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Come risparmiare energia in cucina: 10 trucchi utili

Come risparmiare energia in cucina: 10 trucchi utili

Come risparmiare energia in cucina? Come fare per spendere meno, ma anche per impattare meno sull’ambiente? Perché la riduzione del dispendio energetico ha due grossi vantaggi: non farci sprecare prezioso denaro e contemporaneamente non influire ulteriormente sulla salute del pianeta. Serve a farci riflettere su questo la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili, che cade il 16 febbraio: un giorno intero di iniziative dedicate, da cui prendere spunto per una vita a impatto sempre più basso. È stata istituita dal Parlamento nel 2005 ma probabilmente è solo negli ultimi anni che ne abbiamo compreso appieno l’urgenza, dato che giorno dopo giorno sono sempre più evidenti i segnali dell’emergenza ambientale ed economica.

Come risparmiare energia in cucina

Forse proprio per questo abbiamo capito quanto possano contare anche i piccoli gesti, cominciando da quelli che compiamo ogni giorno nel cuore della casa, la cucina appunto: anche ridurre gli sprechi di cibo, di gas e di elettricità necessari per cucinare, per quanto sia una goccia nell’oceano, è importante.

10 consigli per risparmiare energia in cucina

La tagliata di manzo perfetta, in 7 trucchi

La Cucina Italiana

Come fare una tagliata di manzo perfetta

Ecco quindi i consigli per realizzare un cult per gli amanti della carne. Un piatto apparentemente semplice, a patto che si a eseguito a regola d’arte.

Alessandro Berno

1. Cose da evitare

 «La mia prima raccomandazione è di grigliare la carne sempre su una piastra o griglia di cottura ben calda, «questo per evitare che la carne si lessi».

2. Come scegliere la carne

«La carne dev’essere sempre scelta sulla base delle proprie capacità culinarie e dell’uso che se ne vuole fare, ma con una razza Angus o Scottona di colore rosso acceso e ben infiltrata non si sbaglia mai».

3. Come cuocerla e quanto? 

«La tagliata perfetta dev’essere spessa 2 centimetri e cotta su griglia rovente tre
minuti per lato per una cottura medio-sangue».

4. Che padella usare? 

«Se si sceglie di usare la padella, sempre un’antiaderente».

5. Come e quando condirla? 

«Prima di metterla sulla piastra, è bene ungerla di olio su entrambi i lati e condirla preferibilmente dopo averla scaloppata con olio, sale e un trito rosmarino a piacere».

6. Il tempo di riposo

E come farla riposare prima di servirla? «A cottura ultimata, bisogna lasciarla riposare due minuti sul tagliere prima di scalopparla, ovvero tagliarla a fette».

7. Spezie e condimenti 

«Io prediligo il rosmarino fresco o essicato, sale Maldon, i cui cristalli leggeri e friabili si sposano benissimo con la tenerezza della carne, pepe macinato al momento e olio Evo di qualità. Anche qui è importante la tempistica: procedete coi condimenti preferibilmente dopo averla scaloppata, quando la carne è calda, ma non sul fuoco».

I corsi

Volete approfondire? Ecco i prossimi corsi: da Vostre Maestà, la Costata e la Fiorentina: i tagli nobili (il 20 giugno) a Tagliati per il barbecue! Tagli di carne adatti alla cottura al Barbecue (il 26 giugno. Ma c’è anche Grasso è bello! Introduzione all’analisi sensoriale della carne bovina. Un pool di esperti, condurrà gli studenti attraverso i segreti, le tendenze sul mondo della carne e la corretta esecuzione delle ricette. Ma non mancheranno approfondimenti sulle razze bovine e sugli stili di allevamento 4.0. 

Tiramisù perfetto? Il segreto è nel caffè

La Cucina Italiana

Tiramisù perfetto? Il segreto è nel caffè. Che dev’essere fatto (davvero) a regola d’arte, per una buona riuscita.

In attesa del Tiramisù Day del prossimo 21 marzo, ecco una nuova tip con qualche trucco preparare il vostro tiramisù perfetto, nonché il  dolce italiano più amato al mondo (e più interpretato), partendo dalla tazzina.

Tiramisù e caffè: 6 trucchi da sapere

1.Scegliete un buon caffè

Per un tiramisù perfetto, il segreto è proprio la miscela. Usatene una molto aromatica meglio se macinata di fresco, e preparate il vostro caffè. 

Come riconoscere un buon caffè? Solitamente, se il retrogusto è tostato e rimanda a sentori di cioccolato, la miscela è pregiata. Anche i sentori fruttati, percepibili all’olfatto e al gusto, sono indice della preziosità del caffè. Ovviamente il tema del gusto è soggettivo, ma in linea di massima il caffè Arabica sarà più delicato, il caffè Robusta più sostenuto, corposo.

L’ideale? Creare il vostro blend: sia quando lo acquistate in grani, sia quando lo preparate a casa, già macinato. Avrete una miscela personalizzata che darà una nota in più al vostro tiramisù, pur nella classicità della ricetta.

2. Usate la moka 

L’ideale è usare la moka e caricarla come se si preparasse un normale caffè da pasto. Evitate se potete il caffè solubile e se lo usate, moderatene l’intensità in modo che non sia troppo annacquato. 

Non usate caffè espresso: la troppa concentrazione del caffè renderà spiacevole e troppo intenso l’effetto, rischiando di far prevalere il sapore del caffè sul resto. 

3. Non zuccheratelo né annacquatelo: aromatizzatelo

Non zuccherate mai il caffè del tiramisù: i savoiardi, esternamente zuccherati. renderebbero l’insieme stucchevole.

Per abbassare la temperatura del caffè non usate acqua fredda né cubetti di ghiaccio: si annacquerebbe. Al limite aromatizzatelo con un cucchiaio di liquore o rum, per dare una piacevole nota alcolica. 

Oppure aromatizzate il caffè. Come? Quando è ancora caldo, aggiungete, a piacere dei semi o mezza bacca di vaniglia, un pezzetto di stecca di cannella, dell’anice o del cardamomo: otterrete un piacevole effetto che andrà ad impreziosire il vostro caffè. Ovviamente filtratelo prima di bagnarvi i biscotti e assaggiatelo per capire se gradite l’intensità dell’aromatizzazione.

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