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Ricetta Cioccolatini al caramello salato

Ricetta Cioccolatini al caramello salato

Step 1

Cuocete lo zucchero con 50 g di acqua in una casseruola dai bordi alti. Intanto, scaldate a parte la panna, senza arrivare al bollore.

Step 2

Quando lo zucchero avrà un colore biondo scuro, toglietelo dal fuoco e unitevi la panna: il forte calore la farà montare repentinamente (perciò serve una casseruola alta).

Step 3

Mescolate e fermate la cottura immergendo il fondo della pentola in un dito di acqua fredda.

Step 4

Trasferite il caramello in una ciotola e aggiungete una presa di sale.

Step 5

Su un bagnomaria bollente, ma fuori del fuoco, fondete il cioccolato a pezzi.

Step 6

Mescolate con una spatola in silicone fino a completo scioglimento.

Step 7

Quando avrà raggiunto 45‑50 °C toglietelo dal bagnomaria, asciugate la ciotola con attenzione e mescolate fino alla fusione completa. Quindi incorporate 60 g di cioccolato tritato e fatelo sciogliere.

Step 8

Unite 2⁄3 del cioccolato in tavoletta e mescolate finché il composto non raggiungerà 31‑32 °C (se serve, unite un altro pezzo di cioccolato).

Step 9

Togliete i pezzi rimasti interi e versate il cioccolato in stampi di policarbonato o di silicone, riempiendo bene tutte le cavità.

Step 10

Battete gli stampi sul piano per eliminare eventuali bollicine di aria e capovolgeteli facendo colare il cioccolato su un vassoio. Spatolate la superficie degli stampi e lasciate riposare fino all’indurimento. Unite il cioccolato colato a quello rimasto e ponetelo su un bagnomaria a 38-40 °C.

Step 11

Raccogliete il caramello in una tasca da pasticciere e distribuitelo all’interno dei cioccolatini, fino a 2 mm sotto il bordo; battete gli stampi in modo che il caramello si assesti all’interno delle cavità.

Step 12

Quando il cioccolato sarà a 32 °C, versatelo sopra il caramello, colmando le cavità.

Step 13

Livellate con una spatola e lasciate riposare per 12 ore.

Step 14

Infine, capovolgete gli stampi, battendoli sul piano per fare uscire i cioccolatini.

Step 15

Ed ora sono pronti per essere gustati o regalati a una persona speciale, che sappia apprezzare questi deliziosi cioccolatini al caramello salato.

Vino dolce: meglio con il salato

Vino dolce: meglio con il salato

Complice la moda delle cucine fusion, nei ristoranti di tutto il mondo è sempre più frequente che il sommelier proponga vini considerati «da dessert» in abbinamento a piatti salati. E così bollicine abboccate e passiti accompagnano con disinvoltura piatti di carne e di pesce insaporiti con salse agrodolci, frutti e spezie. Ma quella che è diventata una nuova tendenza nel resto del mondo, in Italia è un’abitudine che appartiene alla tradizione regionale più schietta. In Veneto, l’«ombra» di vino che accompagna i «cicchetti» è spesso, da sempre, un Conegliano, Valdobbiadene Prosecco Superiore in versione Extra Dry, mentre in Piemonte l’usanza della «merenda sinoira» con un calice di Moscato d’Asti è un grande classico del territorio, riscoperto anche grazie al lavoro del Consorzio di Tutela dell’Asti Docg e oggi molto amato tra i giovani. Tra i vini dell’Alto Adige, ci sono ottimi passiti a base di gewürztraminer e del raro moscato rosa, sorprendente in abbinamento a ricette di carne. In Toscana, il Vin Santo, compagno fedele dei cantuccini, non sfigura accanto ai crostini con i fegatini o insieme con i formaggi erborinati, mentre scendendo ancora più a sud, fino in Sicilia, nelle trattorie veraci il pasto comincia con un uovo sodo accompagnato da un bicchierino di Passito o di Marsala. Partendo da qui, ci siamo divertiti a creare idee per l’aperitivo in abbinamento ad alcuni dei vini dolci italiani più famosi.

Un mito d’oltralpe

Per l’Esposizione Universale di Parigi del 1855 l’imperatore Napoleone III chiese un sistema di classificazione dei migliori vini di Bordeaux, tutt’oggi valido con minime modifiche. Nella denominazione di Sauternes, l’unico vino a essere valutato come «Premier Cru Supérieur» fu lo Château d’Yquem (yquem.fr), che da quasi 170 anni è considerato il vino passito più pregiato del mondo. Citato in film e libri, da Alla ricerca del tempo perduto di Proust a Il silenzio degli innocenti, forte di una complessità senza pari grazie alla muffa nobile (Botrytis cinerea) che ricopre gli acini, e di una longevità impressionante, ha prezzi che possono raggiungere le migliaia di euro per le annate più vecchie. Il millesimo 2019 è stato presentato a Milano il 10 marzo scorso, con un pranzo all’Hotel Four Seasons che lo ha visto in abbinamento, insieme ad altre vecchie annate, a piatti salati, tra i quali un risotto con piselli, robiola di capra, capperi e limone candito
e il piccione, tarassaco e crema di taralli.

Due idee facili per l’aperitivo

Uova con i capperi

Rassodate 8 uova, sgusciatele, tagliatele a metà, estraete i tuorli e frullateli con 40 g di maionese, 30 g di olio, un bel pizzico di sale, 30 g di capperi sotto aceto, 1 cucchiaio di aceto e una manciata di foglie di prezzemolo. Riempite gli albumi con questa farcia, decorate con capperi sotto aceto e servite con patatine fritte.

Vino abbinato: il Passito di Pantelleria

Stappate il Passito di Pantelleria Bukkuram Sole d’Agosto 2020 di Marco De Bartoli (53 euro, marcodebartoli. com), da uva zibibbo appassita al sole di Pantelleria. Con i suoi profumi mediterranei e salmastri, ha un equilibrio perfetto tra dolcezza e acidità e dialoga in armonia
sia con la sapidità delle patatine fritte sia con la nota agra delle uova. Servitelo molto fresco, ma provate gli abbinamenti anche quando si sarà scaldato un po’ nel bicchiere.

Doppio crostino

Tostate in forno a 180 °C delle fette di colomba, spesse circa 1 cm. Dopo 8-10 minuti sfornatele e completatele con fettine di gorgonzola piccante. Abbrustolite in una padella con un filo di olio delle fette di pane casareccio, finché non cominceranno a dorarsi, quindi spalmatele con un pâté di fegatini alla toscana.

Vino abbinato: il Vin Santo

Accompagnate con Vin Santo del Chianti Classico 2017 di Lamole di Lamole (30 euro, lamole.com). I suoi profumi di arancia candita riprendono quelli della colomba e la sua dolcezza crea un bel contrasto con la piccantezza del gorgonzola; se preparate da voi il pâté di fegatini, aggiungetevi qualche cucchiaio di Vin Santo. Servitelo sui 10 °C.

Anna in Casa: ricette e non solo: Plum-cake salato noci, zucchine e gorgonzola

Anna in Casa: ricette e non solo: Plum-cake salato noci, zucchine e gorgonzola

NON vi piace il gorgonzola?

NO alle noci?

NO alle zucchine?

Niente paura, seguite la preparazione dell’impasto base, aggiungete gli ingredienti che più preferite e il gioco è fatto.

Questa è una di quelle ricette perfette per una giornata stancante come quella di inizio settimana: veloce, facile e permette di variare gli ingredienti a proprio piacimento.

Ingredienti

impasto base

200 g di farina 0

3 uova

160 ml di latte

40 g di olio d’oliva

60 g di grana grattugiato

1 bustina di lievito istantaneo per salati

5 g di sale

pepe a piacere

abbinamento a scelta

1 zucchina grattugiata

100 g di gorgonzola con mascarpone

       oppure 70 g di gorgonzola 

                    30 g di mascarpone

Procedimento

Scaldare il forno a 180°C e foderare uno stampo da plum-cake da cm 11 x 25.

In una ciotola unire latte e uova.

Con una frusta a mano mescolare i due 

ingredienti.

Sempre mescolando aggiungere l’olio,

il grana grattugiato,

il sale e il pepe ed

infine la farina e il lievito istantaneo.

Continuare a mescolare fino ad ottenere

un composto simile a quello di un dolce.

A questo punto unire gli ingredienti scelti, 

io la zucchina grattugiata e strizzata,

il gorgonzola con il mascarpone e

alcuni gherigli di noci tritati.

Versare il composto ottenuto nello

stampo prima preparato.

Livellare la superficie con una spatola e

decorare a piacere con dei gherigli interi.

Infornare e

cuocere per 40-45 minuti, vale la prova stecchino.

A cottura ultimata lasciare qualche minuto

il plum-cake senza sformarlo 

prima di servirlo.

É buono caldo, tiepido o freddo.

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