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Divina Colomba 2024: le migliori colombe artigianali vincitrici

Divina Colomba 2024: le migliori colombe artigianali vincitrici

Arrivano dalla Campania, dall’Abruzzo e dal Piemonte le 3 colombe vincitrici di Divina Colomba 2024, il concorso organizzato da Goloasi che ogni anno premia le più buone colombe artigianali italiane. Rispettivamente, la Campania si aggiudica il primo premio per la “Miglior Colomba Tradizionale”, l’Abruzzo la “Miglior Colomba al Cioccolato” e il Piemonte il premio per la “Miglior Colomba salata”.

Divina Colomba 2024: il primo posta va a…

A trionfare per la categoria dedicata alla versione tradizionale del dolce pasquale è stato Gianluca Cecere (Cecere Visionary Dessert – Napoli), mentre ad aggiudicarsi il primo gradino del podio per la colomba al cioccolato con impasto scuro è stato Camillo La Morgia (Crema e Cioccolato – Lanciano – Ch). Prima classificata fra quelle salate, invece, la colomba di Davide Muro (Antica
Pasticceria Castino – Pinerolo – To).

I secondi e terzi posti

Saliti sul podio anche Vito Saccente (Panificio Saccente – Palo del Colle – Ba) e Mattia Orso (Pasticceria Mimosa – Fermo), rispettivamente per il secondo e terzo posto della categoria “Miglior Colomba Tradizionale”. Il secondo e il terzo posto per la “Miglior Colomba al Cioccolato” sono andati a Lorenzo Perilli (Il Brezel – San Nicandro Garganico – Fg) e Leonardo Romano (Pasticceria Pesce 1896 – Avella – Av). Mentre ad aggiudicarsi la seconda e la terza posizione per la categoria “Miglior Colomba Salata” sono stati Stefano Bianco (Pasticceria Bianco – Lecce) e Sergio Scovazzo (Grano Fornai in Fermento – Santena – To).

Una giuria d’eccellenza

I vincitori dell’edizione 2024 del concorso sono stati determinati dalla giuria tecnica, composta da Claudio Gatti, Maurizio Cossu, Daniele Scarpa, Alessandro Bertuzzi, Claudio Colombo e Paolo Caridi. Durante la finale tenutasi all’Hotel Parco dei Principi di Bari, la giuria ha svolto una degustazione alla cieca dei 40 prodotti lievitati giunti in finale. Questi includono 20 colombe tradizionali, 15 al cioccolato e 5 salate, selezionate tra oltre 300 partecipanti al contest, provenienti da circa 200 artigiani distribuiti in tutta Italia.

La presentazione dell’evento è stata curata dall’ideatore del concorso, Massimiliano Dell’Aera, e dalla conduttrice Irene Colombo. Durante l’evento, è stato anche premiato il Miglior packaging: il riconoscimento è stato assegnato alla scatola della Pasticceria Guantiera di Bacoli (Na).

Divina Colomba 2024: elenco completo dei vincitori

Miglior Colomba Tradizionale

1. Gianluca Cecere – Cecere Visionary Dessert – Napoli – Campania
2. Vito Saccente – Panificio Saccente – Palo del Colle (Ba) – Puglia
3. Mattia Orso – Pasticceria Mimosa – Fermo – Marche

Miglior Colomba al Cioccolato

1. Camillo La Morgia – Crema e Cioccolato – Lanciano (Ch) – Abruzzo
2. Lorenzo Perilli – Il Brezel – San Nicandro Garganico (Fg) – Puglia
3. Leonardo Romano – Pasticceria Pesce 1896 – Avella (Av) – Campania

Miglior Colomba Salata

1. Davide Muro – Antica Pasticceria Castino – Pinerolo (To) – Piemonte
2. Stefano Bianco – Pasticceria Bianco – Lecce – Puglia
3. Sergio Scovazzo – Grano Fornai in Fermento – Santena (To) – Piemonte.

Ricetta Spaghetti integrali di farro con ceci e carciofi, la ricetta

Ricetta Spaghetti integrali di farro con ceci e carciofi, la ricetta

Gli spaghetti integrali di farro con ceci e carciofi non sono solo una ricetta gustosa: sono un piatto unico ricco di verdure che danno sazietà volumetrica nello stomaco, consentono una certa pulizia dell’intestino e un ripristino, attraverso la loro funzione prebiotica, della flora batterica intestinale buona, alleggerendo fegato e pancreas delle loro funzioni e liberando il primo dal grasso accumulato. 

Le verdure, in questo caso i carciofi, sono abbinate sinergicamente a carboidrati complessi grezzi dal lento assorbimento (il farro integrale) per evitare picchi glicemici; ci sono poi proteine vegetali, come quelle dei ceci, più facilmente digeribili della maggior parte di quelle animali.

Il piatto è stato realizzato con la consulenza di Marco De Angelis, specialista in Medicina dello Sport e professore associato dell’Università dell’Aquila (Dipartimento di Scienze Cliniche Applicate e Biotecnologie). Scoprite la ricetta!

Come tagliare una cipolla senza piangere

La Cucina Italiana

Vi sarà sicuramente successo: iniziate a fare il soffritto e al taglio della cipolla iniziate a lacrimare. Piuttosto fastidioso. Sapete che si può tagliare una cipolla senza piangere? E senza strani stratagemmi. Come? Ce lo spiega lo chef Davide Negri. Ma prima, vi siete mai chiesti perché le cipolle fanno piangere?

Perché le cipolle fanno piangere?

Ogni varietà di piante sulla Terra ha sviluppato le proprie tattiche di difesa contro predatori e malattie. Per una pianta, danni a tessuti cruciali come radici o foglie possono portare alla morte.

Poiché le piante non hanno la capacità di sfuggire ai predatori hanno sviluppato la loro strategia difensiva, che si basa sulla produzione e l’accumulo di sostanze tossiche, irritanti o sgradevoli per migliorare le probabilità di sopravvivenza.

In particolare, le cipolle assorbono zolfo dal terreno e lo utilizzano per sintetizzare acido solfenico, che si accumula nei bulbi sotterranei. Quando il bulbo viene tagliato, le cellule si rompono, e gli enzimi entrano in azione rilasciando propantial-S-ossido, un gas irritante.

Il propantial-S-ossido, a contatto con il liquido che protegge i nostri occhi, si trasforma in acido solforico, una sostanza più pericolosa. A nostra volta, come le piante, anche noi mettiamo in atto il nostro meccanismo di difesa, che consiste nel lacrimare per diluire l’acido solforico, sostanza irritante.

Come tagliare una cipolla senza piangere?

Eccoci arrivati al dunque: dovete tagliare una cipolla, ma volete evitare quella fastidiosa lacrimazione. La soluzione è in questo video in cui lo chef Davide Negri ci insegna come usare un coltello su una cipolla senza “piangere“. Innanzitutto si deve impugnare il coltello sull’elsa, tenere le punta delle dita all’interno e le nocche ad angolo retto. Una volta sbucciata, la cipolla si taglia a metà, poi in verticale, poi in orizzontale a ventaglio e infine in tanti piccoli cubetti.  E il gioco è fatto… senza lacrime!

Come tagliare una cipolla senza piangere

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