Tag: ricette facili e veloci

Open Table, cucina sociale e anti-sprechi a Melbourne

Open Table, cucina sociale e anti-sprechi a Melbourne

In Australia, a Melbourne, esiste un progetto di cucina sociale e comunitaria chiamata Open Space, che avvicina le persone e riduce gli sprechi di cibo

Ogni anno enormi quantità di cibo, del valore di circa 5 miliardi di euro, vengono sprecate nelle case degli australiani, un dato ufficiale allarmante se si considera che riguarda solo i rifiuti privati e non quelli commerciali. Per far fronte a questo problema, dal 2013 a Melbourne è nata Open Table, un’organizzazione benefica che condivide pranzi gratuiti in diversi quartieri della città, usando solo cibo che altrimenti andrebbe sprecato. La loro attività va quindi ben oltre quella di una qualsiasi mensa gestita da volontari o di una semplice cucina sociale, ma è pensata tanto per ridurre gli sprechi alimentari quanto per accorciare le distanze sociali e culturali tra i membri della comunità.

L’unione fa la forza… e salva il cibo sprecato

Il cibo ha la straordinaria capacità di unirci, non importa chi siamo o quale siano le nostre origini. Questo è uno dei motti dello staff di Open Table, che ogni mese annuncia incontri gastronomici ed eventi sempre gratuiti e sempre aperti a qualunque membro della comunità, senza alcuna distinzione sociale. I pranzi cucinati dai volontari dell’organizzazione si svolgono regolarmente in sette diversi spazi comunitari, sparsi in zone diverse della città di Melbourne, e il cibo utilizzato è quello donato da aziende locali o raccolto dai supermercati dei vari quartieri di riferimento, ovvero tutti prodotti alimentari freschi e in buone condizioni che andrebbero altrimenti gettati via. L’imprevedibilità degli ingredienti di volta in volta “salvati” e cucinati, rende impossibile avere un menu prestabilito, ma rappresenta anche uno stimolo creativo per i volontari ai fornelli. In questo modo il progetto culinario e itinerante di Open Table risulta stimolante e sempre diverso, così come sempre diverse sono anche le ricette preparate e ispirate dalle cucine del mondo, che cambiano in base ai background culturali dei cuochi-volontari. Quella che resta sempre uguale è la volontà di puntare a un menu vegetariano, quindi accessibile a tutti, con proposte e alternative anche vegane e gluten free. Come testimoniano le immagini condivise sui canali social di Open Table, ogni incontro è diverso e ogni incontro è un successo, una vera e propria festa della comunità in cui si ha l’opportunità di conoscere i propri vicini di casa, assaggiare i piatti prelibati cucinati e scoprire qualcosa in più sul problema degli sprechi di cibo.

Open-Table-cucina-anti-sprechi-a-Melbourne_Pagina-FB-Open-Table

 

Gli obiettivi raggiunti da Open Space

Oltre all’aspetto ambientale, culinario e comunitario delle iniziative, lo staff di Open Space cura infatti, da sempre, anche quello informativo e divulgativo. Sia attraverso i propri canali social sia nel corso di seminari e dibattiti, non perdono occasione per parlare del problema globale dello spreco di cibo e del suo impatto ambientale e per dare suggerimenti pratici su come ridurlo nelle proprie case e nelle attività quotidiane, ad esempio attraverso ricette creative per riutilizzare gli avanzi e buone pratiche da seguire nell’acquisto dei prodotti alimentari. L’organizzazione non-profit ha anche da poco divulgato gli obiettivi raggiunti nel 2019: 88 pranzi gratuiti organizzati con oltre 3mila piatti serviti e la partecipazione di circa 30-70 persone a pasto, 4 tonnellate di cibo salvati e 18 workshop “zero waste”.

Non possiamo che sperare che iniziative come quella di Open Table siano di ispirazione per i cittadini nel mondo per imparare a evitare gli sprechi alimentari e avere un atteggiamento più responsabile e consapevole rispetto a questa problematica, magari trasformando gli avanzi alimentari in occasioni di incontro e confronto.

Foto: Open table Australia cucina sociale anti sprechi_pagina facebook Open Table.jpg
Foto: Open Table cucina anti-sprechi a Melbourne_Pagina FB Open Table.jpg

Uova alla benedettina, ricetta facile

Uova alla benedettina, ricetta facile

Come cucinare le uova alla benedettina, una ricetta semplice perfetta per la colazione salata del sabato

Uova alla benedettina. Ma possiamo chiamarle anche uova alla Benedict!
Sì, perché questa ricetta in realtà arriva dalla cucina anglosassone e propone le uova affogate in versione inedita (e assolutamente elegante). Si tratta infatti di uova affogate servite su un crostone di pane con prosciutto e salsa olandese, da guarnire a piacere. Se volete scoprire perché si chiamano così, leggete il nostro articolo “La (forse) vera storia delle uova alla Benedict”, mentre di seguito vedremo la ricetta più facile per cucinare le uova alla benedettina.
Sì, perché quando vi abbiamo scritto facile nel titolo, intendevamo facile per chi sa già preparare le uova affogate.

La salsa per le uova alla benedettina

Questa è la prima cosa che dovrete preparare e piacerà molto a chi ha una buona dimestichezza con la maionese fatta in casa. Per prima cosa  portate a bollore 40 g di acqua con 20 grammi di aceto, qualche grano di pepe, una presa di sale e mezzo scalogno sbucciato e affettato. Fate bollire per circa 2’ e mezzo, finché il liquido si sarà ridotto di poco più di metà. Lasciate intiepidire. Versatelo filtrandolo su 4 tuorli raccolti in una bastardella, trasferiteli su un bagnomaria caldo, dopo avere spento il fuoco, e cominciate a montarli con la frusta fino a ottenere una crema spumosa, poi incorporate a filo 250 grammi di burro chiarificato fuso, sempre continuando a mescolare con la frusta, finché la salsa non sarà morbida. Completate con 2 cucchiai di succo di limone.

Come cucinare le uova per fare le uova alla Benedict

La prima fase è preparare le uova da affogare. Per poterle bagnare con la salsa, la cottura migliore è quella dell’uovo in camicia! Quindi rompete le uova su un piattino (una ad una), calatele in acqua, acidulata con poco aceto, a lieve bollore e cuocetele per circa 3-4’ .

Come affogare le uova con la salsa olandese

Il procedimento che trasformerà le vostra uova in camicia in uova alla benedettina, è questo ultimo passaggio. (Tranquilli, il peggio è passato).
Spennellate 8 fette di pane con un po’ di burro fuso e tostatele in padella. Rosolate in una padella senza grassi 400 grammi di prosciutto cotto, poi mettetelo sulle fette di pane. Posatevi sopra un uovo, completate con abbondante salsa olandese e servite.

Per guarnire le uova alla benedettina

Potete completare il vostro piatto, potete guarnire con erba cipollina, pepe rosa o aneto fresco. Siete in cerca di un tocco strong? Una spolverata di paprika e non ve ne pentirete!

Tarte Tatin salata: tutte le ricette

Tarte Tatin salata: tutte le ricette

Pomodori, formaggio, cipolle o patate: ecco come trasformare un classico dessert in un piatto perfetto per l’aperitivo o come secondo

Chi ha detto che i dolci non possano diventare salati? È il caso della tarte tatin, uno dei dolci più famosi al mondo, nato ad inizio ‘900 per un errore delle sorelle Tatin che misero le mele sotto la pasta brisée, realizzando una sorta di torta di mele al contrario. Oltre alle numerose varianti che prevedono l’utilizzo di altri tipi di frutta, non manca la possibilità di preparare una ottima tarte tatin salata da servire a un buffet o come antipasto per un gustoso aperitivo.

Tarte tatin salata alle cipolle.
Tarte tatin salata alle cipolle.

Tarte Tatin salata con cipolle rosse

Tra le varianti salate più famose c’è quella che ha come protagoniste, al posto delle mele, le cipolle rosse, che assumono un sapore agrodolce grazie alla presenza dello zucchero di canna. Pulite 6 cipolle e altrettanti scalogni e tagliateli in fette spesse circa un centimetro. Caramellatele in padella con 50 g di burro, un cucchiaio di zucchero di canna e aggiungendo anche una spruzzata di aceto. Preparate la tortiera rivestendo il fondo con carta da forno leggermente umida. Poi disponete le cipolle e gli scalogni in cerchi concentrici, andando a coprire tutta la superficie della tortiera. Stendete quindi la pasta brisée, coprendo le cipolle e abbassando bene sui bordi; eliminate la pasta in eccesso e infornate in forno preriscaldato a 180° per circa 30 minuti. Una volta cotta, capovolgete la torta su un piatto di portata, così da avere le cipolle nella parte superiore.

Tarte Tatin con le patate

Gustosa e robusta è la versione della tarte tatin salata con le patate. Come prima cosa, sbucciate e affettate finemente 3-4 patate. Imburrate poi lo stampo della tortiera e versate dello zucchero su tutta la superficie, aggiungendo anche generose manciate di rosmarino tritato. Sistemate quindi le fette di patate a raggiera, salate e condite con del parmigiano reggiano grattugiato. Ricoprite con la pasta brisée ben stesa, chiudete i bordi e cuocete in forno caldo per 30 minuti a 180°. Tirate fuori dal forno, lasciate intiepidire e poi capovolgete la torta per servirla.

Tarte Tatin con pomodori e feta

Quella con pomodorini e feta è una rivisitazione della tarte tatin salata davvero sfiziosa. Prendete circa 500 g di pomodori ciliegino, sciacquateli e tagliateli a metà, trasversalmente al picciolo: spremeteli quindi in una ciotola per eliminare semi e succo, poi passate il succo al setaccio per trattenere i semi. In una padella con diametro di 24 cm, adatta anche alla cottura in forno, fate soffriggere per un paio di minuti aglio, olio e timo. Mettete poi i pomodorini in padella, uno accanto all’altro, disponendoli in cerchi concentrici con la parte tagliata verso l’alto. Condite con sale, un paio di cucchiai di zucchero di canna e altri due di aceto balsamico. Aggiungete pepe e origano, poi unite il succo di pomodoro che avevate tenuto da parte e liberato dai semi. Cuocete per 20 minuti a fuoco basso: spento il fuoco, cospargete sopra ai pomodorini 60 g di feta a tocchetti e 30 g di mollica di pane sbriciolata. Coprite il tutto con con la pasta brisée ben stesa, pressando sui bordi ed eliminando la parte in eccesso, poi cuocete in forno preriscaldato per circa 30 minuti a 180°. Tirate fuori dal forno, lasciate intiepidire qualche minuto e poi rovesciate la torta su un piatto da portata.

La pasta brisée

In generale, il procedimento per realizzare una tarte tatin, dolce o salata che sia, prevede la preparazione della pasta brisée o, in alternativa, della pasta sfoglia. Per quanto riguarda la pasta brisée, potete acquistarla in rotoli già pronti al supermercato oppure farla in casa utilizzando 200 g di farina, 100 g di burro, acqua fredda e sale. Lavorate il burro freddo a pezzetti con la farina, strofinando gli ingredienti fra le mani per ottenere un composto dalla consistenza sabbiosa. Aggiungete quindi un pizzico di sale e versate acqua fredda (circa 70 ml) un po’ alla volta, lavorate l’impasto velocemente, con la punta delle dita, continuando fino a ottenere una pasta liscia e soda. Fate quindi riposare l’impasto in frigorifero, avvolgendolo in pellicola trasparente. Dopo almeno un’ora, sarà pronto per essere steso e utilizzato per la vostra tarte tatin.

E qui altre tarte tatin salate di La Cucina Italiana

 

 

Ricerche frequenti:

Proudly powered by WordPress