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Friselle, oltre al pomodoro c’è di più!

Friselle, oltre al pomodoro c'è di più!

La classica frisella si condisce con il pomodoro, ma se volete cambiare questa versione, noi ve ne proponiamo alcune alternative. Aperitiviamo?

Estate, guai ad accendere i fornelli, men che meno il forno: con il caldo che c’è fuori, si rischierebbe di fondere! Cosa cucinare quindi di buono e veloce che non richieda la cottura? La frisella, per esempio!

Specialità pugliese, per l’esattezza salentina, ha alle spalle una storia antichissima: si narra che fosse il pane dei viaggiatori, in quanto poteva conservarsi per molto tempo. Poi bastava ammollarla con un po’ di acqua di mare e dell’olio d’oliva per gustarla in tutta la sua fragranza.

Oggi la versione classica la prevede condita con il pomodoro, a mo’ di bruschetta. Ma se avete una cena tra amici e desiderate accoglierli con un aperitivo o un antipasto un po’ diverso, perché non provare a condire la frisella con altre idee? Per esempio con pesce spada e tartare di cozze o con rucola e mortadella.

Qui sotto trovate altre ricette davvero invitanti (di cui una dolce, l’avreste mai detto?); nella nostra gallery, invece, dei consigli per ammollarla a regola d’arte!

Friselle nordiche

Dallo stile mediterraneo a quello nordico. Per questa frisella procuratevi 4 friselle, 100 gr di formaggio spalmabile, 120 gr di salmone affumicato, 1 cipolla rossa, olio evo e succo di limone qb. Fate così: mentre fate ammollare le friselle, lasciate marinare per qualche minuto il salmone affumicato in una bagna di olio evo e succo di limone. Quando le friselle sono bagnate (ma non zuppe), spalmatele con il formaggio e farcitele con una fetta di salmone. Ora tagliate la cipolla rossa a fette e adagiate ciascuna rondella sulle friselle. Servite in tavola.

Friselle con bietole e fagioli cannellini

Una ricetta equilibrata e saporita. Procuratevi: 4 friselle, 300 gr di fagioli cannellini in scatola, 300 gr di bietole, 1 cipolla, sale, pepe e olio evo qb. Fate così: pulite le bietole e lessatele in acqua leggermente salata. Quando le scolate, conservate l’acqua di cottura. Ora passate ai fagioli: scolateli dalla loro acqua e in una ciotola, insaporiteli con un goccio d’olio, pepe nero macinato e un po’ di cipolla tagliata fine. Ora, utilizzate l’acqua di cottura delle bietole per ammollare le friselle, bagnandole per pochi secondi. Ponete le friselle sul piatto e adagiate sopra una foglia di bietola, poi un cucchiaio di fagioli. Passate un filo d’olio e buon appetito!

Friselle con la caponata

Avete avanzato della caponata di verdure? Può diventare il condimento perfetto per le vostre friselle. Fate così: per prima cosa, ammollate le friselle, poi su ognuna, ponete un cucchiaio di caponata fredda. Spolverate con un pizzico di sale e pepe macinato e condite con un filo di olio evo.

Friselle al tonno

Il tonno crudo marinato può essere un condimento sfizioso per le friselle. Procuratevi: 4 friselle, 500 gr di tonno, succo di limone, olio evo, sale e pepe qb. Per prima cosa, preparate la tartare di tonno, tagliando il filetto finemente e poi marinandolo con un’emulsione di succo di limone e olio evo. Poi bagnate le friselle e conditele con qualche cucchiaio di tartare di tonno, terminando con del sale e del pepe fresco macinato.

Friselle macedonia

Friselle… dolci! éerché no? Potete servirle come fine pasto. Procuratevi: 4 friselle, frutta fresca di stagione (quella che avete a disposizione), crema al mascarpone, qualche fogliolina di menta fresca, zucchero qb. Fate così: ammollate le friselle in acqua e zucchero (basteranno 3 cucchiai per una ciotola da insalata). Spalmate le friselle con uno strato abbondante di crema al mascarpone (trovate qui la ricetta) e poi sopra aggiungete la macedonia di frutta fresca tagliata a piccoli tocchetti. Guarnite infine con due foglioline di menta fresca.

Come usare la polpa di granchio in cucina

Come usare la polpa di granchio in cucina

La polpa di granchio è un ingrediente delizioso, ma spesso poco conosciuto e utilizzato in cucina. Ecco qualche ricetta che vi può dare lo spunto per ottimi piatti un po’ insoliti

Dal gusto deciso, la polpa di granchio è un ingrediente che di sicuro si fa notare in qualsiasi ricetta. Se non avete mai provato a utilizzarla, l’estate è il momento giusto per sperimentare, cucinandola in diverse declinazioni, dall’antipasto ai primi, come l’insalata di patate, avocado e polpa di granchio  o i garganelli con polpa di granchio o, ancora, le polpettine di granchio.

La polpa di granchio la si può trovare già confezionata in scatola, oppure la si può estrarre direttamente dal crostaceo: per questa manovra ci vuole un po’ di dimestichezza, ma con il nostro tutorial, che trovate in gallery, non è impossibile. Qui sotto, invece qualche ricetta sfiziosa che comprende questo ingrediente.

Scrigni di avocado con polpa di granchio

Questo è un antipasto davvero originale con cui aprire una cena. Procuratevi: 300 gr di polpa di granchio in scatola, 2 lime, 2 avocado maturi, 2 cucchiai di maionese, pepe bianco, olio evo e sale qb. Fate così: partite dagli avocado: tagliateli a metà, togliete il nocciolo, spellateli. Ora in una ciotola alla polpa del granchio precedentemente sgocciolata, unite il succo di lime, i cucchiai di maionese e del pepe, con un goccio di olio evo. Mescolate bene e poi riempite gli avocado.

Tartine alla polpa di granchio

Le tartine sono sempre un’ottima idea come antipasto. Per queste tartine, vi occorrono: 300 gr di polpa di granchio (anche in scatola va bene), 1 cucchiaio di Sherry, 1 cucchiaio di farina, 1 tuorlo d’uovo, 250 gr di panna da cucina, 30 gr di burro, fette di pan carrè, sale e pepe qb. Fate così: sgocciolate la polpa di granchio e tagliatela grossolanamente, conditela col cucchiaio di Sherry, sale e pepe e mescolate bene. In un padellino, sciogliete il burro, poi levandolo dal fuoco, aggiungete la farina e mescolate sempre nella stessa direzione. Nel mentre, in una ciotola unite la panna, il tuorlo d’uovo e sbattete vigorosamente; poi unite il composto a quello a base di burro e farina, amalgamando con la frusta a mano. Ripassate il composto sul fuoco per un paio di minuti, mescolando sempre, e poi versate la salsa densa sulla polpa di granchio, amalgamando il tutto. Ora prendete le fette di pan carrè, tagliatele a triangolo e tostatele, quindi farcitele con il composto ottenuto.

Risotto alla polpa di granchio

Questo risotto può essere afrodisiaco, quindi ve lo consigliamo per una cena romantica. Le dosi sono per due persone. Vi occorrono: 120 gr di polpa di granchio in scatola, 100 gr di pomodorini, 160 gr di riso, ½ porro, 250 ml di brodo vegetale, 1 spicchio d’aglio, 1 noce di burro, ½ bicchiere di spumante, 1 cucchiaio di mascarpone, sale, olio evo e paprika dolce qb. Fate così: fate appassire in casseruola con la noce di burro il porro tagliato a fettine. Poi mondate i pomodorini e tagliateli a tocchetti. In una padella a parte, fate imbiondire l’aglio con l’olio, i pomodorini e la polpa di granchio scolata. Nella casseruola dove avete cotto i porri, aggiungete il riso, fatelo tostare, poi sfumate con lo spumante, quindi coprite con il brodo e fate cuocere. Aggiustate di sale. Prima di ultimare la cottura, aggiungete la polpa di granchio con i pomodorini al risotto, mantecate con il mascarpone e aggiungete la paprika. Mescolate bene affinché tutti gli ingredienti si amalgamino e servite ben caldo.

Spaghetti alla polpa di granchio

Un primo davvero veloce, ma ricco di gusto. Vi occorrono: 400 gr di spaghetti, 200 gr di polpa di granchio in scatola, ½ bicchiere di vino bianco, 150 ml di salsa di pomodoro già pronta, 100 ml di panna da cucina, 5 foglie di basilico, 4 cucchiai di olio evo, sale e pepe qb. Fate così: in una padella fate rosolare la polpa di granchio sgocciolata e sminuzzata con dell’olio evo, poi sfumate con il vino e fate evaporare l’alcool. A questo punto, aggiungete la salsa di pomodoro e la panna da cucina e mescolate. Aggiustate di sale e pepe. Nel mentre, lessate gli spaghetti. Quando la pasta è al dente, finite la cottura nella padella con il condimento, aggiungendo un mestolo di acqua di cottura. Fate rapprendere bene il tutto e servite caldi, aggiungendo le foglie di basilico.

La novità dell’estate 2020 dell’AtelieReale: il Gelato Reale

La novità dell’estate 2020 dell’AtelieReale: il Gelato Reale

Un nuovo progetto per lo chef Giampiero Vivalda e l’AtelieReale dell’Antica Corona Reale. Una fresca creazione per l’estate 2020: il Gelato Reale, 12 gusti tra creme e sorbetti

Il progetto riflette la ricerca quasi maniacale di materia prima fatta di eccellenze della gastronomia italiana.

Un importante lavoro di squadra, pianificato e costruito durante il periodo di quarantena assieme al sous-chef Christian Conidi, la pasticciera Elisa Fornasiero e il pastry chef dell’AtelieReale Luca Zucchini.
«Abbiamo sempre fatto il gelato», spiega lo chef Vivalda. «Ci mancava un approccio, diciamo, più onnicomprensivo: per questo ci siamo affinati confrontandoci con il maestro gelatiere Palmiro Bruschi, ci siamo appassionati alla lavorazione “antica” e abbiamo iniziato una ricerca specifica e rigorosissima della materia prima, per ottenere un prodotto all’altezza della nostra ristorazione».

La produzione del gelato viene fatta nella classica Carpigiani: per le creme, utilizzano uova da allevamento a terra, Latte Piemontese fresco e in polvere e panna fresca da centrifuga delle Latterie Inalpi, da filiera certificata piemontese. 

Per la preparazione dei sorbetti, si utilizza Sparea, l’acqua minerale di pura sorgente alpina che sgorga nella Val Pellice, nel cuore delle Alpi Cozie, frutta fresca e zucchero. 

Per chiudere il cerchio delle eccellenze, Vivalda ha trovato nel cioccolato Domori e nel caffè Lavazza i giusti partner per la produzione del Gelato Reale, il cui ulteriore segreto qualitativo è la mantecatura giornaliera (eseguita ogni pomeriggio per il giorno seguente) e la conservazione in pozzetti a glicole (tipologia di carapina termoregolata) che garantiscono uniformità della temperatura all’interno del vano refrigerato assicurando così una perfetta spatolazione del gelato.

Dodici i gusti, sei gelati a base crema e sei sorbetti alla frutta, che sono il risultato di molteplici incontri con piccoli produttori piemontesi e no, in grado di coltivare quantità molto piccole di prodotto o frutta, specie storiche e rarissime. I gusti in questo modo seguiranno la stagionalità e le proposte del mercato. Infatti chef Vivalda ci tiene a precisare che «la selezione della materia prima richiede un certo tempismo, e non esistono regole se non la scelta in base alla maturazione. Un po’ come si fa con i Sauternes, una vendange par tri, ovvero una vendemmia in fasi successive cogliendo l’uva solo se giunta alla maturazione perfetta. In alcuni casi, per avere il gusto compiuto, abbiamo assemblato varietà diverse dello stesso frutto: come per la fragola, rimanendo nella metafora enologica, abbiamo studiato un assemblaggio di fragole, dove ogni percentuale di uva scelta conferisce gusto, colore e aroma».

Il Gelato Reale è anche un luogo fisico: sul lato esterno dell’AtelieReale è stato progettato il Giardino delle Rose, suggestivo pergolato ideato dall’architetto Peirone, con tavoli ai quali poter ordinare, oltre a 12 gusti di gelato, 3 speciali coppe-composizione in abbinamento ad altrettanti distillati, vini passiti o Barolo Chinato.

I 6 gusti creme 

Gelato al Cioccolato Chuao 75%
Gelato al Pistacchio di Bronte “Feudo di San Biagio®” Agrimontana
Gelato alla Nocciola Piemonte IGP Tonda Gentile delle Langhe Trilobata Agrimontana
Gelato alla Vaniglia Bourbon del Madagascar
Gelato al Fior di panna INALPI
Gelato al Caffè Kafa Lavazza

I 6 sorbetti 

Sorbetto al Fico Fiorone nero di Terlizzi
Sorbetto al Limone di Noli
Sorbetto alla Pesca Tabacchiera dell’Etna
Sorbetto all’Albicocca di Valleggia
Sorbetto Fragola di Tortona, Mara dei Boschi e Valle Pesio
Sorbetto alla Ciliegia di Pecetto

Orario: dalle 16 alle 23, tutti i giorni tranne il mercoledì.
Servizio ai tavoli del Giardino delle Rose, con prenotazione obbligatoria allo stesso numero del ristorante (tel. 0172 474132)

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