Tag: ricette farro

Agriturismo e non solo: 20 indirizzi in Italia

Agriturismo e non solo: 20 indirizzi in Italia

Tra ulivi e vigneti, nell’hortus conclusus, in fattoria. La vacanza ideale è in un’azienda agricola, meglio se biologica e con piscina. Venti indirizzi in tutta Italia

Di una cosa siamo certi, anche senza consultare le ricerche che, tra l’altro, confermano un sentimento comune: dopo mesi di lockdown e coprifuochi, abbiamo bisogno di stare nella natura. Ma anche di evitare i luoghi affollati e di mantenere le distanze di sicurezza. Pensando alle prossime e imminenti vacanze (ci auguriamo!), basta un rapido calcolo mentale per capire che agriturismi, locande e foresterie tra campi e filari sono una soluzione ideale per questo momento.

Cosa ci aspettiamo? Cibo buono e genuino, preparato con i prodotti dell’azienda agricola annessa, quindi frutta, verdura cresciuta nell’orto, uova del pollaio, conserve fatte in casa, vino e olio della tenuta. Non basta, ci vogliono spazi all’aperto per il relax, camere semplici ma graziose, letti comodi, lenzuola soffici, e tante piccole attenzioni.

Agriturismi e non solo: 20 indirizzi in Italia

Ci rendiamo conto che non è facile scovarli senza l’aiuto di guide e stelle che fanno brillare ospitalità e cucina. Avvalendoci della nostra esperienza diretta e di quella dei nostri corrispondenti di fiducia, abbiamo scelto venti indirizzi, uno per ogni regione, che riassumono tutte queste caratteristiche.

Borgo Merlassino e La Raia
NOVI LIGURE (AL), PIEMONTE
Una tenuta biodinamica di 180 ettari dove si producono tre tipi di vino Gavi, due di Piemonte Barbera, tre varietà di miele, cereali antichi a rotazione e si alleva una mandria di vacche fassone allo stato brado. Nel punto più panoramico di questo microcosmo bucolico c’è Borgo Merlassino, un agriturismo con quattro appartamenti di design ricavati in un’antica cascina e, a dieci minuti, la locanda La Raia con altre dieci camere, due appartamenti, una mini spa e il ristorante a cura di Tommaso Arrigoni, chef del ristorante milanese stellato Innocenti Evasioni.

La locanda La Raia, in Piemonte

Masseria Moroseta
OSTUNI (BR) PUGLIA
Sapete fare gli gnocchi con fave, pecorino e limone? E la mousse al cioccolato e nespole? Sono due ricette che si imparano alle lezioni di cucina per gli ospiti usando frutta e verdura della masseria. Per il resto, potete rilassarvi nel giardino o nell’uliveto secolare che circonda questa struttura moderna e raffinata con vista sul mare.

Castello di Buttrio
BUTTRIO (UD), FRIULI-VENEZIA GIULIA
La scelta è tra un’elegante country house nel castello di impianto duecentesco e l’agriturismo tra le vigne. Un progetto che conserva la storia ma è sempre al passo dei tempi, un luogo dove giocare a scacchi, leggere, bere un Ribolla gialla o un Sauvignon riserva, ma anche lavorare (con wi-fi efficiente) in un paesaggio bucolico: sotto il glicine, davanti al camino, in una camera affacciata sui Colli Orientali del Friuli.

Cascioni Eco Retreat
ARZACHENA (OT), SARDEGNA
Sarà come essere soli, ma con i servizi di un cinque stelle: ogni suite ha giardino e piscina privati tra gli ulivi, a pochi chilometri dalle spiagge della Costa Smeralda. Una vacanza qui aiuta a ristabilire uno stile di vita sano: yoga, terapie termali biologiche, prodotti dell’orto e attività nella natura, come canoa e birdwatching nella riserva di Saloni, proprio davanti.

il Cascioni Eco Retreat appena inaugurato sulla strada tra Porto Cervo e Baia Sardinia (ph Antonio Saba)

Il Cannito
CAPACCIO (SA), CAMPANIA
Quattro camere semplici e spaziose tra le ginestre e la macchia mediterranea, vicino ai templi di Paestum e alla costiera cilentana: non temete la folla, sarete isolati e tranquilli. Dopo la giornata tra la terrazza e la piscina, ci si siede a tavola per un’autentica esperienza campana: dall’olio extravergine di oliva alla mozzarella di bufala, dai fichi bianchi alle alici di Menaica, agli scialatielli freschi fatti in casa, mettete alla prova la famosa (e salutare) dieta mediterranea, a chilometro zero.

Foresteria San Calisto
POPOLI (PE), ABRUZZO
«Non tutti quelli che vagano sono smarriti», scriveva J.R.R. Tolkien. Una frase che capisce bene chi arriva a Valle Reale senza aspettative: la sensazione è di aver trovato il posto dove soddisfare più passioni contemporaneamente, il vino, la natura (siete nella regione più verde d’Europa), la buona accoglienza. Le due grandi camere e la suite della foresteria sono la base per esplorare tre parchi (Gran Sasso e Monti della Laga, Majella e Sirente Velino) e si possono prenotare solo a patto di degustare il Montepulciano d’Abruzzo che nasce dai vigneti proprio là intorno, a 350 metri sul mare e abbracciati dalle montagne.

La colazione alla foresteria San Calisto, in Abruzzo: torte e pane fatti in casa, e prodotti locali.

Il Dominio di Bagnoli
BAGNOLI DI SOPRA (PD), VENETO
Tra Padova, i Colli Euganei e Venezia, una proprietà di oltre 600 ettari, all’interno della quale si trovano i tre appartamenti in stile country dell’agriturismo, la millenaria cantina benedettina e Villa Widmann-Borletti, con i suoi magnifici giardini all’italiana e quarantadue statue rococò di Antonio Bonazza. Le giornate trascorrono tra i vigneti, la piscina, una degustazione di vino, un barbecue o un volo in Piper su Venezia e la Laguna (l’eliporto è nella tenuta).

Il Dominio di Bagnoli vicino a Padova, in Veneto.

Tenuta Santi Giacomo e Filippo
LOCALITÀ PANTIERE (PU), MARCHE
Un borgo del Settecento abbandonato e recuperato come azienda agricola non intensiva e albergo diffuso, con camere e suite ricavate in case coloniche affacciate sulle vigne e sui campi biologici. L’unico
impegno richiesto è il relax, nella spa e al ristorante tra querce secolari e davanti a tre laghi. La cucina è regionale, vini e birre sono di produzione propria.

Maso Bäckerhof
MONGUELFO-TESIDO (BZ), ALTO ADIGE
La prima cosa bella è la posizione: un altopiano nel cuore della Val Pusteria, tra Brunico e Dobbiaco. Poi la cura dei cinque appartamenti in legno locale e stile contemporaneo. E che dire dei coniglietti che saltellano in giro? Sono la gioia dei bambini. Dal maso partono bellissime escursioni, per esempio al Lago di Braies.

Le Moulin des Aravis
PONTBOSET (AO), VALLE D’AOSTA
La famiglia Gontier accoglie gli ospiti in una green house con impianti ecologici e quattro camere in legno. Il menù fisso cambia ogni giorno in base a quel che arriva dall’azienda agricola (patate, segale, piccoli frutti e orto), ma il risotto funghi e mirtilli non manca mai. A colazione, uova prese nel pollaio, torte, pane e marmellate fatte in casa, lamponi appena colti (eroicamente a mano), nella ripida valle di Champorcher. Ha anche una piccola spa, con sauna, idromassaggio e doccia emozionale da prenotare tutta per sé.

Baglio Occhipinti
VITTORIA (RG), SICILIA
Muri e muretti a secco, le vigne di cerasuolo, il carrubo e il gelso rosso: ecco  a voi la campagna ragusana, dove sembra tutto uguale da secoli, anche il frinire delle cicale in estate e il budino alla mandorla servito sulla foglia di limone. Eppure si vede la mano attuale della proprietaria Fausta Occhipinti, architetto del paesaggio che ha creato un sistema di orti e giardini connessi, una piscina in mezzo all’agrumeto e interni che sono un mix di antico e design.

La cucina del Baglio Occhipinti, a Vittoria, nel Ragusano; i canestri sono pieni di frutta e verdura raccolti nell’hortus conclusus.

Agriresort Poggio Casciano
PONTASSIEVE (FI), TOSCANA
Sulle colline vicino a Firenze, il soggiorno nell’elegante villa rinascimentale è verde, a 360 gradi: tutt’attorno, il giardino all’italiana disegnato da Pietro Porcinai (uno dei più importanti paesaggisti italiani del Novecento), un boschetto secolare (con tavolini sparsi per stare al fresco e all’ombra) e i vigneti a perdita d’occhio. Una volta lì, non avete voglia di muovervi? L’azienda vitivinicola sostenibile comprende una locanda, l’enoteca e organizza tour di degustazione e lezioni di cucina. Le giornate volano.

Poggio alle Vigne di Lungarotti
TORGIANO (PG), UMBRIA
In uno dei «borghi più belli d’Italia» tra Perugia e Assisi, un casolare del Seicento è stato trasformato in un agriturismo con dieci appartamenti curati in ogni dettaglio e una piscina panoramica. Il paesaggio è quello delle colline umbre coperte di ulivi e vigne, a cui sono dedicati due musei. In tutto sono 250 ettari, da cui nascono 29 etichette che fanno della cantina della famiglia Lungarotti una delle 34 migliori d’Italia secondo Wine Spectator Operawine 2021. Si mangia all’Enoteca o all’Osteria del Museo.

La Corte degli Angeli
RONCOLE VERDI (PR), EMILIA-ROMAGNA
Ricordate il film Novecento di Bernardo Bertolucci? La cascina laboriosa dove si svolgevano molte scene, nel Parmense, è diventata un agriturismo con sette camere accoglienti e curate intitolate ai protagonisti del film. Parte dei terreni dell’azienda agricola intorno sono stati rinaturalizzati creando zone umide per la sosta degli uccelli migratori e aree di macchia-radura per il ripopolamento della selvaggina.

Locanda Settimo Cielo
LUBRIANO (VT), LAZIO
Un casale con sette camere e piscina vicino Civita di Bagnoregio dove si è accolti da due famiglie – Alessandra e Patrizia più Pietro e Andrea – che hanno scelto questo luogo come progetto di vita. Nei saloni si respira uno stile contemporaneo dal sapore vintage dove le opere d’arte s’integrano perfettamente. La colazione è fatta in casa, ed è sempre diversa grazie all’orto. Ecosostenibile, aperto anche agli animali, è un posto di incontro e ispirazione, ideale per matrimoni e corsi.

Tenuta de l’Annunziata
UGGIATE-TREVANO (CO), LOMBARDIA
I tre fratelli Guffanti, tutti under 30, hanno ampliato la fattoria di famiglia con un bosco bioenergetico di 13 ettari, il più grande d’Europa, dove l’ecodesigner Marco Nieri ha tracciato un percorso benessere individuando quaranta alberi con proprietà curative per varie patologie, sotto i quali sedersi per riceverne i benefici. Sempre nel bosco si fanno meditazione e massaggi olistici, si legge nelle tre casette in legno con libri e book crossing. Carne, latte, piccoli frutti, erbe per le tisane provengono dall’azienda agricola intorno. Le camere sono ventuno.

Tiny House Blimunda
RIALTO (SV), LIGURIA
Ci vuole occhio e buon gusto per trasformare un posto selvaggio in un ritiro poetico e confortevole, e la fotografa Monica Vinella con il marito Giacomo Pedersoli hanno realizzato una microcasa (con cucina) in mezzo a un uliveto sulle prime colline di Finale Ligure. È arredata con oggetti e mobili acquistati nei mercatini o in viaggio e restaurati nei momenti di pausa dal lavoro. La verdura bio si compra nello spaccio della tenuta, la bella spiaggia del Castelletto è a dieci chilometri. IG @tinyhouse_blimunda

Masseria Grande
MONTECILFONE (CB), MOLISE
Marina De Prado e Marco Liberatore gestiscono un piccolo albergo con ristorante in mezzo a 70 ettari di campi coltivati a frumento e tintilia, il vitigno autoctono. «Abbiamo un bellissimo giardino, con un viale di ciliegi, amarene, mandorli e cespugli di salvia e rosmarino, e poi ulivi a perdita d’occhio», dice il signor Liberatore. Si usa tutto per preparare la prima colazione, e in cucina dove è all’opera il cuoco Lorenzo Di Bello, ventisette anni. Le camere sono dieci, di cui sei attorno alla piscina. Per chi viaggia in auto è una tappa idilliaca, a metà strada tra il Nord e le spiagge del Salento.

Fontana di Vite
MATERA, BASILICATA
Fausta e Gianlorenzo Bolettieri hanno realizzato il sogno dei genitori: un’azienda agricola e turistica insieme. Lui si occupa dei campi e dell’uliveto, lei dell’ospitalità nella masseria in pietra bionda con la corte e la chiesetta. Ci si sveglia in campagna, in camere moderne e luminose con giardinetto privato (al momento sono venti). Tra aiuole di fiori spontanei c’è la piscina con un’installazione di Peter Schuyff che ha trascorso il lockdown in masseria invece di rinchiudersi in città. La collezione d’arte è in progress, grazie ai programmi di residenza d’artista. La cucina è tipica lucana, fatta con olio e farina e altri prodotti a chilometro zero. Lezioni di cucina su richiesta.

Tenute Pacelli
MALVITO (CS), CALABRIA
Un casino di caccia del Settecento, una cantina e un patio, una quercia secolare e intorno distese di vigne biologiche di magliocco dolce e di merlot. In questo panorama bucolico, nella campagna di Malvito, la famiglia Pacelli riceve gli ospiti in tre appartamenti ristrutturati con travi a vista e arredi antichi, prepara ricche colazioni con marmellate biologiche e pane fresco, propone degustazioni.

» Crostata morbida di susine

Misya.info

Unite zucchero, farina, buccia di limone e lievito in una ciotola, aggiungete il burro e iniziate a lavorare, quindi incorporate anche le uova: otterrete un composto molto morbido e appiccicoso, un po’ una via di mezzo tra una frolla vera e la pastella di una torta.

Lavate le susine e tagliatele a spicchietti, eliminando il nocciolo.

Mettete l’impasto nello stampo rivestito di carta forno e cercate di livellarlo il più possibile, con il dorso di un cucchiaio o con le mani inumidite.
Decorate con le prugne, spolverizzate con lo zucchero e cuocete per circa 45-50 minuti o fino a doratura, in forno statico preriscaldato a 180°C.

La crostata morbida di susine è pronta, lasciatela raffreddare prima di servirla.

Chi sono gli chef nominati “Cavaliere della Repubblica”?

Chi sono gli chef nominati "Cavaliere della Repubblica"?

La Nazionale italiana è stata ricevuta dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per grandi onorificenze. Domanda spontanea: ci sono Cavalieri della Repubblica tra gli chef?

Tempo di vittorie per l’Italia – tanto da essere riconosciuti dallo Stato ufficialmente. Venerdì 16 luglio, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito “motu proprio” onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana ai giocatori e allo staff della Nazionale in segno di riconoscimento dei valori sportivi e dello spirito nazionale che hanno animato la vittoria italiana al campionato europeo di calcio UEFA Euro 2020. Gli Azzurri hanno vinto gli Europei 2020 battendo l’Inghilterra allo stadio di Wembley la scorsa domenica, riportando in Italia la coppa che non vincevamo dal 1968. Un’occasione che ha regalato la ribalta internazionale al nostro Paese con grande soddisfazione e orgoglio. Andiamo nel dettaglio: il Capo dello Stato ha conferito  le alte onorificenze di Grande Ufficiale a Roberto Mancini (Ct della squadra), di Commendatore a Gabriele Oriali (Team Manager) e a Gianluca Vialli (Capo Delegazione). Alla squadra, invece, nomina di Ufficiale al capitano Giorgio Chiellini e di Cavaliere al merito della Repubblica a tutti i giocatori titolari e alle riserve. In questo clima di grande soddisfazione, ci siamo posti la stessa vostra domanda: chi sono gli chef nominati Cavaliere della Repubblica?

Gli chef nominati Cavaliere della Repubblica da Sergio Mattarella

Com’era già accaduto nel 1986 a Gualtiero Marchesi da Francesco Cossiga o nel 2013 a Niko Romito da Giorgio Napolitano, diversi sono gli chef che possono vantare la nomina di Cavaliere al merito della Repubblica – un’onorificenza riconosciuta  “per ricompensare benemerenze verso la nazione nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia e nell’impegno di attività svolte a fini sociali, filantropici e umanitari”. Focalizziamo sull’operato dell’attuale Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e ve ne presentiamo ben 5:

Franco Pepe

Il famoso pizzaiolo è addirittura stato nominato due volte dal nostro il Presidente della Repubblica due volte: la prima volta nel 2019 per “benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo della gastronomia, dove ha saputo risollevare, con il suo progetto Pepe in Grani, le sorti di un territorio”, la seconda nel 2020 per l’impegno svolto durante l’emergenza del Coronavirus. Congratulazioni bis!

Franco Pepe (ph Enza Martinisi)

Rosalia Lo Scalzo

Nel marzo 2020, è stata nominata la chef Rosalia Lo Scalzo, originaria di Bivona, da 15 anni operativa nelle ambasciate, prima in Brasile e poi in Germania.

Francesco Mazzei

Nel gennaio 2021, è stato premiato l’impegno dello chef calabrese Francesco Mazzei, che ha conquistato Londra a colpi di prodotti tipici italiani come la ‘nduja serviti nei suoi tre ristoranti (Sartoria a Savile Row, Fiume a Battersea e Radici a Islington).

Patrizia Guerzoni Barbieri 

A dicembre 2020, è stata la volta della famosa chef calabrese Patrizia Guerzoni Barbieri, nominata Cavaliere come “tassello preziosissimo dell’esperienza imprenditoriale e familiare della famiglia Barbieri”.

Accursio Capraro

E’ stato nominato Cavaliere pochi mesi fa lo chef siciliano Accursio Craparo, nel corso di una breve cerimonia presso il Palazzo del Governo di Ragusa.

Congratulazioni a tutti e… voi ne conoscete altri?

Proudly powered by WordPress