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» Polpo alla griglia – Ricetta Polpo alla griglia di Misya

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Innanzitutto pulite il polpo (qui trovate la guida) eliminando dalla testa le interiora e l’occhio.

Quindi battetelo su un tagliere con un batticarne, in modo da rendere la carne più tenera.
Mettete a bollire dell’acqua in una pentola capiente e, non appena bolle, calate il polpo: coprite con un coperchio e fate cuocere a fiamma bassa per circa 30 minuti (per verificare la cottura, incidete la base di un tentacolo: se è bianco, è pronto), quindi scolatelo e lasciatelo intiepidire.

Dividete i tentacoli dalla testa e tagliate in pezzi.
Quindi scaldate una bistecchiera, ungetela con olio e arrostite il polpo un paio di minuti per lato.

Il polpo alla griglia è pronto: conditelo a crudo come volete (ad esempio con un filino d’olio e, se necessario, un pizzico di sale e pepe) e servitelo subito.

Ricerche frequenti:

Melanzane: non solo parmigiana! Tantissime ricette per l’estate

Melanzane: non solo parmigiana! Tantissime ricette per l'estate

Fritte, in padella, al forno: ogni scusa è buona per cucinarle, da nord a sud.

Fritte, al forno, in padella, nel sugo, ripiene di carne, di pesce o di altre verdure: le melanzane sono davvero un ingrediente incredibile da portare in tavola, soprattutto in questa stagione in cui se ne trovano tantissime varietà, una più saporita dell’altra. Infinite le ricette in cui si possono trovare, a partire dalle specialità regionali come la caponata e la parmigiana. Resistere alla loro consistenza è impossibile, fatevene una ragione.

Come sceglierle

Le migliori hanno pelle bella soda e lucida, il picciolo verde fresco e non avvizzito. Nessuna macchia sulla buccia, che deve risultare compatta al tatto. Una buccia poco distesa nasconde un ortaggio vecchio, probabilmente pieno di semi che rendono la sua polpa amarognola e piccante.

MELANZANEALFORNO

In forno o fritte?

Il fritto sta alla melanzana come il cacio sui maccheroni, lo sanno tutti. Unica controindicazione per questa modalità di cottura le calorie. Contenere i grassi e ottenere un piatto ugualmente irresistibile si può: sarà sufficiente cuocerle in padelle antiaderenti con una quantità minima di olio, rimescolandole spesso, in modo che ogni pezzetto assorba un poco di condimento, evitando così l’effetto “cartone”. Altra alternativa il forno: potete spennellarle di olio e disporle su un foglio di carta da forno. Avrete fette dalla polpa morbida che si scioglie in bocca.

E ora qualche ricetta dal nostro archivio per portare le melanzane in tavola.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

il bar del Maxxi riparte dalla cultura

il bar del Maxxi riparte dalla cultura

Medïterraneo, il bar ristorante del museo di arte contemporanea progettato da Zaha Hadid, si candida ad essere il locale più cool dell’estate romana

Metti una sera al museo di arte contemporanea, seguita da un aperitivo e una cena all’aria aperta, magari protetti da un igloo di bambù. Tutto questo è possibile a Roma, dove la serata può spostarsi fra le sale del Maxxi, la cui struttura progettata da Zaha Hadid vale già da sola la visita, e il bar ristorante Medïterraneo, che dopo la riapertura post lockdown ha una nuova accattivante veste di spazio culturale.

Non che la visita al museo sia obbligatoria per accedere al bar, tuttavia l’intero progetto va esattamente nella direzione di unire la cultura al piacere di un drink o di una cena fusion: dall’arte all’architettura e al design, dal food & drink alla musica. Il tutto nel magnifico contesto del ristorante-giardino che guarda alla struttura avveniristica progettata da Zaha Hadid, dove lo spazio non manca per collocare i tavoli ben distanziati, oltre ai meravigliosi salottini protetti dalle curiose Homy. Si tratta di strutture di bambù a forma di cupola che ricordano gli igloo, frutto del design dell’azienda toscana Bambuseto, e fatte con bambù proveniente da un bosco della Versilia. Ogni Homy ha un diametro di 5 metri e ospita tra tavolini e sedute fino a 4/5 persone, perfettamente distanziate. Inoltre le Homy sono autonome anche per preparare dei drink fai da te. All’interno delle Homy, infatti, su ogni tavolo saranno presenti i kit con tutta la selezione da bere, così il cliente avrà tutto l’occorrente per prepararsi il drink in autonomia, senza bisogno di ordinare, eccetto il ghiaccio che viene rifornito dai runner a disposizione per il servizio del tavolo.

Un progetto capitanato dal giovane imprenditore romano Giorgio Cantagallo, che ha affiancato alle forze già ben rodate della cucina e del bar del Medïterraneo l’esperienza in campo food di Palmerie Parioli (ristorante molto apprezzato in zona Parioli), che ha portato il suo angolo sushi nel giardino di Medïterraneo; la drink list fai da te delle Homy studiata dai bartender di Spirito e il gelato del Food Truck vintage di Verde Pistacchio. Per la stagione estiva 2020 Medïterraneo ha lavorato a un menu che spazia da un capo all’altro del Mediterraneo, con piatti accattivanti, legati alla stagionalità e molto confort, oltre alle dolcezze della pastry chef Irene Tolomei, finalista della sesta edizione di Bake Off Italia. Anche il reparto drink è molto ben rappresentato: a parte i kit fai da te per le Homy, la drink list studiata dai barman del locale spazia fra i cocktail più celebri, rielaborandoli per renderli più freschi ed estivi.

Naturalmente, grande attenzione alle misure anti Covid. Agli ampi spazi di cui si diceva, che consentono un distanziamento efficace, si aggiungono tutte le misure previste dai protocolli: dalla sanificazione giornaliera alla misurazione della temperatura sia del personale che della clientela, passando per i menu digitali, scaricabili sui cellulari attraverso i QR Code che si trovano su ogni tavolo.

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