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Finta trippa – Ricetta di Misya

Finta trippa - Ricetta di Misya

Iniziate preparando il sugo: tritate finemente la cipolla e fatela appassire in una padella antiaderente con dell’olio.

Aggiungete la passata di pomodoro, salate e portate a ebollizione, quindi abbassate la fiamma e fate cuocere per almeno 10 minuti, mescolando ogni tanto, in modo da far restringere un po’.

Nel frattempo iniziate a preparare la frittata: unite uova, grana e sale in una ciotola e sbattete con la forchetta o una frusta fino ad ottenere un composto omogeneo.

Fate scaldare un filo d’olio in una padella antiaderente dal fondo piatto (tipo una crêpiera), quindi versateci sopra 1 mestolo di battuto d’uovo e cuocete a fiamma media finché il composto non si sarà rappreso, quindi voltatela e fate cuocere anche il secondo lato.

Procedete così con tutte le frittate: quando saranno tutte pronte arrotolatele e tagliatele in “girelle” che, una volta aperte, saranno simili a tagliatelle.

Aggiungete le tagliatelle di frittata nel sugo e mescolate delicatamente.

La finta trippa è pronta: impiattate, condite con menta e pecorino e servite.

Büsèca: la trippa e fagioli tipica lombarda

Büsèca: la trippa e fagioli tipica lombarda

D’inverno, accanto alla cassoeula, nel ricettario tradizionale lombardo troviamo la büsèca. Cos’è e come si prepara? Ve lo sveliamo noi

La cucina tipica lombarda è sostanzialmente molto povera, legata alle tradizioni contadine e annovera tra le tante ricette, due piatti forti, da provare almeno una volta nella vita: la cassoeula e la büsèca.

Mentre la prima prevede la cottura di tutte le parti del maiale, compresi zampini e musetto, in uno stufato di verze, la seconda è una trippa, ovvero delle frattaglie o interiora di bovino, accompagnata con i fagioli in umido. Un piatto, che come potrete immaginare, o lo si odia o lo si ama.

Il nome büsèca deriva dal tedesco “butze”, che significa proprio viscere; da qui, si è italianizzato in “buzzo” e poi in dialetto milanese “busa”, ovvero pancia, da cui deriva “busecch”. In passato, i milanesi venivano simpaticamente appellati “mangiatrippa” o “busecconi”, talmente ne consumavano.

Le origini risalgono alla vita dei contadini e dei mercanti: questi ultimi, in giro per fiere nel freddo gelido dell’inverno, per riscaldarsi si fermavano nelle locande milanesi, le quali servivano questa ricetta a base di striscioline di trippa, in un brodo di lardo, pomodoro e fagioli. Un piatto che costava pochissimo, ma che scaldava e ridava energie come nessun altro. Alcuni narrano che venisse servita anche nella notte di Natale, dopo la messa di mezzanotte: i contadini si riunivano nelle stalle e consumavano la loro porzione di büsèca.

Insomma, un piatto non solo buono, ma anche ricco di storia. Se volete cimentarvi nel prepararlo in casa, sappiate che occorre il suo tempo, almeno un paio d’ore: qui sotto, trovate la ricetta tradizionale, mentre nella nostra gallery, qualche curiosità e consiglio pratico per prepararla e conservarla.

La ricetta per preparare la büsèca

Ingredienti

Per questa versione alla milanese, vi occorrono: 700 gr di trippa precotta, 200 gr di fagioli bianchi di Spagna lessati, 100 gr di pancetta tesa, 1 cipolla, 4 cucchiai di passata di pomodoro, 4 foglie di salvia, 1 carota, 1 costa di sedano, 3 bacche di ginepro, 30 gr di burro, 3 chiodi di garofano, acqua qb, parmigiano reggiano grattugiato qb, pepe nero qb.

Procedimento

Per prima cosa, tagliate la trippa a listelle non troppo lunghe. Nel mentre, preparate il soffritto: fate rosolare la pancetta nel burro e aggiungete sedano, carote e cipolle a pezzettini. Infine, aggiungete gli aromi (salvia, ginepro e chiodi di garofano). Dopo qualche minuto, aggiungete la trippa, poi la passata di pomodoro, del pepe macinato e dell’acqua, di modo da coprirla e favorirne la cottura lenta e prolungata. Lasciate sul fuoco lento per almeno un’ora, avendo cura che non si asciughi troppo. A questo punto, aggiungete i fagioli già precotti e fate cuocere il tutto per un quarto d’ora. Il risultato dev’essere un piatto dalla consistenza densa. Servite ben calda, con una spolverata abbondante di parmigiano reggiano.

Ricetta Trippa con patate e funghi

Ricetta Trippa con patate e funghi
  • 1 Kg trippa
  • 400 g patate
  • 150 g cipolla
  • 150 g carote
  • 100 g sedano
  • passata di pomodoro
  • 20 g funghi secchi
  • 30 g pinoli
  • vino bianco
  • olio
  • prezzemolo
  • alloro

Per preparare la trippa con patate e funghi prelessare la trippa mettendola a freddo in acqua acidulata con mezzo bicchiere di vino bianco quindi scolarla dopo cirac 15′. Tagliarla a striscioline. Tritare carota, cipolla e sedano e far appassire con 4 cucchiaiate d’olio. Aggiungere anche i funghi secchi ammollati, i pinoli e l’alloro. Unire la trippa, bagnare con 5 o 6 mestoli di brodo e con 3 cucchiaiate di passata di pomodoro; cuocere per 30′. Completare con le patate a tocchi e cuocere per altri 30′. Servire cosparso di prezzemolo tritato.

Ricerche frequenti:

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