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Gnocchi di semolino o simil-strangolapreti

Quando si ha la fortuna di possedere un orto molte ricette nascono o si modificano in funzione dei suoi prodotti e della loro stagionalità. 
L’orto necessita di molte cure e pazienza, caldo e freddo la fanno da padrone e poi oltre al tempo spesso si deve fare i conti anche con il mondo animale dalla talpa, che mangia radici di piante stupende, ai volatili che si cibano di semi o tenere foglioline ……. ecco perché dispiace buttare qualsiasi cosa.
Questa splendida bieta ne è l’esempio concreto, in autunno era stata coperta per proteggerla dai primi freddi in attesa d’essere mangiata, ma una precoce nevicata l’aveva completamente coperta e li soletta nell’orto ha resistito al freddo inverno. 
Con l’inizio della primavera liberata dalle foglie secche, come tutte le piante si è risvegliata dal lungo letargo regalando della verdura meravigliosa. Quel pezzo d’orto deve essere ancora vangato, ma sicuramente la bieta sarà risparmiata.


Ieri ho raccolto un po’ di foglie, le meravigliose coste erano talmente dolci da sembrare asparagi e le foglie non potevo non usarle per questi splendidi gnocchi scelti da Stefania per MTChallenger di aprile
550gr latte
200gr foglie biete lesse (o spinaci)
100gr semolino
2 tuorli
30gr grana grattugiato
20gr burro
noce moscata

Grana, ricotta e panna per gratinare
Portare ad ebollizione il latte con un pizzico di sale e noce moscata. Aggiungere 10gr di burro e poi il semolino e cuocere mescolando per 5 minuti.
A cottura avvenuta aggiungere ancora una noce di burro, i tuorli, 30gr di grana. Dopo aver ben amalgamato incorporare le biete frullate mescolando fino ad ottenere una bella pastella omogenea.
Lasciare raffreddare la nostra pastella, per accelerare si può anche rovesciare l’impasto su un piano di marmo.
Si possono creare i classici gnocchi di semolino stendendo l’impasto e ricavandone con un tagliapasta dei cerchi. 
Io al contrario ho fatto degli gnocchi simil-strangolapreti, non volevate mica che il Trentino non si facesse sentire!!!
Con due cucchiai e un po’ d’impasto formare dei piccoli gnocchetti, 


che poi disporremmo allineati in una pirofila, dove avremmo messo alla  base una leggera mousse creata con della ricotta sciolta con un po’ di panna. Quando tutti gli gnocchi saranno ben allineati, spolverizzarli con del grana ed infornare a gratinare per 5-6 minuti sotto il grill.


Sfornare far riposare un minuto e poi servire e gustare la loro delicatezza.


Ottimi anche da servire in monoporzioni


Un saluto a tutti anche se sul filo di lana sono arrivata

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Danubio …… trentino ……….. per MTC di marzo

Questo mese come ho visto il Danubio come oggetto della sfida MT Challenge, mi sono detta che era moltissimo che non lo facevo e quindi occasione giusta per provare la ricetta di Tery a cui ho fatto solo delle piccole modifiche (causa ingredienti mancanti)
Un’idea mi era venuta subito e mi piaceva anche molto, però la curiosità mi ha fatto sbirciare le ricette fatte e così mi sono accorta che la mia idea era già stata realizzata, certo avrei potuto non pensarci, ma si sa …………….. non mi piace, diverso sarebbe stato se ad Ale avessi detto le mie intenzioni dall’inizio, ma così era diverso e poi sarebbe stata proprio uguale
Così l’altro giorno pensando al Danubio e alla sua origine, avevo sempre pensato centrasse il fiume e in un certo modo è vero ha origini tedesche anche se è stato creato a Napoli, però tra Napoli e Vienna (città danubiana), a metà strada c’è proprio Trento e complice anche la festa per i 150 anni dell’Italia e la vicinanza di Bolzano che in questi giorni non ha mancato di contestare che noi 150 anni fa eravamo ancora sotto il dominio austriaco ……………. ecco l’idea per un Danubio Trentino, con un ripieno da strudel ………….. gustosissimo  
500gr di farina (Rieper gialla proteine 14%)
150gr di latte (io 160gr)
3 tuorli ed 1 uovo intero (1 uovo e 2 tuorli)
1 cucchiaino di sale 
10gr di lievito di birra
40gr di zucchero
1 cucchiaino di miele
80gr di strutto (non l’ho messo)
20gr di burro (100gr)

mele

uvetta
cannella
zucchero

1 cucchiaio amido di mais

Sciogliete il lievito nel latte tiepido insieme al cucchiaino di miele e poi aggiungere la farina un po’ alla volta ed iniziare ad impastare. Aggiungere l’uovo e un tuorlo (l’altro tenerlo da parte), lo zucchero ed impastare tutto fino ad amalgamare tutto completamente.
Aggiungere a questo punto il tuorlo rimasto, il sale e far amalgamare ancora completamente
Ora aggiungere il burro a pezzettini piccoli continuando ad impastare, fino a quando l’impasto non sarà incordato. Se l’impasto è incordato si capisci perché diventa molto liscio, elastico, completamente staccato dalla ciotola e tendendone un pezzetto si riuscirà ad allargarlo fino a vedere in trasparenza, senza romperlo.
Quando l’impasto è bello lavorato metterlo in una ciotola, coprirlo e lasciarlo lievitare per circa due ore fino al raddoppio
A lievitazione avvenuta, prendere l’impasto sgonfiarlo e ricavarne delle palline da circa 30-32gr, farle riposare qualche minuto quindi prendendone una alla volta farcirle con il ripieno scelto. 


Per farcirle si possono creare dei dischi da ogni pallina, mettere al centro il ripieno e quindi chiudere la pallina, cercando di renderla liscia e metterla in una tortiera leggermente distanziate tra loro con la chiusura sigillata appoggiata sul fondo
Come farcitura io ho preso delle mele le ho tagliate a pezzettini, messe in una ciotola con dell’uvetta messa a bagno per 10 minuti, cannella, zucchero e un cucchiaio di amido di mais, ho mescolato tutto e con questo ripieno ho riempito le mie palline.


Le mele in questa stagione sono buonissime, un po’ raggrinzite asciutte ma gustosissime se però nella ciotola creano troppo liquido (succede se si usano le mele fresche) prima di farcire la pallina scolatele leggermente.
Quando avremo farcito tutte le palline e saranno state disposte nella tortiera, copriamo tutto e lasciamo lievitare fino al raddoppio  
Quindi spennellare con il sughetto delle mele o con del latte e cuocere per 10-15 minuti in forno caldo a 220°


Non poteva mancare un piccolo tricolore


Veramente gustosissimo anche dolce


Buon weekend

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Ricerche frequenti:

Soufflè glacè alla panna con ragù e salsa di piccoli frutti

Questo mese la ricetta proposta da Loredana per MTChallenge di luglio è uno splendido soufflé glacè, ideale per il periodo estivo ………….. 
ma l’estate dov’è finita??? Qui almeno l’aria è quasi ottobrina, adesso ci sono fuori 15° domani mattina servirà il maglioncino …….
Speravo di preparare questo soufflé con un po’ di tranquillità, ma a parte il lavoro oggi ho realizzato che per 15 giorni non avrò la digitale e quindi oggi in pausa pranzo ho preparato questa delizia.

Non avendo gli stampini da soufflé ho pensato di rovesciarlo, prendendo spunto da una ricetta tratta da uno splendido libro che mi sono regalata ultimamente “Sapori e colori”  sulla cultura e cucina ladina della val di Fassa

Per 6 Soufflé
80gr albume
50gr zucchero
2 cucchiai d’acqua
300gr panna fresca

Per Ragù
120gr piccoli frutti (ribes, lamponi, mirtilli)
30gr zucchero
Vino rosso o liquore

Per Salsa ai frutti rossi
200gr ribes
50gr zucchero
Liquore o acqua
Soufflè
Montare la panna e poi metterla in frigorifero.
Mettere lo zucchero con l’acqua in un pentolino e portarlo a 121° nel frattempo incominciare a montare gli albumi e quando lo zucchero sarà a temperatura aggiungerlo agli albumi a filo e continuare a montare fino ad avere una meringa molto compatta e fredda. 

Aggiungere alla nostra meringa la panna montata precedentemente mescolando delicatamente per non smontarla. 
Con questo composto rivestire gli stampini con uno spessore di 1cm e fare anche dei coperchi della stessa misura degli stampini e dello stesso spessore e poi mettere tutto in freezer. Io ho usato degli stampini da crem caramel foderandoli con della pellicola

Ragù 
Far saltare in padella i piccoli frutti con lo zucchero e un po’ di liquore, appena raggiunta l’ebollizione togliere i piccoli frutti e far rapprendere lo sciroppo, poi aggiungerlo ai frutti tolti precedentemente e mettere tutto a raffreddare.

Far bollire per un paio di minuti i frutti con lo zucchero, l’acqua quindi filtrarli al colino.

Al momento di servire riempire il nostro soufflé con il ragù di piccoli frutti, mettere il coperchio e sigillare. 

Mettere un  po’ di salsa a specchio nel piatto, mettere al centro il soufflé e decorare con una foglia di menta e frutta. 
Io ho usato l’ultimo ribes rosso, però si possono usare anche delle fragole

Un dolce semplice e delizioso, da poter preparare in anticipo
La forma del soufflè si poteva anche scavare in un secondo tempo come suggerito da Loredana, ma poichè io lavoravo tutto il pomeriggio ho preferito prepararmi immediatamente l’involucro

Con questa delizia auguro buon weekend a tutti e a chi va in vacanza buone vacanze

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