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Abbiamo versato questo champagne in caraffa, ecco perché

Abbiamo versato questo champagne in caraffa, ecco perché

Come servire lo champagne Veuve Clicquot Demi-Sec omaggiando Madame Clicquot e quella passione per il dolce che non passa mai di moda

A cosa abbinare la colomba che abbiamo preparato con impasto tradizionale e pera candita?
Uno champagne ricco di aromi di frutti tropicali canditi con accenni di pane tostato e di brioche come Veuve Clicquot Demi-Sec. Una delle Cuvée più storiche più storiche della Maison che rende omaggio al gusto per il dolce del XIX secolo. 50 cru differenti che lo rendono perfetto per essere abbinato a crostate alle pere, charlotte di albicocche, crêpes Suzette e… alla nostra colomba. Qui sotto vi spieghiamo come farla. Nel paragrafo successivo, perché servirla con lo champagne in caraffa!

Come fare in casa la colomba con pera candita

Gli ingredienti: 350 g farina Manitoba, 130 g burro, 2 uova, 15 g lievito di birra fresco, 90 g latte fresco, 120 g zucchero, la scorza di un limone, la scorza di un’arancia, 1 baccello di vaniglia, 120 g di pera candita, 5 g sale

Per la glassa: 30 g di albumi, 50 g zucchero di canna, 80 g di mandorle più una manciata, 20 g farina di mais

Procedimento: Sciogliere in 30 g di latte tiepido il lievito e unirlo a 50 g di farina Manitoba. Impastare e far lievitare il panetto coperto da un foglio di pellicola nel forno caldo a 100° e poi spento, per un’ora, finché non sarà raddoppiato nel volume. Mettere altri 250 g di farina nella ciotola dell’impastatrice con montato il gancio a foglia, unire la scorza del limone e dell’arancia, i semi del baccello di vaniglia, lo zucchero, un uovo, la metà del burro fatto a pezzetti e iniziare a impastare. Cambiare la foglia con il gancio e unire anche il latte rimasto. Impastare e poi lasciare il panetto avvolto nella pellicola a lievitare per due ore. Trascorso questo tempo, rimettere l’impasto nella planetaria, unire la farina rimasta, il sale, il burro e l’uovo. Impastare e poi aggiungere la pera candita. Togliere la pasta dalla planetaria, porla su una spianatoia infarinata e poi dividerla in due parti. Dividere ulteriormente in due uno dei due panetti e sistemare tutto in uno stampo per colombe: il più grande sarà il corpo, i due più piccoli, le ali. Lasciar lievitare ancora per due ore, finché l’impasto non avrà raggiunto il bordo dello stampo. Ora preparate la glassa. Mescolare nella planetaria lo zucchero con gli albumi. Unire gli 80 g di mandorle precedentemente tritate e la farina di mais, stendere la glassa sopra la colomba lievitata, aiutandosi con una spatola. Completare decorando con le mandorle intere e infornare a 160° a forno statico, per 50-55 minuti. Una volta sfornata, lasciar asciugare la colomba sopra una grata, sino a che non si sarà raffreddata.

L’abbinamento con Veuve Clicquot Demi-Sec in caraffa

Ora che abbiamo trovato lo champagne perfetto per la nostra colomba con pere candite, non resta che servirla ben intiepidita con un Veuve Clicquot Demi-Sec fresco, meglio se portato alla temperatura ideale di 8°C. Fredda anche la caraffa che abbiamo tenuto in frigorifero per qualche ora, mentre la colomba era ancora nel forno. Ma perché la caraffa? Lo spirito vintage di questo champagne è nella sua essenza dolce data dal Meunier, equilibrata dalla struttura del Pinot Noir e dalla freschezza dello Chardonnay. Una dolcezza amata ai tempi di Madame Clicquot in cui si usava versare lo champagne in una caraffa, precedentemente refrigerata, qualche minuto prima di servirlo per permettere al vino di rivelare la rotondità del suo aroma e lo splendore dei suoi riflessi dorati.

Lasagne ai carciofi in tutti i modi

Lasagne ai carciofi in tutti i modi

Le lasagne ai carciofi si possono fare nella versione bianca con tanti abbinamenti diversi oppure al sugo per chi non sa rinunciare al pomodoro

E se nelle lasagne sbocciassero i carciofi? Questo primo piatto della tradizione, che nella versione classica prevede il ragù di carne, si adatta benissimo a una versione bianca, senza pomodoro, che valorizza il gusto di questo ortaggio. Nelle lasagne ai carciofi possiamo utilizzare una besciamella semplice o arricchita oppure altri formaggi, ma possiamo anche sperimentare inediti abbinamenti con il pesce. Ecco qualche idea per portare in tavola le lasagne ai carciofi.

Lasagne ai carciofi: quali carciofi scegliere

Per fare le lasagne ai carciofi potete scegliere di utilizzare le mammole, ovvero i carciofi più grossi, dalla forma stondata, senza spine; oppure i carciofi spinosi, quelli con le spine, appunto, e di dimensioni più piccole. In entrambi i casi, per pulire i carciofi dovete eliminare le foglie esterne più dure, eliminare le spine se ci sono, eliminare la barbetta al cuore del carciofo, pulire il gambo, e lasciarli in ammollo in acqua e limone per non farli annerire se non li utilizzate subito.
Nelle lasagne potete utilizzarli tagliati a fette sottili oppure potete realizzare una sorta di crema ai carciofi passandoli al passaverdure o frullandoli una volta cotti.

Come fare le lasagne ai carciofi

Ingredienti

250 g di sfoglia per lasagne, 6 carciofi, 500 ml di besciamella, olio, aglio, sale.

Procedimento

Puliamo e tagliamo i carciofi ottenendo delle fette sottili. In una padella facciamo soffriggere dell’olio con uno spicchio d’aglio, quindi facciamo rosolare i carciofi, aggiustiamo di sale e proseguiamo la cottura a fuoco basso per venti minuti coprendo la padella e aggiungendo un po’ d’acqua quando necessario. Prepariamo anche la besciamella o usiamone una pronta. Quando tutti gli ingredienti saranno pronti componiamo le nostre lasagne con uno strato di besciamella, uno di sfoglia, di nuovo uno di besciamella, uno di carciofi, uno di parmigiano grattugiato e così via. Le lasagne vanno fatte cuocere a 180 gradi per una mezz’ora circa.

Lasagne ai carciofi bianche

Per rendere le lasagne ai carciofi ancora più golose possiamo aggiungere allo strato di besciamella e carciofi anche 200 g di mozzarella tagliata a dadini e 200 g di prosciutto cotto o pancetta a cubetti.
Un’altra variante sono le lasagne ai carciofi ai formaggi che prevedono l’aggiunta di uno strato di scamorza e di uno taleggio a fette.
Funghi, salsiccia e patate sono altri abbinamenti con i carciofi che potete sperimentare alla ricerca del vostro gusto preferito.
Che ne dite poi di un’accoppiata inedita carciofi e pesce? Provate la nostra ricetta delle lasagne ai carciofi con trota e gamberi.

Lasagne ai carciofi al sugo

Non sapete rinunciare alle lasagne con il sugo di pomodoro e vorreste una versione “rossa” delle lasagne ai carciofi? Quando cuocete i carciofi, dopo averli fatti rosolare, aggiungete 800 g di polpa di pomodoro e continuate la cottura aggiustando di sale e pepe. Procedete poi come nella precedente ricetta nel comporre le lasagne.

come comportarsi in gravidanza e in allattamento

come comportarsi in gravidanza e in allattamento

Le donne incinte rischiano di più? Il virus si trasmette al feto? E allattare è sicuro per il bambino? Ecco tutte le risposte insieme ad alcune regole da rispettare per prevenire il contagio

Si sa che la prima preoccupazione per le future mamme e le neo mamme è il proprio bambino. E specialmente in giorni come questi, in piena emergenza Coronavirus, le donne che sono in dolce attesa o che hanno appena partorito si chiedono come proteggere al meglio la vita che hanno in grembo o che hanno appena dato alla luce.

La gravidanza e il periodo successivo di allattamento sono momenti ricchi di emozioni e per questo molto delicati. Le mamme hanno bisogno di risposte ai loro dubbi e alle loro domande che sorgono inevitabimente davanti a una condizione nuova, ma è facile incappare in fake news che provocano allarmismo o che, al contrario, fanno sottovalutare una situazione. Per fare chiarezza e venire in aiuto delle mamme, l’Istituto Superiore di Sanità e il Ministero della Salute hanno fornito alcune “pillole” di comportamento per le donne incinta e per quelle che allattano. Vediamole.

Coronavirus e gravidanza

È stato chiarito che attualmente non si hanno informazioni sulla suscettibilità delle donne incinte al Coronavirus e sulla trasmissione verticalecioè dalla madre al feto, del virus, anche se – c’è da dire – che dai primi casi descritti il virus non è stato rilevato nel liquido amniotico o nel sangue neonatale prelevato dal cordone ombelicale e nessun neonato nato da madre affetta da SARS-CoV-2 è risultato essere positivo al virus.

Le raccomandazioni che aiutano a prevenire il virus nelle donne incinta sono le stesse che valgono per tutti: lavarsi bene e di frequente le mani e l’attenzione a evitare il contatto con soggetti malati o sospetti.  In caso di ricovero ospedaliero, come in tutti i casi, se necessario si valuta l’isolamento di madre e/o neonato, una scelta però che va ponderata dal team ospedaliero insieme alla madre, valutando i rischi e i benefici di questa scelta.

Coronavirus e allattamento

Per quanto riguarda invece l’allattamento, finora il virus Covid-19 non è stato rilevato nel latte materno raccolto dopo la prima poppata delle donne affette; in almeno un caso sono stati invece rilevati anticorpi anti SARS-CoV-2. Dato anche il potenziale protettivo del latte materno, si ritiene dunque che «nel caso in cui la madre stia facendo gli accertamenti diagnostici o sia affetta da Covid-19, le sue condizioni cliniche lo consentano e lei lo desideri, l’allattamento debba essere avviato e/o mantenuto, direttamente al seno o con latte materno spremuto».

Anche alle mamme che allattano viene suggerito di lavarsi spesso le mani e di utilizzare una mascherina durante la poppata. Se si dovesse presentare la necessità di separare temporaneamente mamma e figlio il consiglio è di mantenere stimolata la produzione di latte, in modo manuale o meccanico, per poi poter proseguire l’allattamento una volta ricongiunti.

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