
Per preparare l’insalata, invece, vi servono: 200 gr di lenticchie già ammollate, 400 gr di carote, 1 cipolla, 12 datteri snocciolati, menta fresca, sale e olio evo qb.

Procedimento

Per preparare il condimento, in una padella a fuoco medio fate insaporire dell’olio evo con la paprika e il cumino, mescolando di tanto in tanto, per circa 2 minuti. Trasferite il tutto in una ciotola, aggiungete il succo di limone, 1 cucchiaino di sale e aggiustate di pepe. Aggiungete dell’altro olio e la buccia grattugiata del limone e mescolate.
Per preparare l’insalata: in una casseruola ponete le lenticchie, ricoperte da abbondante acqua. Portate a ebollizione, riducete la fiamma e fate cuocere a fuoco lento per 15 minuti. Aggiungete del sale e fate cuocere per altri 10 minuti. Scolatele bene.

Nel frattempo, in una padella capiente cuocete a fuoco medio la cipolla e le carote tagliate a dadini. Quando sono ben cotte, toglietele dal fuoco. In una insalatiera, ponete le verdure cotte, le lenticchie e i datteri affettati finemente. Poi versate il condimento al limone e spezie e spezzettate della menta fresca. Mescolate bene e lasciate a riposo per qualche ora prima di servire. Servitela a temperatura ambiente. Se ne avanzate, copritela e conservate in frigorifero per un massimo di 2 giorni.

Sfogliate la gallery per scoprire altre idee per un’insalata di lenticchie

Anna in Casa: ricette e non solo: Pane di Annaincasa

Anna in Casa: ricette e non solo: Pane di Annaincasa

Piano piano sto cominciando a creare un mio pane.

Un pane che soddisfi il nostro gusto, che rimanga fresco anche il giorno dopo, che non sia troppo umido, che abbia la crosta croccante e la mollica soffice ed omogenea. Un pane che sia bello esteticamente e che mi dia soddisfazione quando lo porto in tavola.

Certo, ho ancora tantissimo da imparare, soprattutto per quanto riguarda l’estetica ma ci sto lavorando. 

Intanto ho trovato la teglia di cottura perfetta, almeno per me: una padella per arrostire le caldarroste che avevo acquistato non ricordo dove e quanto tempo fa. Per i disegni mi sto affidando ad un taglierino che utilizzo per la pasta di zucchero, che adeguatamente affilato con la pietra, mi permette di non incidere troppo l’impasto e rovinarlo. 

Ho provato a prepararlo con i vari tipi di lievito che ho in casa, così se volete provare la mia ricetta potrete scegliere il lievito che preferite. Tenete conto che cambiando il lievito cambiano i tempi di lievitazione.

Ingredienti

350 g di semola di grano duro

150 g di farina 0

260-270 ml di acqua a temperatura ambiente

10 g di sale

1 cucchiaino di zucchero

12 g di lievito di birra fresco

     oppure 80 g di lievito madre attivo

     oppure 6 g di lievito di birra granulare   

     oppure 40 g di lievito madre essiccato

Procedimento

– Preparazione con il lievito di birra fresco

In una ciotola con 100 ml di acqua (tolta dal totale in ricetta), sciogliere lo zucchero e il lievito e mettere a riposare per qualche minuto.

– Preparazione con il lievito madre attivo

In una ciotola con 200 ml di acqua (tolta dal totale in ricetta), sciogliere mescolando, il lievito madre e poi aggiungere lo zucchero.

– Preparazione con il lievito madre essiccato e con il lievito di birra granulare

Non è necessario scioglierli nell’acqua prima dell’utilizzo. 

Una volta scelto il lievito da utilizzare, proseguire con la realizzazione dell’impasto.

Dai ml di acqua previsti nella ricetta, tenerne da parte 1 cucchiaio e sciogliervi il sale.

Nella ciotola della planetaria o in una ciotola capiente se lavorate l’impasto a mano, versare le farine.

– Nel caso di utilizzo del lievito di birra fresco e lievito madre attivo, unire l’acqua in cui è stato sciolto il lievito scelto alle farine e dare una prima mescolata. Successivamente unire poca alla volta il resto dell’acqua prevista in ricetta impastando con l’inserto a gancio. Prima di aggiungere tutta l’acqua necessaria unire il sale precedentemente sciolto. Per sapere quanta acqua aggiungere in totale, tenere conto che l’impasto finito dovrà risultare omogeneo, liscio, soffice e ben incordato: dovrà staccarsi completamente dalle pareti della ciotola e avvolgersi intorno al gancio.

– Nel caso la scelta sia per l’utilizzo del lievito madre essiccato o del lievito di birra granulare, unire alle farine lo zucchero e metà dell’acqua; iniziare poi ad impastare con il gancio.

Successivamente unire poca alla volta il resto dell’acqua prevista in ricetta continuando ad impastare. Prima di aggiungere tutta l’acqua necessaria unire il sale precedentemente sciolto. Per sapere quanta acqua aggiungere in totale, tenere conto che l’impasto finito dovrà risultare omogeneo, liscio, soffice e ben incordato: dovrà staccarsi completamente dalle pareti della ciotola e avvolgersi intorno al gancio.

Trasferire il composto sulla spianatoia, formare un panetto e metterlo a lievitare in una ciotola coperto, 

fino al raddoppio.

Riprendere l’impasto e versarlo sulla spianatoia leggermente infarinata con farina di semola, ripiegare l’impasto su se stesso due o tre volte, pirlarlo e dare la forma a pagnotta.

Trasferire il pane su una teglia (io utilizzo una vecchia padella traforata per la cottura delle castagne) foderata di carta forno e infarinata. Rimettere a lievitare.

Scaldare il forno a 230°C.

Quando l’impasto è lievitato cospargerlo con farina di semola e delicatamente coprire di farina tutta la superficie. A piacere, con la lama di un taglierino ben affilato o di un coltello, praticare delle incisioni, avendo l’accortezza di non affondare troppo la lama.

Infornare per 20 minuti (se non avete la funzione forno pane o funzione vapore, potete inserire una scodellina con un pochino di acqua).

Trascorso il tempo, abbassare la temperatura a 190°C e continuare la cottura per altri 30 minuti circa.

Il pane sarà pronto quando avrà un bel colore ambrato e “bussando” sulla crosta il suono sarà sordo.

A cottura ultimata, togliere il pane dal forno, appoggiarlo su una gratella e farlo raffreddare completamente.

Anna in Casa: ricette e non solo: Gnocchi di barbabietole e ricotta

Anna in Casa: ricette e non solo: Gnocchi di barbabietole e ricotta

Mi piace ascoltare la musica e guardare la televisione e più invecchio, più mi rendo conto che mi fanno entrambe compagnia. Scelgo cosa ascoltare o guardare in base a quello che devo fare e al mio umore.

Se ho voglia di compagnia mentre pulisco, faccio la doccia o mi asciugo i capelli, ogni tanto ascolto la musica e se sono da sola la ascolto a tutto volume.

Se devo stirare scelgo qualcosa di poco impegnativo e che magari mi faccia sorridere: per ora mi distrae “Jane The Virgin”, parodia di una serie televisiva sud americana, tanto assurda quanto divertente. 

La sera, se non ho voglia di lavorare all’uncinetto o leggere, guardo ciò che ho registrato su Sky o navigo su Raiplay. Ultimamente mi sto mettendo in pari con Il Paradiso Delle Signore, sceneggiato che racconta la moda e la vita nella Milano degli anni sessanta.

La settimana scorsa invece, mentre preparavo questi gnocchi, ho finito di vedere la terza stagione di The Crown, la serie che racconta la vita di Elisabetta II dagli anni quaranta in poi. 

Ingredienti

250 g di barbabietole già cotte

250 ricotta

100 g di formaggio grana grattugiato

300 g circa di farina 00

sale q.b.

per condire

burro

foglie di salvia

Procedimento

Tagliare le barbabietole a pezzi,

versarle nel bicchiere del mixer e

 

frullarle fino a ridurle in crema.

Aggiungere la ricotta e frullare ancora.

Versare il composto in una ciotola,

aggiungere il formaggio grana grattugiato,

il sale 

 

e poca alla volta

la farina (potrebbe non essere necessario utilizzarla tutta),

fino ad avere un composto 

ben amalgamato e omogeneo della stessa

consistenza dei gnocchi di patate.

Prelevare un po’ di impasto per volta

e formare dei rotolini

da cui ricavare gli gnocchi.

adagiare gli gnocchi formati su una teglia 

foderata con carta forno leggermente infarinata.

In una pentola portare a bollore dell’acqua e salarla.

Pochi per volta tuffare gli gnocchi nell’acqua che sobbolle.

Intanto che cuociono gli gnocchi,

in una padella sciogliere del burro.

Con una schiumarola scolare 

quelli che man mano vengono a galla 

e versarli direttamente nella padella.

A piacere aggiungere del burro fresco.

Cospargere con del grana grattugiato,

unire le foglie di salvia e

far saltare gli gnocchi nella padella stessa.

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