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Gnocchi di ricotta con salsa di pomodoro e basilico

Gnocchi di ricotta con salsa di pomodoro e basilico

In queste ultime settimane i giorni sembrano passare velocemente. Mi alzo al mattino, mi carico a molla come si fa con il filo di una trottola e arrivo in un attimo a sera. Trascorro le giornate facendo mille e più cose, non mi accorgo dei minuti che passano e trovo che questo per me sia un bene: più mi tengo impegnata e meno penso. Arrivo a sera e il filo si è accorciato lasciandomi scarica sul divano, proprio come la trottola che smette di girare e si appoggia su un fianco quando si ferma.

Però pensare a chi mi sta accanto anche solo con un cuoricino mi aiuta, proprio come entrare in cucina, metto da parte pensieri e stanchezza, penso ai tanti amici e inizio a pasticciare.

Ingredienti

per gli gnocchi

250 g di ricotta ben scolata
125 g di farina 00
100 g di formaggio grana grattugiato
sale

per il condimento

1 tazza di salsa di pomodoro pronta

1 pizzico di zucchero

1 pizzico di sale

foglioline di basilico fresco

Procedimento

In una ciotola versare la ricotta, privata della parte liquida nel caso ci fosse.
Con una forchetta mescolare la ricotta e salarla leggermente.
Aggiungere la farina, mescolare e in ultimo aggiungere il formaggio grattugiato.
Continuare a mescolare e quando il composto è un po’ più consistente trasferirlo sulla spianatoia leggermente infarinata; il composto risulterà un pochino appiccicoso ma è normale, personalmente cerco di aggiungere il meno possibile ulteriore farina, giusta la quantità necessaria per riuscire a lavorare.
Formare un panetto e successivamente dei filoncini dello spessore di un dito.
Da ogni filoncino ricavare degli gnocchetti di circa 1 cm e 1/2 – 2.
Potete lasciare i tocchetti tale e quali, dare la forma con l’arriccia gnocchi o utilizzare come me una forchetta.
Mettere sulla fiamma una pentola con abbondante a acqua salata e al primo bollore tuffare gli gnocchi.
Quando vengono a galla, aspettare una trentina di secondi e poi con la schiumarola scolarli.

Versare gli gnocchi, mano a mano che vengono a galla, nella padella con la salsa, cospargere con formaggio grana e rifinire con foglioline di basilico fresco.

Sedano nero di Trevi: cos’è e come cucinarlo

Sedano nero di Trevi: cos'è e come cucinarlo

Il sedano nero di Trevi, unico e versatile in cucina: eccolo in una ricetta tradizionale imperdibile!

È conosciuta come “Capitale dell’olio” con i suoi oltre 300 mila ulivi, ma pochi sanno che Trevi, suggestivo borgo a forma di chiocciola in provincia di Perugia, produce un sedano nero di rara qualità. Così come le verdure a foglia larga.

Duecento anni di tradizione agricola che ha trovato terreno fertile in questa zona bagnata dal fiume Clitunno, poco distante da quelle Fonti celebrate dagli scrittori del “Grand Tour”.
Oggi fra i “sedanari” ci sono molti giovani come Michele Spellucci, esperienze di musicista alle spalle, che è tornato a Trevi per coltivare 35 ettari di cui mezzo ettaro a sedano nero (presidio Slow Food): «Ho iniziato la semina 3 anni fa su piccoli appezzamenti chiamati canapine, perché un tempo erano usati per la coltivazione della canapa», spiega Spellucci.

«È una zona cosiddetta “di scoglio”, brecciosa, drenante, ad alto contenuto di argilla e limo. Anche per questo gli ortaggi sono generalmente più dolci degli altri». E anche più belli a vedersi dato che, il sedano nero, che arriva a pesare fino a 2,5 kg al pezzo, viene avvolto nella carta paglia e protetto dalle intemperie e dai raggi del sole. Ogni anno i “sedanari” trevani si sfidano in una delle più antiche sagre dell’Umbria, generalmente la terza domenica di ottobre.

Del sedano di Trevi, come avviene per il maiale, non si butta via niente: la costa esterna è ideale per le vellutate, quella interna per il pinzimonio, l’olio estratto finisce in un’ottima birra artigianale e con la polvere essiccata a bassa temperatura delle foglie si insaporiscono pane e biscotti.

Piatto unico per eccellenza è il Sedano nero ripieno alla trevana, sostanzioso e saporito. Ecco la ricetta di Gherardo Mugnoz della “Taverna del 7”.

La ricetta: sedano nero ripieno alla trevana

Ingredienti per 4 persone

2 sedani
400 gr di carne macinata mista (vitello, maiale, salsiccia di Trevi)
100 gr di Parmigiano grattugiato
8 uova
Olio extravergine d’oliva
Olio di semi di girasole
Sale e pepe q.b.

Per il ragù
250 gr di pomodori pelati
400 gr di carne macinata mista (come sopra)
Carota, cipolla, olio d’oliva per il soffritto

Procedimento

Pulire il sedano nero facendo attenzione a non romperlo, eliminare le foglie e le coste esterne più dure. Lessare per una quarantina di minuti e far raffreddare. A parte, preparare il ripieno con la carne macinata mista, un uovo e un pugno di Parmigiano grattugiato.

Farcire i sedani, legarli con lo spago da cucina, passarli nella farina e nell’uovo e poi friggerli in olio di semi di girasole fino a doratura. Fare scolare su carta assorbente, togliere lo spago, disporre i sedani su una pirofila imburrata e spennellata di ragù e infine condire con il sugo di carne e abbondante Parmigiano. Cuocere in forno per 20 minuti a 180 gradi.
In abbinamento, lo chef consiglia un buon Rosso di Montefalco 2011.

Friselle, oltre al pomodoro c’è di più!

Friselle, oltre al pomodoro c'è di più!

La classica frisella si condisce con il pomodoro, ma se volete cambiare questa versione, noi ve ne proponiamo alcune alternative. Aperitiviamo?

Estate, guai ad accendere i fornelli, men che meno il forno: con il caldo che c’è fuori, si rischierebbe di fondere! Cosa cucinare quindi di buono e veloce che non richieda la cottura? La frisella, per esempio!

Specialità pugliese, per l’esattezza salentina, ha alle spalle una storia antichissima: si narra che fosse il pane dei viaggiatori, in quanto poteva conservarsi per molto tempo. Poi bastava ammollarla con un po’ di acqua di mare e dell’olio d’oliva per gustarla in tutta la sua fragranza.

Oggi la versione classica la prevede condita con il pomodoro, a mo’ di bruschetta. Ma se avete una cena tra amici e desiderate accoglierli con un aperitivo o un antipasto un po’ diverso, perché non provare a condire la frisella con altre idee? Per esempio con pesce spada e tartare di cozze o con rucola e mortadella.

Qui sotto trovate altre ricette davvero invitanti (di cui una dolce, l’avreste mai detto?); nella nostra gallery, invece, dei consigli per ammollarla a regola d’arte!

Friselle nordiche

Dallo stile mediterraneo a quello nordico. Per questa frisella procuratevi 4 friselle, 100 gr di formaggio spalmabile, 120 gr di salmone affumicato, 1 cipolla rossa, olio evo e succo di limone qb. Fate così: mentre fate ammollare le friselle, lasciate marinare per qualche minuto il salmone affumicato in una bagna di olio evo e succo di limone. Quando le friselle sono bagnate (ma non zuppe), spalmatele con il formaggio e farcitele con una fetta di salmone. Ora tagliate la cipolla rossa a fette e adagiate ciascuna rondella sulle friselle. Servite in tavola.

Friselle con bietole e fagioli cannellini

Una ricetta equilibrata e saporita. Procuratevi: 4 friselle, 300 gr di fagioli cannellini in scatola, 300 gr di bietole, 1 cipolla, sale, pepe e olio evo qb. Fate così: pulite le bietole e lessatele in acqua leggermente salata. Quando le scolate, conservate l’acqua di cottura. Ora passate ai fagioli: scolateli dalla loro acqua e in una ciotola, insaporiteli con un goccio d’olio, pepe nero macinato e un po’ di cipolla tagliata fine. Ora, utilizzate l’acqua di cottura delle bietole per ammollare le friselle, bagnandole per pochi secondi. Ponete le friselle sul piatto e adagiate sopra una foglia di bietola, poi un cucchiaio di fagioli. Passate un filo d’olio e buon appetito!

Friselle con la caponata

Avete avanzato della caponata di verdure? Può diventare il condimento perfetto per le vostre friselle. Fate così: per prima cosa, ammollate le friselle, poi su ognuna, ponete un cucchiaio di caponata fredda. Spolverate con un pizzico di sale e pepe macinato e condite con un filo di olio evo.

Friselle al tonno

Il tonno crudo marinato può essere un condimento sfizioso per le friselle. Procuratevi: 4 friselle, 500 gr di tonno, succo di limone, olio evo, sale e pepe qb. Per prima cosa, preparate la tartare di tonno, tagliando il filetto finemente e poi marinandolo con un’emulsione di succo di limone e olio evo. Poi bagnate le friselle e conditele con qualche cucchiaio di tartare di tonno, terminando con del sale e del pepe fresco macinato.

Friselle macedonia

Friselle… dolci! éerché no? Potete servirle come fine pasto. Procuratevi: 4 friselle, frutta fresca di stagione (quella che avete a disposizione), crema al mascarpone, qualche fogliolina di menta fresca, zucchero qb. Fate così: ammollate le friselle in acqua e zucchero (basteranno 3 cucchiai per una ciotola da insalata). Spalmate le friselle con uno strato abbondante di crema al mascarpone (trovate qui la ricetta) e poi sopra aggiungete la macedonia di frutta fresca tagliata a piccoli tocchetti. Guarnite infine con due foglioline di menta fresca.

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