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Cosa mangiare a cena per stare bene e sentirsi leggeri

La Cucina Italiana

Per non andare a letto con quel senso di pesantezza e dormire sonni sereni, scopriamo insieme cosa mangiare a cena di leggero. Sicuramente pesce, carne bianca, uova e legumi sono l’ideale a cena, da accompagnare a verdure e ortaggi di stagione. Ma anche i carboidrati, nelle giuste proporzioni e con le dovute accortezze, non sono più un tabù. Pasta, riso e altri cereali come farro, orzo o miglio sono ammessi con un occhio ai condimenti.

Cosa mangiare a cena di leggero

La cena è uno dei pasti più delicati della giornata, piatti troppo abbondanti, con cotture pesanti o condimenti eccessivi sono vivamente sconsigliati. Prediligete cotture al vapore, alla piastra o al forno. Riducete sale e condimenti, schivate il burro e optate per l’olio extravergine di oliva, meglio se a crudo. Carni bianche magre, secondi di pesce e ricette vegetariane sono la via sicura per una cena leggera, ma dire che pasta, riso e carboidrati a cena fanno male non è del tutto corretto. L’importante è non esagerare con porzioni, sughi e condimenti, e con coscienza se avete consumato carboidrati a pranzo è il caso di evitarli a cena, ma se a pranzo avete mangiato un secondo, nessuno vi vieta di preparare un piatto di pasta, magari integrale, o riso, farro, cuscus, stando sempre attenti a non fare piatti troppo ricchi ed elaborati.

Cena leggera, come e quando

Abbiamo visto quali sono gli alimenti consigliati e alcune accortezze da adottare, ora parliamo invece delle cattive abitudini da aggiustare. Cercate di non cenare troppo tardi e concedetevi il tempo per mangiare, sembra una banalità, eppure non lo è. Non di rado per la foga o per la fame mangiamo così velocemente che quasi non mastichiamo e questo influisce negativamente sulla nostra digestione. Il tempo da dedicare al pasto dipende ovviamente dalla quantità e da cosa si sta mangiando, ma ricordarsi di masticare, bere e respirare è sempre buona norma. Evitate di coricarvi appena dopo mangiato, per non affaticare il tratto gastrointestinale e rischiare di fare indigestione o di passare la notte insonni. Vietati gli spuntini di mezzanotte e gli assalti furtivi a frigo e dispensa.

50 ricette light per una cena sana e leggera

cosa mangiare a cena

Cosa mangiare a cena di leggero

Come fare le friselle e sentirsi in Puglia

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Come preparare le friselle

Esistono in commercio friselle di ottima qualità provenienti dalla Puglia, ma se avete voglia di cimentarvi nella preparazione di questi straordinari prodotti allora seguite queste indicazioni.

Per prima cosa sciogliete 5 gr di lievito di birra in poca acqua tiepida e poi unite un pizzico di zucchero e mescolate. Impastate poi 260 gr di farina di grano duro con 150 ml di acqua e il lievito. Potete utilizzare un’impastatrice o anche semplicemente le mani. 

Lasciate riposare il composto per 20 minuti e poi aggiungete un cucchiaio di olio evo e un pizzico di sale. A questo punto lasciate lievitare tutto all’interno di un grande recipiente di vetro per quasi due ore. Una volta raddoppiato, ricavate dall’impasto un filoncino e tagliatelo in otto parti. Da ogni pezzo ricavate un filoncino più sottile e chiudetelo su sé stesso per dargli la forma di una ciambella. Lasciate lievitare per ancora 40 minuti e poi infornate a 200° per 10 minuti. Tagliate poi le friselle a metà e ricuocetele in forno per farle biscottare, questa volta a 170° per circa 40 minuti.

Come condirle

Dopo aver preparato la base non vi resta che condirla in tanti modi diversi. Vogliamo proporvi la ricetta classica e tre idee con pomodoro e basilico.

Il condimento classico

Ammorbidite le friselle con acqua fredda e poi conditele con il pomodoro tagliato a pezzetti, un buon olio evo, un pizzico di sale e del basilico fresco. Se volete potete prima strofinarle con uno spicchio di aglio per insaporirle ancora di più.

Con la panzanella

Con le friselle che si sono rotte potete preparare una straordinaria panzanella. Questa ricetta in realtà prevede l’utilizzo di pane raffermo, ma provate l’alternativa con le friselle e ve ne innamorerete. Come sempre ammorbidite la frisella (o meglio i pezzi di frisella in questo caso) con acqua fredda e poi mescolate con un condimento di pomodori toscani e cipolla di Tropea a pezzetti, olio, aceto, sale, pepe e e abbondante basilico.

Con la pappa al pomodoro

Ebbene sì, con la frisella potete preparare anche un buon piatto caldo per l’autunno. Utilizzatela al posto del pane per preparare la famosissima pappa al pomodoro toscana. Basta ammorbidirla con il brodo vegetale per poi cuocerla in un sugo di pomodoro fresco finché non sarà diventata morbidissima, quasi una crema. Condite tutto con un filo di olio, abbondante basilico, sale e un po’ di peperoncino.

Con la pasta con la mollica

Una rivisitazione della famosa pasta siciliana con la “muddica”. Per prepararla cuocete in forno dei pomodorini tagliati a metà e conditi con olio, sale, origano e un trito di aglio. A parte soffriggete in una padella con l’olio e uno spicchio di aglio una frisella tritata. Condite con i pomodorini appena sfornati una pasta corta a scelta tra pennette, rigatoni o mezze maniche e spolverate tutto con la frisella fritta dorata. Aggiungete se vi va anche qualche acciuga nel soffritto e delle olive nere nel condimento. Completate con del basilico fresco.

Ricerche frequenti:

Come fare il limoncello in casa e sentirsi in Costiera

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Il limoncello, quello buono, non si compra. Si fa.

La ricetta è davvero semplice, quello che varia sono i tempi. C’è chi dice che si prepara in un paio di giorni, chi in una settimana, chi in un paio di mesi e anche più. Tutto dipende da quanto decidete di lasciar macerare i limoni nell’alcool. Vi proponiamo un limoncello classico e davvero molto gradevole che si prepara in due mesi circa, ma se avrete pazienza di aspettare ne varrà la pena. L’importante è avere a disposizione dei limoni non trattati, ingrediente fondamentale per la buona riuscita del vostro limoncello, e delle foglie di ulivo, un trucchetto per veri intenditori!

Una volta pronto, vi suggeriamo di travasarlo in bottiglie da 500 ml pronto per essere regalato a tutti gli amici che dopo averlo assaggiato vorranno portarlo a casa. Oppure conservatelo in frigorifero o in congelatore sempre pronto all’uso. Il limoncello va servito ghiacciato, non dimenticatelo. Potete anche utilizzarlo per rendere più profumati i vostri dolci e le torte da colazione.

Come fare il limoncello a casa

Procuratevi dell’alcool puro al 95%. Con un pelapatate prelevate la parte esterna gialla della buccia di 10 limoni non trattati lavati accuratamente. Evitate l’interno bianco. 

Tagliate a listarelle sottili la buccia di limone e immergetela in 750 ml di alcool all’interno di una grande recipiente di vetro con il coperchio. Aggiungete delle foglie di ulivo. Questo è un trucchetto che rende davvero unico il limoncello. Sono facoltative, ma vi consigliamo di provare! 

Lasciate riposare questo composto per circa 20-30 giorni. Una volta trascorso questo tempo preparate una sciroppo sciogliendo sul fuoco 1200 gr di zucchero in 1,5 litri di acqua

Fatelo raffreddare e poi unitelo all’alcool e ai limoni. 

Lasciate riposare il tutto per altri 30 giorni e poi filtrate il limoncello prima di travasare in bottiglia.

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