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» Fiori di zucca in padella

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Pulite la cipolla e affettatela sottilmente, quindi pulite anche i fiori di zucca (potete usare anche i fiori di zucchina) eliminando la base e il pistillo e lavandoli sotto acqua corrente.

Fate appassire per bene la cipolla con l’olio in una padella antiaderente, quindi unite i fiori, salate (e, se volete, pepate) e fate cuocere a fuoco vivo per qualche minuto, girando ogni tanto.

Tutto qua: i fiori di zucca in padella sono pronti, aggiungete le mandorle a lamelle (volendo potete tostarle leggermente in padella prima di aggiungerle) e servite.

Trentino: i tour gastronomici da fare in e-bike

Trentino: i tour gastronomici da fare in e-bike

Mangiare a chilometro zero. Anzi no: a calorie zero. Perché di chilometri se ne fanno parecchi, ma in modo ecologico e salutare in sella a una e-bike. Un tour montano che è un piacere per occhi e palato

Un tour che più che a chilometro zero, potremmo chiamare a calorie zero! Dove si pedala tanto (ma con un aiutino) per degustare i prodotti del territorio

Tutti in bici, anzi in e-bike

Si chiama Kilometrozero bike tour, l’itinerario nato in Trentino nella zona di Comano, chiamata anche Valle Salus grazie alle sue antiche terme di origine romana, dove il trend delle e-bike (mountain bike con pedalata assistita) sta davvero conquistando tutti, anche i meno sportivi.

Pedalando su delle comode e-bike di ultima generazione per circa 50 km si può godere della meraviglia dei paesaggi montani, con scorci molto diversi tra loro, dalle Dolomiti del Brenta, ai canyon sul torrente Limarò, fino alle ampie vallate dell’altopiano di Comano con i suoi borghi dipinti.

Il percorso KilometroZero bike tour.
Il percorso KilometroZero bike tour.

A ogni tappa un prodotto locale diverso

Tramite un voucher acquistabile all’ufficio dell’APT di Comano si possono prenotare 4 tappe gastronomiche a scelta tra le varie proposte, per un percorso personalizzato secondo i propri gusti.

Il consiglio è di pernottare in un Agriturismo o B&B dove si affittano e-bike (come al Garnì Lilly) e partire la mattina seguente alla volta dell’Agritur Il Ritorno di San Lorenzo in Banale o alla Locanda Fiore di Poia.
Qui si possono degustare un tagliere di formaggi locali e la ciuìga: la tipica salsiccia, orgoglio Slow Food della vallata, che in origine era un vero e proprio alimento della tradizione contadina, fatto con gli scarti di lavorazione del maiale e con l’aggiunta di rape per darne più volume, per poi essere leggermente affumicato. Oggi per fare questo salume si usano invece le parti più nobili del maiale, per un prodotto d’eccellenza.
La ciuìga può essere mangiata in versione stagionata, tagliata a fette come un salame, oppure gustata nella versione “fresca” e bollita, accompagnata da patate lesse, rigorosamente della varietà Montagnine del Lomaso, oppure dalle patate viola, anch’esse tipiche della zona.

Il nostro consiglio è di non saltare la tappa da Agrilife, un’azienda agricola dove si coltivano piccoli frutti e producono confetture con abbinamenti originali come fragole e menta o si utilizzano bacche poco conosciute come l’aronia.
Ma il vero motivo per fermarsi qui sono i docilissimi asini che vi accoglieranno, allevati per il latte d’asina a uso cosmetico.

Attraversando diversi piccoli e incantevoli villaggi, tra cui Balbido, chiamato anche Il paese dipinto, per i suoi murales sulle facciate delle case, si raggiunge Rango, uno dei borghi più belli d’Italia e famoso per i suoi mercatini di Natale.
Qui si può assaggiare la squisita torta di noci del Bleggio all’Osteria Il Catenaccio.

La ricompensa di questa giornata sportiva non potrà che essere un bel gelato fatto con latte di montagna, alla gelateria M’Ami di Comano. Un coraggioso progetto nato dall’idea di tre giovani che sono partiti con tre mucche e un piccolo negozio fronte strada, e che poco dopo, visto il successo, sono riusciti a realizzare un bellissimo locale dove gustare i gelati di produzione propria.

Questo tour gastronomico in bici può essere la soluzione perfetta per unire un po’ di sano sport alla scoperta delle bontà locali, e cosa non trascurabile… il bilancio delle calorie a fine della giornata sarà zero!

Ventresca di tonno: sai cos’è e come usarla?

Ventresca di tonno: sai cos'è e come usarla?

La ventresca di tonno è la parte del pesce più pregiata e saporita che può diventare protagonista di numerose ricette. Ecco un po’ di idee per preparare primi, secondi e finger food

La ventresca è una delle parti più nobili del tonno, si ricava dai muscoli del ventre – sempre più grassi e morbidi – e viene venduta a filetti. Si può consumare fresca o conservare sott’olio di oliva e si presta a dare vita a numerose ricette.

Dal momento che è una parte abbastanza grassa del tonno, in quasi tutte le ricette – sopratutto quelle in cui si consuma fresca – si tende a sgrassare la ventresca. Ideali sono quindi le cotture alla brace o sulla piastra.

Le ricette con la ventresca

Questa pregiata parte del tonno, come detto, è utilizzata in moltissime ricette. Dai primi piatti ai secondi, passando per i finger food,

Partiamo con degli spaghetti con la ventresca, pasta veloce da fare (bastano 15 minuti) e perfetta da portare in tavola nel periodo estivo. Sempre in tema di primi piatti e di spaghetti, questa parte pregiata del tonno diventa un ingrediente prezioso da aggiungere alla pasta alla carrettiera, specialità siciliana. Da provare anche l’abbinamento con degli sformatini di riso in zuppetta di pomodoro o in un pasticcio con ditalini e melanzane.

Per chi ama particolarmente l’agrodolce, la ventresca diventa ingrediente pregiato per fare un trancio di pesce con spinaci, uvetta e pinoli o con del prosciutto crudo per un ottimo incrocio “mare e monti”.

Dei secondi piatti sfiziosi con la ventresca di tonno, da provare sopratutto in estate per il loro gusto fresco e leggero, sono delle focaccine con la cipolla, un panino arabo abbinato al pesce spada o dei tortini di riso con ventresca, mozzarella e pomodoro.

E per chi ha voglia di un aperitivo molto particolare a base di ventresca? Una barchetta di ananas con avocado, delizia per la vista e per il palato.

Scoprite nel tutorial altre curiosità e altri consigli per preparare la ventresca

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