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Noce moscata: a cosa serve e come si utilizza in cucina

La Cucina Italiana

Gabriel Domenichelli

I benefici 

L’intestino ringrazia

Ma quali sono le sue proprietà? I suoi principi attivi rendono utile la noce moscata per le sue proprietà antimicotiche, antidepressive, digestive e carminative, che promuovono, cioè, l’eliminazione dei gas intestinali e contribuiscono a lenire le coliche.

Sali minerali per la circolazione

La noce moscata è una poi una preziosa fonte di sali minerali, tra cui rame, potassio, calcio, ferro, manganese, zinco e magnesio. Il potassio è importante per mantenere sotto controllo la frequenza cardiaca e la pressione; il manganese e il rame sono antiossidanti, mentre il ferro è essenziale per la formazione dei globuli rossi. La noce moscata, poi, è ricca di vitamine del gruppo B e contiene vitamina C, acido folico e vitamina A, oltre a numerosi flavonoidi antiossidanti, come il betacarotene, considerato essenziale per il mantenimento di una buona salute.

Protegge dall’Alzheimer

Numerosi, quindi, sono gli utilizzi della noce moscata, non solo in cucina, ma anche sotto forma di principi attivi e oli essenziali, collegati alla cura di malattie del sistema nervoso e dell’apparato digerente. Alcune sostanze hanno addirittura un effetto stimolante sul cervello e sarebbero in grado di proteggerlo dall’Alzheimer.

Contro il mal di denti

La noce moscata contiene anche l’eugenolo, una sostanza impiegata in ambito dentistico per alleviare il mal di denti. L’olio viene impiegato anche nella fisioterapia contro dolori muscolari, articolari e reumatici. I decotti vengono invece utilizzati contro nausea, gastrite e indigestione; mentre le tisane sono ottime come rilassanti.

Calcoli renali

La noce moscata ha anche proprietà depurative: aiuta, ad esempio, il fegato e i reni nell’eliminazione delle tossine; e svolge una funzione di prevenzione dei calcoli renali.

Amici per la pelle

Grandi sono anche i benefici per la pelle. Per gli adolescenti, in particolare, è un integratore efficace nella cura dell’acne, e per questo la troviamo anche nei cosmetici.

Fa bene al sesso

La noce moscata, infine, è da sempre conosciuta come un potente afrodisiaco, sia per gli uomini sia per le donne.

Controindicazioni e allucinazioni

Ma attenzione. Ci sono anche le controindicazioni: un’eccessiva quantità di noce moscata può causare mancanza di concentrazione, palpitazioni e aumento della sudorazione. Nei casi più gravi di vera e propria intossicazione, la noce moscata può addirittura provocare allucinazioni! Non a caso, in cucina, viene impiegata in quantità minime.

10 ricette con la noce moscata

Noce moscata a cosa serve e come si utilizza in cucina
Noce moscata a cosa serve e come si utilizza in cucina
Coniglio alla noce moscata e zucca al forno

Un piatto che nasce dall’idea di dare risalto alla noce moscata: spesso utilizzata in tanti piatti della tradizione ma senza essere davvero valorizzata, qui spicca nell’abbinamento con la carne bianca, delicata, dell’animale da cortile. Armonioso anche il binomio con la zucca

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Noce moscata a cosa serve e come si utilizza in cucina
Crocchette di zucca e ricotta

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Noce moscata a cosa serve e come si utilizza in cucina

Spaghetti alla Ungaretti

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Noce moscata a cosa serve e come si utilizza in cucina
Rösti con stracchino e prosciutto crudo

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Noce moscata a cosa serve e come si utilizza in cucina
Noce moscata a cosa serve e come si utilizza in cucina
Filetti di merluzzo alla Olmi

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Noce moscata a cosa serve e come si utilizza in cucina
Paccheri ripieni alle tre carni

Paccheri ripieni alle tre carni

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Noce moscata a cosa serve e come si utilizza in cucina
Spaetzle di cannellini arrostiti

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Noce moscata a cosa serve e come si utilizza in cucina
Gelato speziato con albicocche alla noce moscata

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Ristoranti e bar: il green pass non serve più?

La Cucina Italiana

Il passo decisivo per segnare l’uscita dalla pandemia sarà quello del primo aprile: è questa la data individuata per l’inizio dell’eliminazione graduale del green pass, e coincide con la fine dello stato di emergenza e l’addio al sistema dei colori e alla struttura commissariale. 

Dunque, dall’1 aprile, per sedersi ai tavoli all’aperto di bar o ristoranti non sarà più necessario mostrare la certificazione verde. E, dal primo maggio, giorno della festa dei lavoratori, un altro passo avanti: per entrare nei ristoranti, anche al chiuso, non ci sarà più l’obbligo di mostrare il green pass rafforzato (quello che viene rilasciato solo ai vaccinati e ai guariti). La certificazione non servirà più nemmeno per prendere un caffè al bancone del bar o per andare in mensa. 

Per favorire il turismo, anche nelle strutture ricettive, dagli hotel ai relais, dall’1 aprile non servirà più il green pass rafforzato. Il documento non sarà più necessario nemmeno per l’accesso a musei, mostre e luoghi di cultura, anche se al chiuso. Via libera anche nei negozi che non vendono beni di prima necessità e in quelli per i servizi alla persona (parrucchieri, barbieri, estetisti). Fine dell’obbligo anche per entrare in uffici pubblici, in banca o alla posta.

Il primo aprile è anche il giorno in cui il green pass non servirà più per le feste e gli spettacoli all’aperto, per le cerimonie pubbliche, le sagre e le fiere.

L’obiettivo, sempre che l’andamento della curva epidemiologica rimanga sotto controllo e non imponga nuovi ripensamenti, visto anche l’aumento recente dei casì, è quello di arrivare gradualmente a un’estate da vivere pienamente, senza più restrizioni. «Credo che arriveremo a un momento in cui il green pass non sarà più richiesto, anche se è uno strumento che rimarrà disponibile, qualora ci fosse la necessità di affrontare una situazione difficile, e ci auguriamo questo non accada», ha spiegato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. «Però ritengo ragionevole pensare che a maggio o a fine maggio nel nostro paese il green pass potrà non essere richiesto: questo è l’obiettivo del governo».

Biotina, a cosa serve e in quali cibi si trova

Biotina, a cosa serve e in quali cibi si trova

La vitamina B8 rafforza pelle, unghie e capelli e fa bene a muscoli e cervello. Ecco i cibi che la contengono di più

Durante il cambio di stagione il corpo è particolarmente vulnerabile. Per affrontare i disagi e supportare il benessere psicofisico mai come in questo periodo è necessario un adeguato apporto di vitamine da assumere principalmente con l’alimentazione. Tra queste le vitamine del gruppo B, come la vitamina B8, o vitamina H, chiamata biotina. Vediamo perché con l’aiuto della dottoressa Valentina Schirò, biologa nutrizionista specializzata in scienze dell’alimentazione.

Biotina

I vantaggi per la salute e per la bellezza

«La biotina è una vitamina del gruppo B. Viene chiamata anche “vitamina della bellezza”. Rafforza, infatti, i capelli. Ne contrasta la perdita e ne migliora la struttura perché è coinvolta direttamente nell’attività follicolare, in particolare nella crescita e nella sintesi degli acidi grassi, fondamentali per proteggere la fibra capillare. Inoltre, è indispensabile per la produzione di cheratina, il principale componente del capello», suggerisce la nutrizionista Valentina Schirò. Ma c’è di più. «La biotina è un’ottima alleata del peso forma. Questa vitamina è infatti coinvolta nel metabolismo di grassi, proteine e carboidrati, il meccanismo che se funziona in modo efficiente fa bruciare di più». Inoltre, è amica del sistema nervoso. «Questa sostanza aiuta l’organismo a ricavare energia e a combattere la sensazione di stanchezza e affaticamento». Fa bene poi alle donne in gravidanza. «Favorisce l’assimilazione dell’acido folico, indispensabile per la crescita e il corretto sviluppo del feto».

Dove trovarla

«Sono buone fonti di biotina le verdure come i cavolfiori e gli spinaci; ma anche l’avena, le uova, i formaggi, i funghi, i legumi, la frutta secca, i semi e molti altri cibi. Per favorirne l’assorbimento a tavola non fatevi mancare lo zinco (pesce, frutti di mare, eccetera) e la vitamina C (kiwi, agrumi, eccetera). Attenzione invece al consumo di alcol e di caffè, che ingeriti insieme agli alimenti che la contengono ne inibiscono l’assimilazione da parte dell’organismo».

Volete saperne di più? Scoprite nella gallery gli altri cibi che sono ricchi di biotina

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