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Filiera del miele: il mondo segreto degli apicoltori italiani

La Cucina Italiana

La regista del documentario, Rosy Sinicropi, condivide il suo punto di vista sulla vita degli apicoltori: «Da quando ho cominciato a raccontare, attraverso le immagini, le storie degli apicoltori ho percepito un’umanità “invisibile”, quasi sempre dietro le quinte, ma risoluta nella sua presenza. Fin dall’inizio ho visto forza, stanchezza, resistenza, passione, anche un po’ di follia. Ho sentito storie di padri, di amori, di sconfitte, di cambiamenti, di dolori e di soddisfazioni e, inaspettatamente, nell’epilogo di questi racconti, ho trovato la “poesia”. È come se le api fossero delle compagne di viaggio che hanno permesso a chi ho incontrato di guardare sé e il mondo con una prospettiva sempre nuova».

Il documentario Voci di gente invisibile ci offre una prospettiva unica sulla vita degli apicoltori in Italia. Sono 15 video testimonianze che ci guidano attraverso ambienti diversi in diverse regioni della Penisola, dal Piemonte alla Sicilia. Queste testimonianze ci mostrano anche il lavoro dei “raccoglitori nomadi”, che seguono le fioriture per consentire alle api di produrre mieli pregiati e unici. Il documentario è un autentico reportage che racconta le sfide quotidiane che gli apicoltori affrontano mentre convivono in armonia con la natura, cercando di proteggere le api e il nostro benessere in ogni ecosistema.

Voci di gente invisibile è disponibile in versione integrale sul sito www.storiediapicoltori.it, offrendo un’opportunità unica di scoprire le vite e le storie dei “custodi della natura” che mantengono viva la tradizione apistica italiana. Questo documentario è un omaggio alla dedizione di chi ha scelto di dedicare la propria vita alle api e alla promozione di una cultura del miele sostenibile.

Cos’è CONAPI e cosa fa

CONAPI è la più grande cooperativa apistica in Europa, con circa 600 apicoltori, 100mila alveari, di cui quasi la metà sono biologici, e ben 5 miliardi di api in tutta Italia. Questa cooperativa ha una sede a Monterenzio, in provincia di Bologna, ed è un punto di riferimento per la produzione e la promozione del miele di alta qualità. CONAPI si impegna a connettere l’apicoltura con le persone attraverso iniziative innovative e culturali.

Il segreto della giovinezza? La colazione da campioni del 75enne

La Cucina Italiana

Secondo le sue analisi mediche, mantiene anche una pressione sanguigna normale, lipidi nella norma e una densità ossea equivalente a quella di un trentenne. Il 75enne attribuisce alla sua dieta il merito della sua salute e del suo aspetto giovanile

Nello specifico, il segreto della giovinezza che Xinmin Yang si dà come spiegazione è nella sua colazione da campione. Infatti, comprende spesso sei uova, pomodori e cetrioli. A volte opta per farina d’avena e petto di pollo. Persistenza e disciplina definiscono il suo regime, visto che segue questa dieta da oltre 10 anni.

L’avevamo già detto che mangiare uova a colazione fa bene con i consigli della biologa nutrizionista Maria Rosaria Baldi, e l’esperienza raccontata da Xinmin Yang lo confermano. Aggiungiamo un allenamento sportivo continuativo e forse al Santo Graal ci arriviamo? Intanto, restate stupiti almeno quanto me davanti a questo video!

Tiramisù perfetto? Il segreto è nel caffè

La Cucina Italiana

Tiramisù perfetto? Il segreto è nel caffè. Che dev’essere fatto (davvero) a regola d’arte, per una buona riuscita.

In attesa del Tiramisù Day del prossimo 21 marzo, ecco una nuova tip con qualche trucco preparare il vostro tiramisù perfetto, nonché il  dolce italiano più amato al mondo (e più interpretato), partendo dalla tazzina.

Tiramisù e caffè: 6 trucchi da sapere

1.Scegliete un buon caffè

Per un tiramisù perfetto, il segreto è proprio la miscela. Usatene una molto aromatica meglio se macinata di fresco, e preparate il vostro caffè. 

Come riconoscere un buon caffè? Solitamente, se il retrogusto è tostato e rimanda a sentori di cioccolato, la miscela è pregiata. Anche i sentori fruttati, percepibili all’olfatto e al gusto, sono indice della preziosità del caffè. Ovviamente il tema del gusto è soggettivo, ma in linea di massima il caffè Arabica sarà più delicato, il caffè Robusta più sostenuto, corposo.

L’ideale? Creare il vostro blend: sia quando lo acquistate in grani, sia quando lo preparate a casa, già macinato. Avrete una miscela personalizzata che darà una nota in più al vostro tiramisù, pur nella classicità della ricetta.

2. Usate la moka 

L’ideale è usare la moka e caricarla come se si preparasse un normale caffè da pasto. Evitate se potete il caffè solubile e se lo usate, moderatene l’intensità in modo che non sia troppo annacquato. 

Non usate caffè espresso: la troppa concentrazione del caffè renderà spiacevole e troppo intenso l’effetto, rischiando di far prevalere il sapore del caffè sul resto. 

3. Non zuccheratelo né annacquatelo: aromatizzatelo

Non zuccherate mai il caffè del tiramisù: i savoiardi, esternamente zuccherati. renderebbero l’insieme stucchevole.

Per abbassare la temperatura del caffè non usate acqua fredda né cubetti di ghiaccio: si annacquerebbe. Al limite aromatizzatelo con un cucchiaio di liquore o rum, per dare una piacevole nota alcolica. 

Oppure aromatizzate il caffè. Come? Quando è ancora caldo, aggiungete, a piacere dei semi o mezza bacca di vaniglia, un pezzetto di stecca di cannella, dell’anice o del cardamomo: otterrete un piacevole effetto che andrà ad impreziosire il vostro caffè. Ovviamente filtratelo prima di bagnarvi i biscotti e assaggiatelo per capire se gradite l’intensità dell’aromatizzazione.

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