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Chi è Mauro Uliassi, lo chef stellato ospite a MasterChef 13

La Cucina Italiana

MasterChef 13 in dirittura di arrivo e Mauro Uliassi è ospite scelto per l’esterna. Scopriamo di più sullo chef stellato marchigiano.

Infatti, sono momenti decisivi, questi, per i cinque cuochi amatoriali impegnati nel penultimo round del cooking show. Questa sera Antonio, Eleonora, Michela, Niccolò e Sara faranno un passo ulteriore in direzione del traguardo, che comincia a intravedersi. Per loro si apriranno le porte della cucina di un ristorante tre stelle Michelin: gli aspiranti chef, nella prova in esterna più impegnativa, potranno cucinare ai fornelli del ristorante Uliassi, dello chef Mauro Uliassi, a Senigallia, in provincia di Ancona.

Chi è Mauro Uliassi?

Mauro Uliassi è uno dei più grandi chef italiani, e la sua abilità è stata confermata da tre stelle Michelin (l’ultima del 2019), 5 cappelli Espresso, 3 forchette del Gambero Rosso. Con la sua cucina esprime la sua personalità, la creatività e il suo grande amore per il mare. Nato a Senigallia nel 1958, dopo la scuola alberghiera ha esplorato il mondo della ristorazione facendo diversi stage in Italia e in Europa. Un’esperienza che gli è servita per conoscere altri cuochi, le loro proposte e i loro segreti, di cui ha saputo fare tesoro. Ha anche insegnato per 15 anni alla scuola alberghiera di Senigallia, trasmettendo la sua passione ai giovani allievi.

Nel 1990, insieme a sua sorella Catia, ha aperto il ristorante Uliassi, sul lungomare di Senigallia, tra il porto canale e la spiaggia, con una vista mozzafiato sul mare. Presto diventato un punto di riferimento per chi ama la cucina di qualità, Uliassi è un locale che propone piatti semplici e contemporanei, ma al tempo stesso innovativi. La sua cucina si fonda sulle tradizioni della riviera adriatica, ma è arricchita dalle contaminazioni e dalle influenze che Mauro Uliassi ha assimilato nei suoi viaggi e dalle sue esperienze. Il mare è la sua fonte di ispirazione principale, ma anche la selvaggina e i prodotti del territorio marchigiano, come la pesca saturnia, hanno un ampio spazio nella sua cucina.

Ogni anno, Mauro Uliassi presenta dieci piatti inediti, che si affiancano alle sue proposte classiche. Tra i suoi piatti più celebri, la scarpetta di brodetto, un pezzo di pane che intinge in un sugo di pesce concentrato, il cremoso di mozzarella, con acciughe, basilico, pomodori canditi e capperi fritti, la tagliatella di seppia e pesto di alga nori (un’idea nata dopo una visita a El Bulli di Ferran Adrià). E ancora, gli spaghetti affumicati con vongole e datterini alla griglia, rivisitazione del classico piatto di mare, e il gambero rosso, con acqua di limone, basilico e melone, in un contrasto di sapori. Ma Uliassi è riuscito a rendere gourmet anche la pasta in bianco, preparata con aringa dissalata e fumetto di pesce (qui la ricetta).

Lo chef è anche un autore di libri di cucina, in cui racconta la sua filosofia culinaria, le sue ricette e le sue storie. Ha pubblicato Sidecar nel 2005 e Mauro Uliassi incontra/meets Giovanni Gaggia nel 2021. È inoltre un relatore apprezzato nei più importanti congressi internazionali di gastronomia, dove porta la sua testimonianza e la sua innovativa visione.

cibi in bianco
La pasta in bianco da tre stelle Michelin di Mauro Uliassi: la ricetta

Torta di cornetti – Ricetta di Misya

Torta di cornetti

Innanzitutto sciogliete il lievito nel latte appena intiepidito, quindi versatelo sulla farina insieme con zucchero e vaniglia e iniziate a lavorare.

Unite il sale e metà del burro a pezzetti; una volta completamente incorporati unite anche il restante burro, sempre a pezzetti.
Coprite la ciotola con un panno pulito e lasciate lievitare per circa 2 ore o finché non sarà almeno raddoppiato di volume.

Una volta completamente lievitato, riprendete l’impasto: per comodità io l’ho diviso in 2 parti, in modo che fosse più agevole il lavoro, vi suggerisco di fare lo stesso, ma non è obbligatorio.
Stendete il primo pezzo di impasto in una sfoglia abbastanza sottile (3-4 mm) e dividetela a metà in verticale, poi di nuovo a metà in orizzontale e poi nuovamente in obliquo dai due lati, in modo da ottenere 8 spicchi.
Mettete 1 cucchiaino di nutella dal lato largo e arrotolate l’impasto sulla farcitura fino ad arrivare alla punta.
Procedete nello stesso modo per formare tutti gli 8 cornetti e poi analogamente con il secondo pezzo di impasto, in modo da ottenere alla fine un totale di 16 cornetti.

Una volta sagomati tutti i cornetti adagiateli in uno stampo rivestito di carta forno: lo stampo deve essere abbastanza grande da contenerli tutti lasciando un pochino di spazio tra l’uno e l’altro, ma non troppo grande, in modo che dopo la lievitazione si uniscano (il mio forse era leggermente troppo piccolo).
Lasciate lievitare ancora per ancora 1 oretta in un posto caldo e, quando saranno belli gonfi, cuocete per circa 25 minuti in forno statico preriscaldato a 180°C.

La vostra torta di cornetti è pronta, non vi resta che lasciare intiepidire, decorare con zucchero a velo e servire.

Acqua sicura? Buona e fa anche risparmiare

La Cucina Italiana

La carenza d’acqua è una realtà in molte parti del mondo, con la capitale dell’Honduras, Tegucigalpa, che affronta sfide significative. La crescita demografica, l’industrializzazione e l’espansione dell’agricoltura stanno esaurendo le risorse idriche, mettendo a rischio l’approvvigionamento di acqua potabile per molte famiglie. La competizione tra l’agricoltura, l’alimentazione e l’approvvigionamento idrico urbano è diventata un problema serio: urgono soluzioni innovative.

La Commissione del Codex Alimentarius, un organismo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha risposto a questa sfida introducendo nuove linee guida volte a promuovere un uso più efficiente e sostenibile dell’acqua nella produzione e nella lavorazione degli alimenti.

In passato, le raccomandazioni del Codex si concentravano sull’uso di acqua potabile o pulita per garantire la sicurezza alimentare. Tuttavia, considerando le difficoltà legate all’accesso e al costo dell’acqua potabile, il Codex ha sviluppato nuove linee guida che affrontano l’approvvigionamento, l’uso e il riutilizzo sicuro dell’acqua lungo tutta la catena di produzione alimentare.

Acqua: le novità del Codex

La novità più significativa di queste linee guida è l’approccio basato sulla “idoneità allo scopo”. Riconoscendo che i requisiti di qualità dell’acqua variano a seconda del prodotto alimentare e dell’uso previsto, il Codex stabilisce che l’acqua deve essere adatta allo specifico scopo per cui viene utilizzata. Ad esempio, l’acqua utilizzata per la coltivazione di lattuga destinata al consumo crudo può differire da quella utilizzata per la pulizia di patate che saranno cotte prima del consumo.

Un punto chiave di queste linee guida è stato il riconoscimento dell’importanza di considerare diverse fonti d’acqua, come quella di recupero, riciclata, ricircolata o di scarico, valutandone la sicurezza in base all’uso previsto.

L’esempio pionieristico

L’Honduras ha svolto un ruolo pionieristico nell’applicazione pratica di queste linee guida. Nel 2022, con il supporto del Codex, ha ospitato un workshop che ha coinvolto industrie e governo di tutta l’America Latina. Durante l’evento, sono stati testati strumenti decisionali sviluppati dal Joint FAO/WHO Expert Meetings on Microbiological Risk Assessment (JEMRA) per valutare le fonti d’acqua e determinare i livelli di rischio associati.

Successivamente, nel 2023, la SENASA ha organizzato un workshop nazionale per introdurre i funzionari governativi, l’industria e il mondo accademico alle linee guida. Questo workshop ha promosso un cambio di prospettiva, sfidando l’approccio tradizionale che esclusivamente promuove l’uso di acqua potabile. Mirian Bueno, direttrice tecnica per la sicurezza alimentare presso la SENASA, ha notato un cambio di atteggiamento dopo il workshop. Le industrie, consapevoli dei costi associati all’acqua potabile, sono ora più inclini a considerare il riutilizzo dell’acqua dopo una valutazione approfondita dei rischi.

Le linee guida si estendono

Mentre le attuali linee guida del Codex si concentrano sulla produzione di frutta e verdura, è previsto che nel prossimo anno si estenderanno ai settori lattiero-caseario e della pesca. Questa iniziativa non solo promuove la sicurezza alimentare, ma si propone anche di affrontare la crescente scarsità d’acqua e le disparità globali nella sua disponibilità e qualità.

Le linee guida del Codex, sebbene volontarie, offrono uno strumento prezioso per i paesi che affrontano stress idrici crescenti. Con la necessità di gestire l’acqua in modo sostenibile, queste linee guida rappresentano un passo avanti importante nel trovare soluzioni innovative per la conservazione dell’acqua e la sicurezza alimentare globale.

Fonte FAO

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