Tag: senza glutine

Ricetta Ortaggi, tomino fondente e «Ketchup» di carote

Ricetta Ortaggi, tomino fondente e «Ketchup» di carote

PER L’INSALATA

Step 2

Mondate carote e zucchine, quindi tagliate le prime a rondelle (se volete intagliatele con un tagliapasta a fiore) e le seconde a nastri sottili. Lavate i lattughini. Tostate delicatamente i pinoli in una padella.

Step 3

Ammorbidite il tomino in una padella rovente per 2 minuti per lato, quindi tagliatelo a spicchi.

Step 4

Condite l’insalata, le zucchine e le carote con un filo di olio e sale. Servitela con gli spicchi di tomino, l’uva rossa e il «ketchup» di carote.

Step 5

Abbinamento vino: una bollicina leggera è molto indicata sia per il tomino che per il «ketchup» agrodolce. Ci piace il Valdobbiadene Prosecco Superiore Brut Cuvée del Fondatore 2022 di Graziano Merotto per i suoi profumi agrumati e floreali. 24 euro, merotto.it

Ricetta: Joëlle Néderlants, Foto: Guido Barbagelata, Styling: Camilla Giacinti

Ricetta Mini melanzane imbottite | La Cucina Italiana

Ricetta Mini melanzane imbottite | La Cucina Italiana

Le melanzane sono fantastiche fritte, grigliate, ripiene, in crema, e anche come dessert. Oggi vi proponiamo la ricetta delle mini melanzane imbottite, che porta in tavola una teglia ricca di gusto e tutti i profumi dell’estate.

La melanzana baby è ovale, grande come un uovo, ha polpa soda e buccia abbastanza spessa, caratteristiche che la rendono particolarmente adatta a essere farcita, riutilizzando la sua polpa delicata. Le piante, poco più alte di mezzo metro, si possono anche coltivare in vaso. I frutti, prodotti in abbondanza per tutta l’estate, si conservano bene dopo la raccolta.

Scoprite altre irresistibili ricette con le melanzane:

Gluten free, per moda o per davvero?

La Cucina Italiana

Gluten free? Sì, ma solo se viene diagnosticata da un medico la celiachia. Oggi alcuni dati scientifici dell’Associazione Italiana Celiachia (AIC), usciti in occasione della settimana dedicata alla patologia, riportano che sono 6 milioni gli italiani che si considerano affetti da tale patologia seguendo, in realtà, falsi miti e spendendo vogni anno 105 milioni di euro per l’acquisto di cibi senza glutine a loro non necessari. 

Il mercato del no-glutine è in ascesa, con una crescita di fatturato e proseliti spinti anche dalle celebrità del mondo dello spettacolo: da Gwyneth Paltrow a Victoria Beckham e Lady Gaga, sono infatti tante le star che hanno scelto il gluten-free. Non sono celiache, ma non portano in tavola nulla che contenga glutine, convinte di guadagnare così in salute e restare in forma

Celiaci in Italia: i dati

Nel nostro Paese ogni anno si spendono 320 milioni di euro per prodotti senza glutine, ma di questi solo 215 derivano dagli alimenti erogati per la terapia dei pazienti celiaci, stando ai dati Nielsen diffusi dall’Associazione Italiana Celiachia (AIC) in occasione della Settimana Nazionale (avvenuta a maggio), dedicata quest’anno alla nutrizione e all’educazione alimentare per vivere al meglio una dieta che per i celiaci non è una scelta alimentare, ma l’unica terapia possibile.

«Nessuna ricerca» – spiega Giuseppe Di Fabio, presidente AIC, «ha finora dimostrato qualsivoglia effetto benefico per i non celiaci nell’alimentarsi senza glutine, anzi. Gli studi scientifici stanno ampiamente dimostrando che in chi non è celiaco l’esclusione del glutine è inutile». Come evidenziano dati appena pubblicati dal British Medical Journal, aggiunge Marco Silano, direttore del Dipartimento Nutrizione dell’Istituto Superiore di Sanità, «uno studio che ha seguito oltre 110mila uomini e donne per 26 anni ha inoltre dimostrato che nei non celiaci l’esclusione del glutine non riduce il rischio cardiovascolare, come alcuni sostenevano».

La dieta senza glutine è invece essenziale per i pazienti celiaci: in Italia si stimano circa 600mila casi, pari all’1% della popolazione, ma i diagnosticati a oggi sono appena 190mila. Il Servizio Sanitario Nazionale eroga ai pazienti celiaci i prodotti dietetici senza glutine fino a un tetto massimo di 90 euro/mese per paziente. «I celiaci hanno faticosamente conquistato diritti e tutele che però» avverte l’Aic, «rischiano di essere messi in discussione dal diffondersi della moda del senza glutine tra i non celiaci, che banalizza la malattia». I veri celiaci, invece, hanno spesso difficoltà anche nel mangiare fuori casa. Un aiuto arriva dal progetto Alimentazione Fuori Casa di AIC: sono più di 4mila i ristoranti, pizzerie, alberghi, gelaterie e laboratori che, in tutta Italia, hanno seguito un percorso di formazione da parte di AIC sulla celiachia. L’elenco completo è consultabile sul sito www.celiachia.it.

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